Sanità, i giovani della Valle dell'Halaesa: "I tagli ci uccideranno". Scontro Ncd-governo Crocetta

Sanità, i giovani della Valle dell’Halaesa: “I tagli ci uccideranno”. Scontro Ncd-governo Crocetta

Rosaria Brancato

Sanità, i giovani della Valle dell’Halaesa: “I tagli ci uccideranno”. Scontro Ncd-governo Crocetta

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mercoledì 14 Settembre 2016 - 22:01

La deputazione Ncd-Area Popolare corre in difesa del ministro Lorenzin: "Spetta alla Regione individuare gli interventi. Crocetta e Gucciardi si assumano la paternità delle loro decisioni". Intanto dalla Valle dall'Halaesa arriva l'appello degli amministratori locali.

Continua la rivolta contro il Piano della rete ospedaliera, mentre le accuse rimbalzano da un tavolo della politica ad un altro. Il senatore Giuseppe Marinello, presidente della Commissione ambiente e territorio, restituisce la palla al mittente, il governatore Crocetta, a proposito delle responsabilità sui tagli.

“Così come previsto nel DM 70/2015 (il cosiddetto decreto Balduzzi) è compito istituzionale delle Regioni ottemperare ad una serie di compiti- spiega Marinello- tra i quali 1) individuare le strutture deputate all'attività di emergenza/urgenza su tre

livelli (PS, DEA1 DEA2 secondo livello), 2) collegare ai tre livelli sopra definiti le corrispondenti discipline (medicina, ortopedia etc); 3) definire i dimensionamenti delle discipline per singolo ospedale”.

Spetta quindi alla Regione rispettare i parametri previsti dal decreto Balduzzi ma che sono stati approvati con intesa Stato/Regioni con il voto favorevole della Sicilia.

Ne consegue che la Regione deve individuare i presidi e il Ministero verificare che il Piano rispetti i criteri del DM70.

“Il Piano della nuova rete ospedaliera siciliana è stato predisposto dall'assessore Gucciardi- prosegue il senatore- inoltrato al Ministero della Salute nel luglio del 2016 e valutato in una riunione congiunta il 3 agosto 2016. Risulta evidente che il presidente Crocetta disconosce quanto predisposto da un assessore del suo governo. Delle due l'una! O l'assessore Gucciardi ha predisposto il Piano in perfetta solitudine e nella totale inconsapevolezza del presidente Crocetta, oppure si assiste al solito, comico scambio delle parti e delle accuse che, vista la rilevanza dell'argomento, assume sempre più un aspetto tragico”.

Marinello ed i colleghi di Ncd Area Popolare, tra i quali anche i messinesi Garofalo e Mancuso, hanno incontrato il Ministro Lorenzin (anche lei di Ncd) ed i dirigenti tecnici del Ministero per esaminare la situazione e chiedere una profonda rimodulazione della proposta.

“La bozza della rimodulazione della rete ospedaliera siciliana va rivista in tempi brevi perché inadeguata- dichiarano i parlamentari Enzo Garofalo e Bruno Mancuso dopo l’incontro con il ministro Lorenzin- Insieme ai nostri capigruppo abbiamo evidenziato, confrontandoci con i responsabili ministeriali, il limiti del piano, in particolare quelli che riguardano la provincia di Messina. In quella sede è stato chiarito che il compito del Ministero è solo quello di verificare il rispetto dei parametri stabiliti dalla legge mentre la modulazione specifica del Piano spetta alla Regione. Lo stesso Ministro Lorenzin ha evidenziato che mai a livello centrale c'è stata la volontà di penalizzare la Sicilia, come provato dai 1700 posti letto in più predisposti. Faremo quanto possibile affinché il Piano venga rimodulato dal momento che appaiono già oggi evidenti le sue inadeguatezze"

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Francesco Cascio, coordinatore regionale Ncd, che chiede al segretario regionale del Pd Fausto Raciti, di convocare un vertice per chiarire l’indirizzo della politica regionale sulla questione “Dal vertice romano è emerso in modo chiaro che la responsabilità della modulazione del piano è tutta a carico della Regione, poiché il decreto Balduzzi detta la cornice di riferimento, dentro la quale spetta poi agli esecutivi regionali stabilire tagli, accorpamenti e rimodulazioni”.

