Libera Tutti, dieci storie di ragazzi messinesi di origine "non controllata"

Libera Tutti, dieci storie di ragazzi messinesi di origine “non controllata”

Libera Tutti, dieci storie di ragazzi messinesi di origine “non controllata”

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venerdì 09 Dicembre 2011 - 13:58

Presentato alla stampa cittadina, il film "Libera Tutti" nato da un lavoro di laboratorio multiculturale a cui hanno preso parte i nuovi italiani e messinesi di "origine non controllata", che porteranno Lunedì alle 20.30 al Palacultura Anotnello di Messina, le loro storie e punti di vista sul grande schermo.

Si è tunata oggi,nei locali della Provincia di Messina, l'incontro con la stampa per la presentazione del film "Libera Tutti", prodotto dall'Arci dopo un progetto di laboratorio cinematografico chiamato "Spunti di Vista", che proietterà Lunedì 12 dicembre alle 20.30 al Palazzo della Cultura di Messina "dieci storie di ragazzi messinesi" stranieri, o meglio di "origine non controllata".

Il progetto di partecipatory video, svoltosi nei locali del Circolo Arci "Thomas Sankara" e durato un anno, è stato realizzato con il supporto dell'Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) ed ha avuto il patrocinio del Comune di Messina.

Alla conferenza davanti alla stampa messinese, hanno preso parte tutti i protagonisti di questa iniziativa formativa e culturale di "docu-fiction" volta a rappresentare la storia dei nuovi italiani, figli di immigrati. Presente il videomaker e docente di cinema Giuseppe Minolfi, che insieme al vicepresidente ArciMessina Patrizia Maiorano ha curato e condotto il laboratorio a cui hanno partecipato attivamente i vari ragazzi, tra i 15 e 30 anni, che recitando la parte di se stessi, hanno raccontato le loro vite e le loro aspettative in una società in cui non si sentono ancora pienamente integrati e in cui subiscono ingiuste discriminazioni e pregiudizi. L'idea del film è nata dal progetto di laboratorio, durato tra pratica e teoria quasi un anno, in cui questi ragazzi portatori di varie culture hanno scritto la sceneggiatura e hanno portato sullo schermo il loro messaggio. Il risultato di questo incontro e scambio culturale è questo documentario/fiction, diviso in dieci episodi, rappresentanti ognuno una diversa storia: dalla trafila burocratica per la richiesta e la concessione della cittadinanza dei nati nella nostra nazione, alla presenza della comuità Rom, o cinese, dalle storie e attività dei ragazzi pakistani o dei traceurs (i praticanti del parkour), all'attualità italiana della sanatoria "truffa" del 2009 o dei ragazzi che tentano di completare gli studi in Italia.

Il collegamento tra i vari eposodi è Imad,italiano nato da genitori di origine palestinese, portatore dei valori e del punto di vista dei nuovi messinesi. La sua storia come quella di altri, come Nizar Jelassi o Youssuf Keita, emerge con forza tanto da attirare l'attenzione anche dei media nazionali su questa iniziativa, come Repubblica.it, Rai e Mtvnews che sarà presente alla prima del film a Messina, Lunedì sera.

"I ragazzi hanno espresso se stessi senza filtri, riuscendo a trasmettere anche la realtà Messinese e il contesto italiano, divertendoci",ha detto Giueseppe Minolfi.

Stato d'animo che ha anche espresso, Nizar, messinese da una vita, protagonista dell'episodio "20 giorni" che descrive l'inadeguatezza della legge italiana sulla cittadinanza.

Il film che è stato già presentato a Roma il 12 novembre, sostiene la campagna "L'Italia sono anch'io" e la giornata di azione globale contro il razzismo e per il diritto dei migranti, riugiati e sfollati del 18 dicembre. La distribuzione verrà curata dall'Ucca (Unione Circoli Cinematografici), partner del film, che sarà a disposizione per proiezioni nelle scuole, cineforum o nell'ambito di altre iniziative.

L'occasione da non mancare per Messina di accogliere il punto di vista di questi giovani ragazzi è l''appuntamento per la proeizione di Lunedì 12 Dicembre, ore 20.30 al Palazzo della Cultura "Antonello da Messina" di Viale Boccetta. (ingresso gratuito)

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