Nizza. Locali del museo concessi ad alcuni enti, Foscolo chiede chiarezza

Nizza. Locali del museo concessi ad alcuni enti, Foscolo chiede chiarezza

Gianluca Santisi

Nizza. Locali del museo concessi ad alcuni enti, Foscolo chiede chiarezza

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martedì 13 Aprile 2021 - 14:39

La consigliera comunale di opposizione ha presentato una richiesta di accesso agli atti

NIZZA – Chiarezza sull’utilizzo dei locali del museo risorgimentale. La chiede la consigliere indipendente di opposizione Nella Foscolo, dopo aver specificato di aver appreso “con grande stupore” che il museo del Risorgimento è diventato sede delle attività dell’Uciim, del Consorzio UniMarcoPolo e del sindacato Confial.

Preoccupata per le condizioni di concessione di utilizzo dei locali, degli arredi e della strumentazione, la consigliera ha chiesto copia della richiesta pervenuta al Comune di Nizza, con la quale si chiedevano i locali del Museo; copia della delibera di Giunta, determina o altro atto ufficiale, con la quale sono stati concessi i locali; copia della convenzione, o altra tipologia di documento, in cui sono indicate le condizioni di affidamento dei locali (canone di affitto, cauzione, assicurazione, pagamento utenze, limiti di utilizzo di locali, arredo e strumenti, penali…) a tutela della struttura degli arredi e dei preziosi reperti; copia dell’inventario, della strumentazione e di tutti gli arredi presenti nel Museo messi a disposizione e utilizzabili dai richiedenti, destinatari della concessione dei locali.

“Il museo – spiega la consigliera – è un bene prezioso che per anni ha accolto le presenze di molte scolaresche e tanti visitatori, purtroppo oggi scemate”. Per la consigliera comunale, la richiesta di accesso agli atti è il primo passo di una battaglia che intende portare avanti “a tutela del museo e degli interessi dei cittadini”. “Sono molto contrariata e preoccupata sulla modalità di concessione della piscina comunale – aggiunge Foscolo – ad oggi, poco trasparente, perché non ci sono pervenuti i documenti richiesti e, tra l’altro, non è chiaro chi paghi le utenze, se i gestori della struttura o i cittadini. Non vorrei assolutamente – conclude la consigliera indipendente di opposizione – che accadesse lo stesso per il Museo”.

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