Le elezioni del "Volemose bene, scordiamoci il passato"

Le elezioni del “Volemose bene, scordiamoci il passato”

Rosaria Brancato

Le elezioni del “Volemose bene, scordiamoci il passato”

mercoledì 22 Agosto 2012 - 12:29

Strana campagna elettorale questa. A destra così come a sinistra si stanno formando alleanze tra nemici pronti a dimenticare ogni accusa pur di battere l'avversario. Il Pdl sul nome di Musumeci sarà costretto, gioco forza ad ingoiare il rospo dei rivali Mpa, mentre a sinistra il Pd perdona in silenzio il vizietto del doppio forno dell'Udc.

Lombardo è stato un masochista, un autentico protagonista dell’autolesionismo? Ha gettato via la maschera ed è pronto al suo harahiri; per sembrare almeno l’ultimo dei samurai, forse. O, perché così evita di rispondere dei propri misfatti. SicuramenIte è un soggetto politico-patologico che andrà studiato nel prossimo futuro. Ma una domanda, ai suoi eredi politici, voglio già farla adesso: per i ritardi, per le disattenzioni, per la malapolitica clientelare, per i danni arrecati ai siciliani e per le mancate azioni di governo quale sarà la contropartita? Non credo ci regalerà, per tutta la vita, arance e limoni, mandarini e marijuana coltivati a Grammichele!”.

Parole e musica dell’onorevole Roberto Corona, Pdl, il 27 luglio, meno di un mese fa.

E non sono le uniche al vetriolo contro Lombardo e non solo di Corona, perché negli ultimi anni Pdl e Mpa se le son dette di tutti i colori, con dichiarazioni e comunicati che potrebbero riempire una biblioteca.

Ebbene, vien da chiedersi come faranno Corona e gli altri a far campagna elettorale fianco a fianco con i rivali lombardiani, adesso che si va tutti insieme allegramente sotto l’ombrello del candidato de La Destra Nello Musumeci.

Per la verità sin dalle prime ore successive al sì di Alfano alla candidatura Musumeci già è iniziata la bagarre su chi, all’interno della coalizione dovrà pesare di più, se gli autonomisti, come sostiene Miccichè, o il Pdl, come dichiara La Russa. E Innocenzo Leontini, per non sbagliare, di buon mattino ha comunicato che ritirerà la sua candidatura alla Presidenza solo dopo un incontro sui programmi con Musumeci.

La “grande alleanza” antiCrocetta se va in porto, dovrà mettere insieme cani e gatti. Perché dopo il via libera a Musumeci da parte del Grande Sud e di Mpa in nome di un grande progetto autonomista, anche il Pdl ufficiale ha detto sì. L’equazione comporta che per due mesi chi si è detestato negli ultimi due anni accusando l’altro dei peggiori mali possibili inferti alla Sicilia, dovrà condividere convention e comizi, programmi e slogan. Alla faccia della coerenza.

Ad aprile l’assessore regionale l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo, venne al Papardo per tagliare il nastro al finto polo oncologico,anzi, quella visita ne sancì il de profundis. Ebbene, Russo non invitò Buzzanca e giustamente furono scintille. E per non andare troppo lontano ieri sera, dopo il sì di Alfano a Musumeci il coordinatore regionale del Pdl Castiglione, consapevole dell’obbligata alleanza con i lombardiani ha precisato: “ La storia di questi anni non può essere cancellata, il giudizio sul governo regionale che si sta chiudendo è sempre negativo, ma adesso apriamo una nuova stagione politica”. Insomma, “scordiamoci il passato”.

Strana campagna elettorale quella che si profila, sia a destra che a sinistra. Politici che fino a pochi mesi fa si guardavano in cagnesco adesso dimenticano tutto pur di vincere e sbocciano rose e fiori. A sinistra, ad esempio, c’è il Pd costretto a convivere con i centristi e perdonargli il vizio del doppio forno. Gli uomini di D’Alia sono con il Pdl nella buona e nella cattiva sorte e se Buzzanca non si fosse candidato alla regione ci sarebbero rimasti in giunta fino all’ultimo (e infatti resteranno a Palazzo dei Leoni con Ricevuto). Ma se la mano destra è salda al Pdl, la sinistra è teneramente avvinghiata a Crocetta. Sul fronte opposto dopo due anni di guerra senza esclusioni di colpi tra Pdl ed Mpa, adesso pur di battere la corazzata di sinistra son pronti a ingoiare rospi grandi quanto dinosauri e ricominciare dall’alleanza del 2008.

Magari Corona alla convention non si siederà accanto a Lombardo dopo averlo definito “soggetto politico-patologico da studiare” ma alla domanda che un mese fa proprio Corona poneva “ai suoi eredi politici: per i danni recati da Lombardo ai siciliani chi pagherà?”, il rischio è che dovrà rispondere lo stesso deputato messinese. Gli eredi politici di Lombardo, con l’asse Pdl-Mpa-Grande sud, sono proprio loro. Gli stessi antenati alleati del 2008 e gli stessi che in questi due anni lo hanno attaccato.

