Traghettamento sullo Stretto. Rfi rinuncia alla rottura di carico

Traghettamento sullo Stretto. Rfi rinuncia alla rottura di carico

Traghettamento sullo Stretto. Rfi rinuncia alla rottura di carico

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sabato 04 Febbraio 2017 - 08:50

Al Ministero si sottoscrive il nuovo contratto nazionale decennale di servizio per i treni a lunga percorrenza, confermando l'attuale volume dei servizi. Fs annuncia anche un piano di acquisizioni di nuove navi, così da ringiovanire l’attuale flotta in servizio nello Stretto

Arriva durante un incontro con le organizzazioni sindacali nazionali, tenutosi lo scorso 1 febbraio col Gruppo FS, la comunicazione ufficiale che la paventata rottura di carico effettuata a Villa San Giovanni e Messina non è più un obiettivo delle Ferrovie, poiché anche il Ministero dei Trasporti ha chiesto di mantenere il servizio di continuità territoriale sullo Stretto effettuato a bordo dei treni a lunga percorrenza.

"A distanza di quasi quasi due anni arriva quindi il dietro front ufficiale del Gruppo Fs – dichiara con soddisfazione Michele Barresi, responsabile regionale mobilità della Uiltrasporti Sicilia – e possiamo oggi dire che quella piazza che il 14 febbraio 2015 a Messina si oppose con una grande mobilitazione cittadina alla definitiva dismissione dei treni a lunga percorrenza sullo Stretto, programmata da Ferrovie dello Stato, finalmente ha vinto. E a tal proposito in questi giorni – continua Barresi – il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Economia e Finanza hanno definito con Trenitalia anche il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”, che avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza 31 dicembre 2026, nel quale viene confermato l'attuale volume dei servizi dei treni a lunga percorrenza. La durata decennale del contratto, che costituisce una novità assoluta, e le maggiori risorse stanziate – dichiara Barresi – consentiranno un complessivo rilancio del servizio in tutta Italia, pertanto occorre vigilare affinché anche per i treni siciliani che attraversano lo Stretto finiscano le continue emergenze e le paventate soppressioni a cui da anni siamo stati abituati. Da oggi non ci sono più scuse affinche' il rinnovamento dei treni e la qualità del servizio siano adeguati finalmente alle reali esigenze della domanda dell'utenza siciliana. Infine, è stata riferita dal Gruppo Fs l’ipotesi che nell'altro Contratto di Servizio con Rfi attinente invece la continuità territoriale venga inserito il cosiddetto “traghettamento veloce, attualmente effettuato dalla Società di proprietà di R.F.I. – Bluferries – tra Villa S. Giovanni e Messina. Notizia di per sé positiva – prosegue la Uilt Sicilia – anche se ad oggi continuano a mancare da parte del Ministero le risorse necessarie ad esso destinate. Un servizio con un costo annuo di 3 milioni di euro,di cui solo 850 mila recuperati dagli incassi di bigliettazione, e a cui il Ministero non destina un euro dal 1 gennaio 2015, sebbene sia un servizio importante per l'area metropolitana dello Stretto ed impiegato da 300 mila passeggeri l'anno. Prima di modificare l'organizzazione attuale del servizio, che transiterebbe dalla società Bluferries direttamente in capo ad Rfi, serve un confronto congiunto con Istituzioni e Gruppo Fs – continua la Uilt – perché se da un lato i livelli occupazionali del personale marittimo sono stati tutelati da un recente accordo integrativo sottoscritto dal sindacato con Bluferries, a rischio ci sono invece 40 posti di lavoro nell'indotto e c'è la necessità di dare risposte all'utenza migliorando il servizio offerto. Chiediamo pertanto con insistenza un confronto in merito con il Ministero dei Trasporti ed il Gruppo Fs – continua la Uilt Sicilia – per implementare l'attuale servizio destinando opportune risorse economiche per realizzare un sistema di traghettamento veloce con corse cadenzate ogni mezz'ora e potenziare le attività di assistenza a terra per la clientela, tutelando così utenza e occupazione".

4 commenti

  1. Vogliamo il Ponte sullo Stretto, finiamola con pubblico impiego, ha rtto gli equilibri esistenziali, chi poco o tanto o chi niente!!! La Globalizzazione è fallita, pagano i soliti fessi!!!

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  2. Vogliamo il Ponte sullo Stretto, finiamola con pubblico impiego, ha rtto gli equilibri esistenziali, chi poco o tanto o chi niente!!! La Globalizzazione è fallita, pagano i soliti fessi!!!

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  3. Per quanti decenni ancora ci toccherà assistere a questo “teatrino”… il cui copione consiste nel minacciare drasticamente il taglio dei viveri per poi sedare la fame nera , con la “concessione” al popolo, da parte del Padrone-Signore di un tozzo di pane? Naturalmente dopo “vibrate”proteste. Tutto ciò solo per assecondare e darla vinta al… Tabù ponte. In un modo o nell’altro la nemesi “divina” colpirà inesorabilmente tutti i no Ponte in buona o cattiva fede. TUTTI i messinesi… la pagheremo, ahi noi , molto cara. Si accettano scommesse.

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  4. Per quanti decenni ancora ci toccherà assistere a questo “teatrino”… il cui copione consiste nel minacciare drasticamente il taglio dei viveri per poi sedare la fame nera , con la “concessione” al popolo, da parte del Padrone-Signore di un tozzo di pane? Naturalmente dopo “vibrate”proteste. Tutto ciò solo per assecondare e darla vinta al… Tabù ponte. In un modo o nell’altro la nemesi “divina” colpirà inesorabilmente tutti i no Ponte in buona o cattiva fede. TUTTI i messinesi… la pagheremo, ahi noi , molto cara. Si accettano scommesse.

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