Gli operai dei “Cantieri Lavoro” in stato di agitazione per il «clima di assoluta precarietà»

Gli operai dei “Cantieri Lavoro” in stato di agitazione per il «clima di assoluta precarietà»

Gli operai dei “Cantieri Lavoro” in stato di agitazione per il «clima di assoluta precarietà»

venerdì 01 Luglio 2011 - 10:41

La Fillea Cgil ha convocato un’assemblea dei lavoratori per il 6 Luglio, alla quale parteciperanno anche i 18 operai della ex CEA

«Gli 81 Operai impegnati nei cantieri lavoro, dopo aver più volte (e inutilmente) richiesto un incontro all’Amministrazione Comunale, proclamano il loro stato di agitazione».Così si legge in comunicato firmato da Daniele David della FILLEA CGIL.
Il rappresentante sindacale spiega che «le ragioni che stanno alla base della mobilitazione non riguardano solo le mancate certezze sul regolare pagamento delle retribuzioni, ma soprattutto il clima di assoluta precarietà che si respira persino sui diritti più elementari: la tutela in caso di malattia o di infortunio, l’accesso ai congedi parentali e la garanzia della regolarità contributiva e previdenziale .I lavoratori, inoltre, vogliono denunciare – continua David – la scarsa “operatività” del “modello di governance” approntato dal Comune, che ha già portato alla paralisi, seppure alternata, di almeno 3 cantieri, di cui uno bloccato da oltre 3 settimane. Nessuno, infatti, si è preoccupato di assicurare le sostituzioni del personale qualificato in caso di assenze prolungate (come le dimissioni di un geometra, all’origine del blocco del cantiere di Briga Marina) né l’effettiva distribuzione della strumentazione necessaria ai lavoratori: guanti, occhiali protettivi, scarpe antinfortunistiche».
Davidn fa quindi sapere che «nonostante il silenzio del Comune» i lavoratori hanno deciso di insistere: il 6 Luglio alle 16.30, nel salone della CGIL, si riuniranno in Assemblea per decidere le prossime iniziative di lotta più opportune. All’assemblea parteciperanno probabilmente « i 18 operai della ex CEA: non solo per una doverosa solidarietà umana, ma soprattutto perché il loro inserimento nei cantieri lavoro – grazie al bagaglio di esperienza maturata nella manutenzione stradale – garantirebbe un prezioso supporto ad altri operai, forse un po’ inesperti, ma desiderosi di offrire un buon servizio alla collettività».

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