Visite fiscali sospese. L'Ordine dei Medici alza la voce

Visite fiscali sospese. L’Ordine dei Medici alza la voce

Visite fiscali sospese. L’Ordine dei Medici alza la voce

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lunedì 13 Maggio 2013 - 07:56

La sospensione, da parte dell'Inps, determina un risparmio immediato di 50 milioni, ma il rischio di spenderne 150, a causa dell’aumento di “assenteisti cronici” non più controllati. A rischio anche la posizione lavorativa di 1400 medici. Chiesto un incontro urgente alla dirigenza Inps ed al ministro del Lavoro

Il risparmio c’è ed è immediato, ma il rischio di spendere ancora più denaro pubblico fra qualche tempo è dietro l’angolo: l’Ordine dei Medici di Messina accende i riflettori, dopo la decisione dell’Inps di sospendere le visite domiciliari di controllo, che riguardano oltre 1400 medici.

Il presidente Giacomo Caudo spiega l’illogicità del recente provvedimento, contestato anche da sindacati come la Fimmg, che raggruppa i medici di medicina generale, in grado di vanificare l’attività lavorativa svolta da anni da molti professionisti, meritevoli di avere rallentato il fenomeno dell’assenteismo ingiustificato e fatto risparmiare soldi alle casse dello Stato.

Della decisione, saranno soddisfatti gli “assenteisti cronici”, che potranno assentarsi indisturbati. A causa della spending review infatti si è deciso di risparmiare 50 milioni, lasciando a casa 1400 medici. Le visite fiscali d’ufficio rappresentano il 75% delle visite totali, pari a circa 1,5 milioni di controlli: una spesa non da poco, ma nulla in confronto al peso dell’assenteismo. Un dato diffuso dai sindacati lo dice chiaramente: l’Inps spende ogni anno 50 milioni per le visite fiscali d’ufficio, ma basta che ci sia un aumento dello 0,l% di assenze per malattia per far perdere 100 milioni.

“Il taglio dei controlli – afferma Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici di Messina – non potrà che determinare nel breve tempo un consistente aumento dell’attuale spesa per l’indennità di malattia, considerando che l’eventuale crescita, anche di solo 1-2 decimali di punto della percentuale di assenteismo comporta un aumento della spesa di gran lunga superiore a quanto l’Inps ha speso nel 2012 per le visite mediche di controllo domiciliari d’ufficio”. La conseguenza? Un danno erariale che peserà sullo Stato (e quindi ancora una volta sui contribuenti). “L’lstituto – prosegue Caudo – ha improvvisamente deciso la temporanea sospensione delle visite mediche di controllo disposte d’ufficio, questo nonostante aver avviato pochi mesi addietro, un complesso sistema di telematizzazione costato milioni di euro. Si tratta di un provvedimento per il quale esprimiamo forte dissenso. In poche settimane si verificherà un importante aumento delle assenze per malattia e quindi una spesa ben superiore rispetto a quanto l’Istituto investe in un anno per le visite mediche di controllo d’ufficio”. In pratica si risparmieranno 50 milioni oggi per spenderne 150 domani. “Per questo motivo – conclude il presidente – abbiamo chiesto, in raccordo coi sindacati, un incontro urgente con la dirigenza dell’lnps e con il ministro del Lavoro, riservandoci di informare di ciò anche la Corte dei conti, e se necessario adire per vie legali onde tutelare la posizione lavorativa dei 1400 medici che per più di 20 anni hanno prestato, con grande professionalità, il servizio di medico di controllo, avendo dovuto rinunciare, a causa di pesanti incompatibilità disposte dall’istituto, ad altre opportunità di lavoro”.

6 commenti

  1. Andrebbero soppressi invece tutti quei medici conniventi dal certificato facile. Il controllo dovrebbe essere incrociato e andrebbe fatto principalmente alla fonte, sospendendo i medici disonesti.

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  2. puzza di bruciato 13 Maggio 2013 09:15

    Ottima idea.. Tutti parlano di come risparmiare delle soluzioni per uscire dalla crisi ecc. ecc. Appena però i tagli ti toccano in prima persona, caspita che reazioni!!!! Ancora non avete capito che è finito il tempo del “filetto”… Bastano poi delle autocertificazioni per risolvere il problema…

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  3. Meno Male che L’INPS ha apportato questa bella Modifica, finiscono i favoritismi dei Medici compiacenti….e lo spreco sono loro….

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  4. E’ veramente ammirevole il fatto che il dr.Caudo si preoccupi dell’ulteriore spesa per le casse dello Stato a causa degli assenteisti cronici e della necessità della visita medica domiciliare.
    Ma mi domando perchè con altrettanta solerzia non dice che i medici di base(i pediatri – in primis – pagati da noi tutti) ben difficilmente (cioè quasi MAI) si recano a casa dei pazienti?
    Esempio?
    L’inverno scorso ho dovuto “minacciare” di denunciare alle autorità la pediatra di mia figlia (che ho poi ricusato, con tanto di lettera all’Asl competente e all’Ordine dei Medici)perchè si rifiutava di venire a casa malgrado la bimba avesse febbre alta da più di tre gg. e come molti genitori possono testimoniare NON E’ UN CASO ISOLATO o il cattivo vezzo di un solo medico!!!
    Per i -pazienti- (QUELLI VERI) che stanno male non è DOVUTA la visita domiciliare?
    Perchè l’Ordine dei Medici “non s’indigna”?
    Perchè non “richiama”(si può anche “sospendere” dalla professione…)i medici che non si recano dai propri pazienti?
    Attendiamo “pazientemente” risposta.

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  5. per me l’INPS ha fatto bene ha sospendere visita fiscale e’ inutile,ci sono persone che stanno piu di un anno in malattia

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  6. A Caudo non gliene frega niente del bilancio dello Stato.
    A lui interessa sistemare 1400 medici.
    Quando in Medicina si laureavano cani e porci, nella stragrande maggioranza raccomandati figli di medici e di pezzi grossi, nessuno si lamentava.
    Ricordo gli esami a porte chiuse di un cosiddetto “luminare”(anche se in realtà era un arrogante asino), fautore dell’infuso di prezzemolo quale unica cura per abbassare la pressione.
    ADESSO I NODI VENGONO AL PETTINE.
    Vadano all’estero (se ne sono capaci).
    Giuseppe Vallèra.

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