Sul piede di guerra anche i lavoratori Ferrotel: in scadenza la cassa integrazione. Bloccato per 20 minuti il treno diretto a Siracusa

Sul piede di guerra anche i lavoratori Ferrotel: in scadenza la cassa integrazione. Bloccato per 20 minuti il treno diretto a Siracusa

Sul piede di guerra anche i lavoratori Ferrotel: in scadenza la cassa integrazione. Bloccato per 20 minuti il treno diretto a Siracusa

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venerdì 13 Gennaio 2012 - 11:22

In assemblea permanente presso il binario 1 della stazione centrale di Messina, proprio accanto al presidio degli ex lavoratori Servirail, attendono risposte e si dicono pronti a forme eclatanti di protesta

«Il 31 gennaio scade la cassa integrazione: si aprono per noi le porte dell’inferno». A parlare sono i lavoratori di Ferrotel, impiegati nelle strutture di pernottamento, ormai smantellate, riservate ai dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato, a cui era riservato il servizio.
Questa mattina gli ex dipendenti Ferrotel – struttura di servizio di Fs situata a Messina e chiusa la scorso anno- hanno bloccato per 20 minuti il treno diretto a Siracusa, all’interno della stazione di Messina.
In una lettera, i 21 lavoratori messinesi fanno presente che «il gruppo Ferrovie dello Stato non ha dato seguito agli impegni assunti lo scorso anno quando, dopo l’ottenimento di un anno di cassa integrazione, aveva assicurato alle unità lavorative il mantenimento occupazionale e salariale mediante una ricollocazione lavorativa negli organici di altre lavorazioni in appalto».
I lavoratori, in assemblea permanente presso il binario 1 della stazione centrale di Messina, proprio accanto al presidio degli ex cuccettisti delle vetture, coinvolti nella drammatica e più nota vertenza Servirail, scrivono nel documento che « a 20 giorni circa dallo scadere della cassa integrazione, nessun risultato concreto è stato purtroppo rilevato, segno evidente che il colosso F.S. ha un potere superiore. I Dirigenti FERSERVIZI regionali, a cui ripetutamente ci siamo rivolti per una soluzione del problema (anche attraverso le nostre OO.SS. di settore), nonostante le rassicurazioni verbali non hanno dato seguito agli impegni assunti, non trovando alcuna soluzione che potesse “sbloccare” una situazione che tanto disagio sta creando a noi ed alle nostre famiglie. Non solo – proseguono- non hanno mantenuto gli impegni presi nei nostri confronti a Roma, ma continuano ad ignorarci ed a ignorare il tutto, anzi ci hanno chiuso in maniera definitiva “la porta in faccia” negandoci l’immissione in servizio in altri impianti di lavorazione, dichiarando l’impossibilità di farlo a fronte dell’inesistenza degli stessi».
I 21 ex dipendenti Ferrotel hanno si sono rivolti anche ai rappresentanti politici provinciali e regionali, chiedendo il loro aiuto per una soluzione positiva della vertenza. «Nel frattempo – concludono – noi 21 lavoratori esasperati, rimaniamo in assemblea per protesta presso il binario 1 della stazione Centrale di Messina, , non escludendo altre forme di protesta più eclatanti». (DLT)

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