Il deputato regionale rivendica i meriti del suo partito, dopo le polemiche di ieri: “Siamo stati l’ago della bilancia; assegnare la carica di vicesindaco a un nostro esponente sarebbe un giusto riconoscimento. Grave errore dividersi ora”.

“Il Pdr è stato la trazione per l’immagine riformista offerta da Roberto Materia alla città, e questo non va dimenticato”. È deciso Beppe Picciolo nel rivendicare i meriti del suo movimento, dopo le frizioni emerse con il centrodestra all’interno della coalizione che sostiene il nuovo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto. Frizioni dovute soprattutto alla distribuzione delle cariche amministrative, che al momento favorisce proprio il partito di Picciolo, che può contare su due assessori designati e vuole piazzare un suo uomo come vice dello stesso Materia.

“La vicesindacatura va ovviamente al Pdr” – spiega il deputato regionale – “perché siamo stati l’ago della bilancia di queste elezioni. Lo stesso Materia non farebbe mai diversamente, perché sa che in questo caso le sue scelte non verrebbero comprese dai barcellonesi. Noi abbiamo sostenuto una battaglia “anomala” per la nostra collocazione politica, appoggiando un progetto civico lungimirante e mettendoci la faccia; la carica di vicesindaco, poco più che simbolica in realtà, serve soprattutto a riconoscere questo nostro merito”.

Le divergenze interne alla coalizione hanno riguardato anche i risultati delle liste, con entrambi gli alleati che rivendicavano per sé il merito di essere il primo partito barcellonese. “Valutare questi risultati in maniera assoluta non ha senso” – continua Picciolo – “perché bisogna analizzare nel merito le peculiarità di ogni situazione. È vero che Forza Barcellona Pozzo di Gotto è stata la lista più votata; e d’altra parte non bisogna dimenticare che si trattava di una delle liste più vicine al sindaco, e che tra le sue fila contava gente di grande fama ed esperienza politica, che ne ha garantito il successo. Le nostre liste erano certamente più numerose, ma senza nomi eclatanti né un legame forte con Materia; per questo il nostro risultato è comunque soddisfacente”.

Al di la della possibile assegnazione della vicesindacatura, resta aperta la vicenda del rimpasto di giunta. Anche per Picciolo, infatti, eventuali rinunce sarebbero motivate da limiti personali dei singoli assessori designati; ma possono anche esserci “delle scelte dettate dalla necessità di nominare una figura di alto profilo che sappia gestire alcune deleghe delicate, come ad esempio quella al bilancio. Gli assessori” – spiega ancora il capogruppo Dr all’Ars – “sono scelte del sindaco; i movimenti mettono al suo servizio le migliori professionalità, ed è in questo senso che bisogna coinvolgere tutti, con grande attenzione, però, alla caratura professionale di chi andrà a occupare un ruolo in giunta”.

Resta da verificare se le tensioni di questi giorni sono fisiologiche o rappresentano i primi segnali della convivenza “forzata” tra due aree di opposta collocazione politica: “Dividersi ora” – conclude Picciolo – “sarebbe un errore gravissimo. Dobbiamo pensare alla sostanza più che alla forma, e dopo aver proposto una figura come quella di Materia, capace di convincere i barcellonesi della bontà del nostro progetto, dobbiamo anche metterlo nelle condizioni ideali per governare. Non ho dubbi sul fatto che troveremo una soluzione soddisfacente per noi e per i nostri alleati, ma soprattutto per il sindaco e per il bene della città”.

Giovanni Passalacqua