No al Green Pass, anche 8 docenti dell'Università di Messina "contro ogni forma di discriminazione"

No al Green Pass, anche 8 docenti dell’Università di Messina “contro ogni forma di discriminazione”

Redazione

No al Green Pass, anche 8 docenti dell’Università di Messina “contro ogni forma di discriminazione”

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venerdì 03 Settembre 2021 - 18:30

Alcuni insegnati dell'Ateneo messinese hanno sottoscritto l'appello contro la natura discriminatoria del documento "verde"

Antonella Arena, Dario Caroniti, Dino Costa, Mauro Federico, Pier Luca Marzo, Francesco Parisi, Alessandro Tripodo e Daniele Tranchida sono gli otto docenti dell’Università degli studi di Messina che hanno firmato il documento diffuso da insegnati di tutta Italia contro la natura discriminatoria del green pass. “Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia”, si legge all’interno della nota, un appello lanciato da oltre 150 docenti.

Il documento firmato dai docenti di tutta Italia

“Tutti noi”, continuano “però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 32: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”) e con quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, che chiarisce che è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate per diversi motivi o che hanno scelto di non essere vaccinate”.

“Chiediamo che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione”

I docenti parlano di un’Italia così divisa tra cittadini di serie A e di serie B, oltre che di un green pass “rischioso”. Continua, così, ad alimentarsi il dibattito politico e social intorno al documento, un dibattito che tiene banco da settimane. “Auspichiamo che si avvii un serio dibattito politico, nella società e nel mondo accademico, per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l’accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi a servizi universitari. Chiediamo pertanto che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione”.

9 commenti

  1. La soluzione è semplice sospendere lo stipendio, e così correranno a vaccinarsi

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  2. Sospensione e senza stipendio.
    Contro ogni discriminazione ma non per la tutela di tutti?
    Sospensione e statevi a casa, senza stipendio.

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  3. Facile sottoscrivere appelli con lo stipendio assicurato

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  4. Guglielmo da Baskerville 3 Settembre 2021 22:22

    Spettabili Docenti di questo Ateneo, firmatari di quest’articolo, su questo giornale telematico . Antonella Arena, Dario Caroniti, Dino Costa, Mauro Federico, Pier Luca Marzo, Francesco Parisi, Alessandro Tripodo e Daniele Tranchida.

    Io che ho studiato in questo Ateneo, conseguendo la Laurea e più di una specializzazione (irrilevanti sono quale ed il loro numero) ; in un periodo : 1978 – 1990, dove contavano i fatti, e quel che era sperimentalmente dimostrabile ; infine, in un’epoca in cui lo juris gentium era insegnato per il suo grande valore intrinseco ; in me, dicevo, desta meraviglia, del vostro pensiero, il fatto che abbiate citato sì l’art. 32 della Carta Costituzionale vigente … , ma abbiate utilizzato .. solo .. la seconda parte di esso. Voi, come Docenti di questo Ateneo, NON POTETE, INFATTI, NON SAPERE MOLTO BENE, COSA DICE LA SUA PRIMA PARTE DI ESSO. Ed ove non lo ricordiate ( … non oportet ?), …. ebbene , ve lo rammento io : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Vedete, Docenti esimii, di questo illustre Ateneo : dovreste riflettere su questa prima parte dell’ Art 32, da voi citato nella vostra dichiarazione. Ripensare, cioè al concetto di salute come “fondamentale diritto dell’individuo ” ed “interesse della collettività”. In ultimo, vi ricordo che la nostra Democrazia, si fonda sul sempre valido , nel tempo, concetto di “IURIS SOCIETAS”. Ecco, con molta pacatezza ed altrettanta fermezza, vi invito a riflettere su questi punti. Leggerò con interesse le vostre, eventuali, controdeduzioni.

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    1. Gentile Guglielmo da Baskerville, rispondo al suo avatar e spero lei vorrà anche farmi la cortesia di firmarsi con il suo nome. Mi chiamo Sergio Porta, docente di Urban Design all’estero e tra i firmatari dell’appello dei docenti italiani. Nella prima parte dell’articolo 32 che lei cita noterà che sono posti in equilibrio e contemperati, ma non contrapposti, entrambi i diritti mobilitati dal diritto alla salute. Il diritto individuale e quello collettivo non trovano l’uno nell’altro il proprio limite, ma al contrario il proprio fondamento. Non si dà diritto alla salute individuale a discapito di quello collettivo, e non si dà il diritto alla salute collettivo a discapito di quello individuale. Questo impone, come per ogni trattamento medico, il consenso informato della persona a ogni intervento sul proprio corpo, senza il quale è evidente che il primo dei due diritti sarebbe negato. Nè vale l’equiparazione con i vaccini pediatrici, per i quali l’infrazione dell’obbligo si esaurisce con un pagamento modesto una tantum, e non implica la cessazione prolungata, di fatto, di diritti fondamentali quali quello al lavoro, all’istruzione, alla realizzazione personale e alla partecipazione alla società. Si pensi poi che i vaccini pediatrici sono commercializzati dopo autorizzazione completa degli organi di controllo, sono ampiamente sperimentati e conosciuti nei vari aspetti di rischio, e sono disposti per soggetti a rischio (i bambini stessi) i quali invece in questo caso non possono essere considerati a rischio: ad essi si impone il vaccino per salvaguardare altri, non se stessi. Questo a prescindere dalla ragione medica — molto discutibile in questo caso. Un caro saluto.

