Il progetto del Ponte Nisi fa discutere, propontisti e nopontisti della zona jonica

Il progetto del Ponte Nisi fa discutere, propontisti e nopontisti della zona jonica

Giusy Briguglio

Il progetto del Ponte Nisi fa discutere, propontisti e nopontisti della zona jonica

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mercoledì 21 Maggio 2014 - 09:24

Il nuovo ponte dovrebbe sorgere esattamente 10 metri più sotto, ma l’ipotesi fino a questo momento è appoggiata soltanto dalla maggioranza di Nizza: "Il progetto è compatibile con il nostro strumento urbanistico che già nel 1997 aveva previsto una soluzione alternativa al ponte esistente così come progettato oggi dall'Anas"

Continua a essere oggetto di discussione il progetto per il Ponte di Fiumedinisi sulla statale 114. Se ne è tornato a discutere durante l’ultimo consiglio comunale di Nizza di Sicilia(15 maggio), dopo che l’Assessorato regionale territorio e ambiente ha chiesto all’amministrazione comunale di esprimere parere favorevole a mezzo di delibera consiliare.

La discussione relativa alla realizzazione del progetto di demolizione e ricostruzione del ponte di Fiumedinisi – dichiara l’amministrazione – arriva per la quarta volta alla trattazione del consiglio comunale. Dopo il parere sfavorevole espresso da questo consiglio in data 14 giugno 2013, che ha ritenuto inadeguata la soluzione prospettata dall’Anas che prevedeva lo sbocco veicolare nella via Garibaldi (…), l’Anas il 16 gennaio 2014 ha presentato un nuovo progetto, che prevede la realizzazione di un altro ponte accanto a quello esistente”.

Il nuovo ponte dovrebbe sorgere esattamente 10 metri più sotto, ma l’ipotesi fino a questo momento è appoggiata soltanto dalla maggioranza di Nizza. Il gruppo di minoranza si è fatto promotore di una raccolta firme tra i cittadini e ribadisce il “no” al nuovo progetto perché ritenuto invasivo e pericoloso. Le preoccupazioni sono dovute al rischio di cedimenti del ponte attuale e alla realizzazione di una rotatoria all’innesto del nuovo ponte con la Ss 114. La richiesta è che venga ristrutturato il ponte esistente.

Sulla rotatoria alcuni dubbi erano stati sollevati anche dal sindaco Di Tommaso , “ma l’Anas – dichiara l’amministrazione nizzarda – ha motivato adeguatamente la scelta progettuale, spiegando che risulta necessaria al fine di garantire una maggiore sicurezza sia agli automobilisti sia a chi abita nelle immediate vicinanze, perché la rotatoria costringerebbe le auto in transito a limitare la velocità”. L’ipotesi di ristrutturazione è stata bocciata perché non c’è l’accordo delle Ferrovie dello Stato, ma per l’amministrazione nizzarda la costruzione di un nuovo ponte è compatibile con il Piano Regolatore vigente, che già nel 1997 aveva previsto la realizzazione di un ponte alternativo, esattamente come prospettato oggi dall’Anas. Il vecchio ponte diventerebbe una pista ciclabile.

Sull’altra sponda del ponte, la questione non è meno intricata. Ad Alì Terme, infatti, campeggiano gli stessi dubbi e le stesse preoccupazioni. Il timore più grande è per la compromissione dello storico Tiro a Segno.

Giusy Briguglio

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