Treni notte e Servirail, fumata nera dal tavolo palermitano: da Fs proposte inaccettabili

Treni notte e Servirail, fumata nera dal tavolo palermitano: da Fs proposte inaccettabili

Treni notte e Servirail, fumata nera dal tavolo palermitano: da Fs proposte inaccettabili

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giovedì 09 Febbraio 2012 - 16:19

Per Cgil, Uil, Orsa, Ugl e Fast non è valida la proposta di Braccialarghe, responsabile risorse umane delle Ferrovie, di ragionare su una diversa composizione dell’offerta mantenendo invariati i costi. Pollice verso anche dalla Cisl

Giudizio negativo e mobilitazione avanti tutta. Così si è chiuso per Cgil, Uil, Orsa, Ugl e Fast l’incontro di questa mattina a Palermo al Tavolo dell’assessore regionale Pier Carmelo Russo sulla vertenza treni notte-Servirail. Questa mattina all’alba, a sostegno della trattativa, era partito un pullman di lavoratori organizzato da Cgil Uil Ugl Fast e Orsa determinati a chiedere il ripristino dei treni a lunga percorrenza e una proposta concreta e diversa da quella provvisoria e precaria presentata all’ultimo tavolo da Fs, circa la ricollocazione dei lavoratori licenziati. Ma a gelare qualunque apertura da parte di FS, la premessa del responsabile nazionale risorse umane, Domenico Braccialarghe, del vincolo dell’invarianza della spesa. Braccialarghe ha dato disponibilità a ragionare su una eventuale diversa composizione dell’offerta treni (taglio treni giorno-ripristino treno notte; taglio treno giorno-allungamento percorso treno notte fino a Milano; etc etc) ma ad invarianza di costi. «È il meccanismo della coperta corta: se la tiriamo per coprirci le spalle restano fuori i piedi e viceversa. Inaccettabile e inutile quindi ragionare a invarianza di costi. Serve solo a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri», ha commentato a caldo Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina presente al Tavolo.

Per Cgil Uil Ugl Orsa e Fast il ripristino dei treni e la ricollocazione del personale licenziato restano obiettivi inscindibili, anche perché portano con sé l’altro tema nodale della vertenza, la mobilità di genti e merci strettamente collegata allo sviluppo e alle potenzialità di ripresa economica della Sicilia e del Mezzogiorno. E su questo punto, lo stesso Braccialarghe ha premesso che il taglio dei treni è stata conseguenza diretta del taglio di 100 milioni di euro operato dal precedente Governo a Fs sul contratto di servizio. Fumosa anche la questione del treno annunciato dopo l’incontro Lombardo-Monti. Fs non ha fornito elementi concreti né riguardo la composizione , né il personale eventualmente reintegrato, né circa la tempistica. Impossibile, per i sindacati, valutarne concretezza ed effettiva utilità. Unica nota positiva della giornata l’annuncio da parte dell’assessore Russo, anche lui ancorato come Cgil Uil Orsa Ugl e Fast alla richiesta di ripristino dei treni notte, della prossima convocazione di un Tavolo nazionale a Roma con le Regioni, Fs e il Ministro dei trasporti, quest’ultimo fortemente chiamato in causa sabato scorso dai lavoratori di Messina che lo avevano citato nello striscione di protesta fatto calare da una nave traghetto diretta a Villa.

Cgil Uil Orsa Ugl e Fast al termine della riunione hanno dichiarato la loro disponibilità ad un eventuale nuovo confronto a patto che il Tavolo non escluda il ripristino delle risorse sottratte e contestualmente annunciano il proseguimento della mobilitazione.

L’incontro odierno a Palermo ha deluso anche la Cisl. “Non è sufficiente, non può essere sufficiente”. La Cisl rimane insoddisfatta dalle proposte emerse al tavolo dell’Assessorato regionale ai Trasporti sulla vertenza Servirail .
“Vi è stato – afferma il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese – solo uno spiraglio legato al ripristino o all’allungamento di un treno notte Milano masenza chiarire risvolti occupazionali e senza l’ombra di un’inversione ditendenza complessiva. Ferrovie dello Stato ha evidenziato come qualsiasireperimento di risorse per nuovi treni in Sicilia, oltre il possibileripristino di un treno a lunga percorrenza, è legato alla soppressione di altritreni a bassa frequentazione visto che il segmento ha perso 100 milioni di euronel solo 2011”.

“Si tratta – continua Genovese – di una minestra riscaldata in cui sembra che, in Sicilia, Ferroviedello Stato voglia friggere sempre con lo stesso olio, senza scommettere e senzainvestire mai risorse. La presenza al tavolo, oggi, dei massimi vertici delGruppo Fs doveva essere sfruttata per impostare una modifica strutturale dellapolitica di Ferrovie in Sicilia e non a proporre i soliti pannicelli caldi che,alla fine, non scaldano nessuno”.

“Il ripristino di un solo treno, comeproposto dalla Fit Cisl – commenta ancora il segretario della Cisl messinese –può essere solo una soluzione tampone tutta da verificare e non accoltaimmediatamente da Fs che, riservandosi di verificarne la fattibilità, di fattolascia inalterati tutti i dubbi sulla reale volontà di risolvere il problematanto che insiste su un’operazione che non comporti alcuna variazione di spesa.Una condizione non certamente sufficiente a recuperare tutta l’occupazionedell’impianto ex Servirail di Messina”.

“Volendo vedere il bicchieremezzo pieno – prosegue Genovese – siamo comunque soddisfatti che si sia i nparte superata la precedente soluzione prospettata da Fs del recupero degli 8 5lavoratori negli appalti delle pulizie, strada a nostro avviso impraticabile manon vi è stato un chiaro e decisivo passo indietro da parte del Gruppo Ferroviedello Stato sul ripristino dei servizi precedentemente soppressi, tantomenochiarezza di tempi e numeri per il recupero dell’occupazione. Chiediamo conforza – conclude Genovese – un aumento dell’offerta in Sicilia che si traduca nelrecupero occupazionale per tutti i lavoratori licenziati nel più breve tempopossibile, visto il disagio che gli stessi stanno vivendo a due mesi ormai dallicenziamento”.

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