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  5. Buongiorno.Chi la dura la vince .Non possono obbligare chi la pensa diversamente facendosi forti della loro posizione . Ci possono essere tanti motivi in chi rifiuta il vaccino .Signori miei , dov’è la libertà dei cittadini? La gente deve solo sottostare,tacere ,ubbidire.Per essere Dio ha creato l’uomo libero ,sta all’uomo libero comportarsi bene , come sta all’uomo libero osservare in modo severo per evitare i contagi nel proprio interesse .Per chi imprudentemente non lo fa si ci vogliono provvedimenti severi.

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  6. Se hanno la vaccinazione sia con 1 dose che con 2 dosi non vedo dove sia il problema e poi i professori che sono una categoria istruita tantissimo che si mettono a fare polemica mi fa specie. Comunque datosi il periodo storico si sono prese certe regole che bisogna rispettare per non incorrere in sospensione dal lavoro e dallo stipendio I padri costituenti sarebbero d’accordo quando la costituzione fu emanata non c’era certo una pandemia e per mia interpretazione si rivolgevano alla discriminazione razziale

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    1. Cara signora Cettina: quindi gli episodi di persecuzione verificatisi contro gli omosessuali non sono una forma discriminatoria? Quindi gli accanimenti con i malati di Hiv non sono una forma di discriminazione? Lei sa che molti premi Nobel americani per la medicina si sono opposti alle vaccinazioni? Lei è al corrente che un soggetto vaccinato ha lo stesso rischio di contrarre il covid e maggior possibilità di contagiarlo in quanto asintomatico e autorizzato da un green pass ad andare dove vuole incurante di ogni forma di sicurezza? A scuola da settembre senza mascherina: AHAHA l’ultima bella baggianata inventata dal governo pur di convincere offrendo una caramellina. Non parlo da no Vax, parlo da studentessa di medicina che ha sostenuto la vaccinazione in prima linea ed inprima persona ho accompagnato i miei nonnini e i miei genitori (perché ormsi bisogna etichettarsi per avere ascolto sennò si fa parte dei negazionisti/complottisti/senza cervello ecc..) Lei cosa può succedere alle donne che aspetteranno figli a distanza di qualche tempo dalla vaccinazione? Lei sa cosa può accadere nel giro di qualche mese/anno? Lei sa che sono stati registrati un aumento esponenziale di: fertilità, difetti di nascita, disturbi cardiovascolari, patologie autoimmuni, ecc… Chi le dice che tutto ciò è scaturito da un vaccino? E chi le dice il contrario? Per effettuare delle sperimentazioni di “protocollo” medico dovrebbe eseguirsi un check-up completo pre e post sperimentazione: così da poter valutare i cambiamenti silenti interni al corpo di ognuno, sa perché queste cose non vengono svolte? Costi troppo alti ahaha. Ha notato che ogni morte da Covid adesso è affiancata da una lista interminabile di patologie, mentre prima si diceva covid e tutto taceva per far crescere il terrore? Ha notato che la sua mente è manipolata per avercela contro i non vaccinati come se fossero lo la causa della pandemia? Ha notato i pregiudizi con cui legge gli articoli che parlano di non vaccinati? Ha notato che i contagi aumentano e a contagiare sono i vaccinati (autorizzati a farlo ahaha)? E allora mi domando: perché non mettere obbligo dei tamponi? Il vaccino non è una garanzia salva-vita diminuisce le percentuali di ospedalizzazione da covid, ma non garantisce l’arresto pandemiologico, quindi: PERCHÉ OBBLIGARE? Perché io a 23 anni dovrei essere obbligata a sottopormi ad una sperimentazione? Ricorda che l’anno scorso di questo periodo i contagi aumentarono perché i giovani, asintomatici, viaggiavano e lo portavano in casa? Benissimo, se le statistiche affermano che entro i 30 anni il rischio di ospedalizzazione è minimo perché obbligarmi a sottopormi ad un vaccino il cui scopo è quello di diminuire le ospedalizzazione e rendere i sintomi meno gravi? MI ILLUMINI!

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  7. Ritengo che le equiparazione tra salute e libertà di scelta trovi il limite nel momento in cui la libera scelta di ciascuno possa creare nocumento al resto della collettività… Ricordiamoci di trovarci in una situazione sui generis caratterizzata da ragioni di urgenza e necessità… Ricordiamo che il diritto è cristallizzato e la costituzione non poteva prevedere nel 48 la pandemia di covid…Una discussione valida e soprattutto aggiornata necessita di partire sicuramente dalla base giuridica ma di ampliare poi il discorso alla situazione contingente in racccordo con la comunità scientifica che è l’unica competente in materia… Attualmente non è che tutti gli aspetti medico scientifici siano chiari quindi forse il green pass è ancora una forzatura…Ma se si dimostrasse in maniera inequivocabile che il non vaccinato sia un rischio per la collettività allora in quel caso sarebbe legittimo parlare anche di TSO… Un infermo di mente non ritiene nella sua “razionalità” di essere un pericolo pubblico… Poi però scende in piazza e fa una strage sparando all’impazzata… È bene avere una visione d insieme e ampliare la tematica da trattare a 360 gradi al di la della diatriba green pass si o no, cittadini si serie A e B.

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