Al centro della contesa una proprietà a Vulcano. Vittima noto penalista messinese denunciato decine di volte in 3 anni
Barcellona – Sarà processata per tentata estorsione aggravata e calunnia un’avvocata santagatese di 57 anni, al centro di una contesta per la proprietà di un immobile a Vulcano che si è trasformata in una vera e propria guerra. La professionista, e il marito architetto di 59 anni, anche lui santagatese, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare e ora dovranno difendersi davanti al Tribunale. Parte offesa è un noto penalista messinese, proprietario del terreno e le costruzioni che la collega voleva acquistare. Ma il penalista non era interessato a vendere e per il legale messinese è cominciato un calvario fatto di denunce su tutti i piani, civile, penale e amministrativo. Oltre 20 i procedimenti intentati dalla professionista contro l’avvocato, il progettista e il costruttore, tutti finiti nel nulla.
Il diritto non è una clava
“Non riesco ad immaginare come sarebbe finita questa vicenda se avessi svolto un altro lavoro. Non si può utilizzare lo strumento del diritto come una clava. La cosa che mi ha lasciato a dir poco sgomento è che non ho mai avuto alcun rapporto con l’imputata con la quale mai ho scambiato una parola. Mi auguro che tragga giovamento da questa esperienza che mi vede mio malgrado coinvolto insieme al mio progettista e costruttore quali persone offese”, commenta l’avvocato, assistito dall’avvocato Alessandro Billè e Gabriele Lombardo, mentre i due imputati sono difesi dagli avvocati Pinuccio Calabrò, Nino Zanghì e Candeloro Nania.
17 denunce in 3 anni
La vicenda nasce dalla compravendita del terreno con annesse costruzioni a Vulcano, nel 2021, da parte del penalista messinese che, ottenuti tutti i permessi, comincia la costruzione dell’opera che vuole realizzare sui terreni, partendo dalla demolizione di quelle che devono essere buttate giù. L’avvocata messinese in passato era interessata all’acquisto di un compendio immobiliare posto in prossimità del terreno dell’avvocato oggi parte offesa, poi non acquistato. Quando si accorge che il penalista compra, comincia a presentare un numero spropositato di denunce contro progettista, costruttore e nuovo proprietario, tutte archiviate per infondatezza della notizia di reato.
Per fiaccare la resistenza del vicino, la professionista si rivolge anche la tribunale civile di Barcellona, pi al Tar e al Cga. Anche questi procedimenti vengono rigettati puntualmente. Non avendo ottenuto nessun risultato sul piano civile ed amministrativo, si rivolge infine ad un conoscente della persona offesa con una richiesta precisa: o vende o avrebbe continuato con le denunce a vita, col supporto del marito.
Dopo tre anni di un vero e proprio calvario e 17 denunce subite, a quel punto il penalista denuncia tutto e l’autorità giudiziaria trova i riscontri al racconto della vittima, chiedendo ed ottenendo il processo per la coppia di Sant’Agata Militello.
