Stipendi in arretrato anche per i dipendenti dell'Ente Teatro, rimpallo di responsabilità

Stipendi in arretrato anche per i dipendenti dell’Ente Teatro, rimpallo di responsabilità

Stipendi in arretrato anche per i dipendenti dell’Ente Teatro, rimpallo di responsabilità

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sabato 07 Luglio 2012 - 06:29

I Professori dell’Orchestra, che sono in attesa delle somme spettanti per gli spettacoli “Elisir d’Amore” (marzo), “Concerto Sinfonico Compositori Contemporanei Siciliani” (aprile) e “La rondine” (maggio), si sono rivolti ad un legale per attivare le procedure per l’emissione dei decreti ingiuntivi ed il conseguente recupero coatto del dovuto

“I cittadini senza il loro teatro ed i dipendenti senza il loro stipendio”. Nota congiunta di Cigl, Cisl, Uil, Cisal e Sadirs sulla situazione dei lavoratori dell’Ente Teatro di Messina: “Non solo i dipendenti sono costretti a subire l’incertezza per il loro futuro a causa dei recenti tagli alle risorse da parte della Regione Sicilia, ma sono stati proiettati a vivere le difficoltà da subito; a fine giugno non hanno ricevuto il pagamento dello stipendio con l’aggravante prospettiva che, ad oggi, non si conoscono i tempi di pagamento”.
I sindacati accusano la Regione e l’Ente autonomo regionale di scaricarsi le responsabilità a vicenda: “La Regione non ha ancora completato le procedure per l’erogazione del contributo spettante; parallelamente, come già accaduto lo scorso anno, la mancata presentazione del rendiconto dell’E.A.R per l’anno 2010 e 2011, in notevole ritardo rispetto alla tempistica prevista dai regolamenti, non consentono alle casse del teatro di ricevere le semestralità a saldo dei contributi regionali e di avere, quindi, l’adeguata liquidità per pagare gli stipendi ai dipendenti oltre a tutte le spese sostenute per la normale attività degli ultimi mesi”.
I Professori dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, che sono in attesa delle somme spettanti per gli spettacoli “Elisir d’Amore” (periodo compreso tra il 14 ed il 31 marzo), “Concerto Sinfonico Compositori Contemporanei Siciliani” (periodo che andava dal 18 al 22 aprile) e “La rondine” (periodo che andava dal 15 maggio al 01 giugno), si sono rivolti ad un legale per attivare le procedure per l’emissione dei decreti ingiuntivi ed il conseguente recupero coatto del dovuto.
Le organizzazioni sindacali hanno incontrato la dirigenza dell’Ente, ricevendo risposte aleatorie: “La manifestazione della protesta sinfonica del 26 maggio, che ha visto una ampia partecipazione dei cittadini alle istanze dei dipendenti, ha dato l’avvio ad una sorta di teatrino dove gli attori ad esibirsi sono stati i vertici dell’E.A.R, i componenti del C.d.A., la Regione Sicilia con i suoi amministratori, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Messina ed i politici locali che, a turno, hanno contribuito, attraverso le diversificate posizioni, ad accendere i riflettori e l’attenzione sulla questione Teatro e sulla gestione e responsabilità che si sono rimbalzati gli uni con gli altri. Sono ancora evidenti gli echi dei comunicati di blocco della stagione artistica da parte dei vertici dell’E.A.R., le successive smentite e le immediate esternazioni rilasciate da componenti del C.d.A. che decretavano “l’ufficialità” della sospensione di tutte le attività artistiche per il 2012. Ricordiamo tutti le dichiarazioni del Sindaco e del Presidente della Provincia che si sono spesi a trovare risorse economiche per lo spettacolo Salvatore Giuliano, tranne poi a renderne concreta la fattibilità grazie all’erogazione di 50mila euro da parte di Taormina Arte e di 11mila euro raschiate dalle casse del Teatro che, già lo scorso anno, aveva ampiamente dimostrato la propria generosità alla produzione di questo spettacolo. Dobbiamo rendere atto che l’assessore regionale al Turismo ed allo Spettacolo ha mantenuto l’impegno incaricando un funzionario, con le attribuzioni di Commissario, per affrontare e risolvere le due questioni che riguardano l’equiparazione dei dipendenti agli organici regionali e la stesura della Pianta Organica. Qualora dovesse perdurare questo clima di precarietà gestionale le organizzazioni sindacali di categoria insieme ai dipendenti in organico e precari, proclameranno azioni ancora più incisive per costringere tutti i protagonisti di questa vicenda ad assumersi, finalmente, le proprie responsabilità”.

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