La grande fortuna della politica siciliana, da destra a sinistra, è che i siciliani hanno scarsa memoria.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Purtroppo Messina deve subire questa situazione……da provincia colonia della Sicilia….Una provincia autonoma avrebbe avuto meno problemi a trovare un governo locale che conoscendo bene le problematiche, direttamente a Roma avrebbe chiesto risorse e soluzioni per il territorio provinciale…..
    La regione Sicilia fa marcire Messina e provincia e gli toglie anche il minimo indispensabile…sappiamo che esiste l’asse Catania – Palermo….che calamita tutte le risorse….in queste due province….

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  2. DI MALE IN PEGGIO!
    E’ IL COMMENTO CHE PIU’ MI VIENE SPONTANEO…
    ADESSO LE ALLEANZE POLITICHE DI COMODO FANNO SCALPORE.
    EPPURE E’ UNA VITA CHE CERTI AFFARI NEI PALAZZI CHE CONTANO VANNO AVANTI: “TU DAI UNA COSA A ME ED IO DO UNA COSA A TE”.
    LA CANARA, DI TANTO IN TANTO, FA FUMO E DISORIENTA, MA, ALLA FINE, PER TUTTO SI TROVA UN ACCORDO E… PACE FATTA…!
    FORSE I SICILIANI E I MESSINESI IN PARTICOLARE, NON HANNO SCARSA MEMORIA; FORSE SONO MOLTO PIU’ CIVILI DI QUESTI SIGNORI E CERCANO ALTERNATIVE VALIDE. IL PROBLEMA E’, SEMMAI’, CHE QUESTI SIGNORI SONO DEI “MUTANTI” CHE CON UNA FACCIA TI CHIEDONO IL VOTO E CON L’ALTRA TI VENDONO AL PRIMO CONSIGLIO REGIONALE IN FAVORE DI UN’ALLEANZA CHE GARANTISCA LORO UNA SEDIA DOVE POSARE IL C..O!
    TANTO UNA RISPOSTA DA DARE LA TROVANO SEMPRE E AD OGNI PROBLEMA. L’IMPORTANTE E’ TIRARE I FILI AFFINCHE’ LA MARIONETTA SI MUOVA A LORO PIACIMENTO.
    CHE SIANO NATI COSI’ I PUPARI???
    CHE SCHIFO!!

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  3. FRANCESCO TIANO 22 Agosto 2012 15:48

    Questo è un articolo scritto con il cuore a sinistra. Provate a leggerlo attentamente e capirete.

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  4. ma quano vi chiedono ilvoto mandateli a quel paese

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  5. Massimiliano Milazzo 22 Agosto 2012 18:49

    Mandiamoli tutti a casa!

    MOVIMENTO 5 STELLE e Cancellieri governatore! Ah, vista la scarsa memoria dei siciliani, quest’ultimo ha raccolto migliaia di firme per una petizione all’ars in cui si richiedeva di diminuire gli stipendi dei parlamentari

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  6. E’ un termine bruttissimo da usare e non me ne voglia chi riesuma cattivi ricordi ma con loro la “pulizia etnica” dovrebbe essere la meno cosa…

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  7. IL TERMINE “CHIEDERE IL VOTO” OVVIAMENTE, E’ RIFERITO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE CHE OGNUNO DI QUESTI INDIVIDUI FA RIEMPIENDOSI LA BOCCA DI PAROLONI, CON PROMESSE PUNTULMENTE DISATTESE O, PEGGIO ANCORA, SCIORINANDO IDEALI POLITICI AL LIMITE DELLA MILLANTERIA.
    SECONDO LORO NOI VIVIAMO ALLA GIORNATA E PORTIAMO TUTTI L’ANELLO AL NASO.
    EPPURE, DOVREBBERO SAPERE CHE LA SEDIA SU CUI STANNO SEDUTI A PALAZZO, L’HA MESSA LORO SOTTO IL SEDERE, GENTE CHE E’ “SCESA IN PIAZZA” PER UN IDEALE. NON SOLO POLITICO MA ANCHE PER UN IDEALE DI FUTURO CHE LORO HANNO PUNTUALMENTE DISTRUTTO VENDENDOSI A PALERMO O, ADDIRITTURA, A ROMA.
    ALTRO CHE “CASO POLITICO PATOLOGICO DA STUDIARE”…

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  8. salvatore mammola 29 Agosto 2012 02:17

    Caro Franco, non credo che sia un articolo di parte . Da brava giornalista ha descritto ciò che accade a destra e ciò che accade a sinistra, tenendo fuori da questi accordi devastanti per il Popolo siciliano l’ Italia dei Valori, semplicemente perché siamo noi che non abbiamo voluto alleanze con questa gente. Ti ricordo che ci hanno offerto assessori ultimamente un vicepresidente della Regione. Questo a dimostrare che loro fanno politica con le poltrone, noi facciamo Politica per coerenza,etica e per i Cittadini. Differenze, caro Franco, differenze delle quali sono orgoglioso. Ps. Non parliamo di Sinistra. Il Pd ormai e’il PdL senza la L, cioè una vergogna.

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