Si registra poi la lettera di numerosi amministratori di Comuni della provincia di Messina, la Valle dell’Halaesa, che sottolineano i gravissimi rischi che derivebbero dall’applicazione del Piano.

“Siamo una rappresentanza di giovani impegnati nel sociale e nelle Istituzioni che Le scrivono dal comprensorio della Valle dell'Halaesa che comprende i comuni di Castel di Lucio, Mistretta, Motta D'Affermo, Pettineo, Reitano, Santo Stefano di Camastra e Tusa. Recentemente abbiamo assistito alla chiusura, a Mistretta, del Tribunale, della Casa Circondariale e del punto nascite. La chiusura di queste importanti realtà ha fatto sì che molte persone sono state costrette ad andare via; cosa che ha comportato perdita di posti di lavoro e conseguente arretramento di un intero territorio già notoriamente disagiato. Adesso apprendiamo che si vogliono continuare a tagliare servizi importanti, quali ad esempio: il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Mistretta e i reparti di Oncologia, Neurologia, Emodinamica, Urologia e Chirurgia vascolare dell'ospedale di Cefalù. Siamo assolutamente contrari all'eliminazione di servizi sanitari importantissimi per tutta la comunità. Questi tagli metterebbero in seria difficoltà numerose famiglie che non potrebbero più usufruire di fondamentali e vitali cure cui fino ad oggi gli ospedali di Mistretta e Cefalù hanno ottemperato. Facciamo pertanto appello al buon senso.Non è nelle intenzioni di chi sottoscrive questa nota assumere toni catastrofici, ma si tratta semplicemente di manifestare lo stato d'animo di un intero territorio che, con le innumerevoli difficoltà che si incontrano nella vita d'oggi, vorrebbe non essere ulteriormente penalizzato.Auspichiamo, pertanto, che non vengano meno le condizioni minime e le misure di stato sociale, crediamo che su certi punti l’agenda politica regionale non possa e non debba usare la scure, perché si tratta di tematiche di carattere sociale su cui si poggia il concetto primario di qualità della vita”

Gianfranco Gentile (Componente Coordinamento Regionale Anci Giovani),

Andrea Grillo (Direttore Consorzio Valle dell'Halaesa)

Giuseppe Salamone (Consigliere Comunale di Mistretta)

Matteo Napoli (Assessore Comune di Santo Stefano di Camastra)

Paolo Barbera (Consigliere Comunale di Tusa)

Domenico Sammataro (Presidente Consulta cittadina di Tusa)

Fedele Nicolosi (Assessore Comune di Castel di Lucio)

Filippo Togaro (Presidente Consiglio Comunale di Reitano)

Concetta Noto (Assessore Comune di Motta D'Affermo)

Intanto a Barcellona, dove si prevede l’eliminazione del Pronto soccorso, il sindaco Roberto Materia, che nei giorni scorsi ha protestato energicamente ha preso atto delle dichiarazioni dell’assessore Gucciardi che ha parlato di “…attenzione e capacità di ascolto per coniugare le corrette linee della riforma contenuta negli atti ministeriali con le aspettative e le preoccupazioni dei territori…”preannunciando l’avvio di confronti con gli amministratori locali : “E’ certamente un’apertura al confronto con i territori, i suoi rappresentanti e i portatori di interessi diffusi- scrive Materia- dal quale non si può prescindere se si vuole costruire una rete ospedaliera regionale che sia realmente in grado di rispondere alle aspettative dei cittadini e, in definitiva, di fornire uno standard di servizio adeguato al vivere civile”.

Alle 17 di oggi il Consiglio comunale affronterà la tematica insieme all’amministrazione comunale ma il successivo appuntamento sarà la manifestazione promossa dalla giunta Materia per sabato mattina alle 10 nel piazzale antistante l’ospedale Cutroni-Zodda.

Rosaria Brancato

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