Il premio… della discordia. 700mila euro per la produttività a tre dirigenti Iacp

Il premio… della discordia. 700mila euro per la produttività a tre dirigenti Iacp

Il premio… della discordia. 700mila euro per la produttività a tre dirigenti Iacp

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lunedì 18 Marzo 2013 - 09:04

Il Consiglio della V Circoscrizione lancia dure accuse nei confronti dei vertici dirigenziali dell’Istituto Autonomo Case Popolari: “Il premio diventa un atto burocratico invece che un riconoscimento agli obiettivi raggiunti”. E intanto non si trovano poche migliaia di euro per sbaraccare fondo Basile…

Pomo della discordia l’attribuzione a tre dirigenti dello Iacp di premi produttività, per un lungo periodo sino al 2010, di ben 700mila euro.

Ad esprimere sconcerto è il Consiglio della V Circoscrizione, sia per l’enorme cifra, sia per le motivazioni che la giustificano: “Il premio di produttività, seppur riconosciuto dalla legge, per prassi viene corrisposto come mero atto burocratico e non legato al reale raggiungimento degli obiettivi”.

“Dalla gravissima vicenda dell’assenteismo al chiaro stallo delle operazioni di risanamento urbano – afferma il Consiglio circoscrizionale – tutto lascia credere che lo Iacp avrebbe bisogno di ben altre cure, che non premi ingiustificati sulla base dei risultati”.

“La vicenda – prosegue la nota – è odiosa anche per altra ben valida motivazione: proprio nelle giornate scorse, per stessa ammissione dei vertici dello Iacp, quegli stessi che si attendono adesso 700mila euro di premio, l’Istituto non è riuscito a trovare quelle poche migliaia di euro che sarebbero servite a rendere inservibili le baracche di Fondo Basile e poter così trasferire le dodici famiglie in attesa da due anni presso i nuovi alloggi. La vicenda è adesso all’attenzione del prefetto Trotta e nei prossimi giorni percorreremo ogni strada per comprendere se vi siano responsabilità dirigenziali nel clamoroso stallo di Fondo Basile, e, se si troveranno, non si esiterà un attimo nel perseguire la strada giurisdizionale. Servono dignità ed onore, nel rispettare la città e nel saper comprendere l’enorme difficoltà delle famiglie messinesi. Serve pudore e decoro, nel gestire gli Enti pubblici: chiediamo che tutte queste doti siano applicate dai vertici dello Iacp già da domani”.

Il V quartiere chiede intanto un segnale. Una parte della premialità sia destinata alle operazioni di sbaraccamento di Fondo Basile: “Si tratta di poche migliaia di euro, per stessa ammissione dell’ufficio tecnico dell’Istituto. Se i tre dirigenti premiati comprenderanno il delicato momento storico, sociale ed economico, non esiteranno un secondo a dimostrare alla città che il premio ottenuto è davvero meritato. Con piccola parte del loro premio potranno in poche ore consentire la resa inservibile delle baracche di Fondo Basile e consentiranno, finalmente, a dodici famiglie di entrare in decorosi alloggi popolari, pronti da anni, ma non consegnabili. Non agire in questi termini appare un grave gesto nei confronti della dignità e dei diritti delle famiglie coinvolte. Non se ne può più che in un momento in cui i vertici delle Istituzioni dovrebbero dare per primi il buon esempio, si continuino ad applicare le parti delle normative che si riferiscono esclusivamente ai premi di produzione, disperdendo importanti risorse economiche che, per altro verso, non si riescono a trovare per consentire a decine di famiglie di vivere dignitosamente”.

4 commenti

  1. VERGOGNOSO.
    Pessimo esempio di gestione di un’Ente. Pessimo esempio di serietà e competenza tecnico-amministrativa. Se ci sono tanti soldi da spartirsi in tre, perchè prima non si provede a mettere in atto quelle azioni-lavori che siano essi sbancamenti, manutenzione, ecc. degli alloggi di competenza/proprietà dell’Istituto. Oggi come oggi, anche in considerazione che questi tre dirigenti hanno sicuramente un buon stipendio mensile, si deve dar precedenza alle cose serie e urgenti verso i cittadini.

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  2. Macchè dignità e produttività, ci vorrebbero 3 ………..

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  3. In linea con il comune di messina

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  4. La dirigente generale ha avuto liquidato un premio di 357.000 euro per 10 anni, il che significa 35.700 euro di premio l’anno. Tenuto conto che lo stipendio che percepisce ogni mese è di 3.800 euro si deduce che ogni anno il suo ammontare è di 49.400 euro (compresa la tredicesima). Alla luce di questi numeri il premio che è stato liquidato ammonta a circa il 76% dello stipendio. Non male mi viene da dire. Visto oltretutto che si parla di IMPORTI NETTI.

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