I consiglieri provinciali di Pd, Idv, Rfc, hanno presentato un ordine del giorno sull'aumento del numero degli assessori della giunta Ricevuto. "Un provvedimento inutile, di tipo elettorale e che va contro la normativa regionale in materia. Piuttosto il Presidente ci dica cosa ha fatto di concreto in questi 4 anni"

Li attendono per il 2 agosto. I 15 di Ricevuto, gli assessori finiti al centro delle polemiche nell’istante stesso della nomina sono attesi nell’aula del Consiglio provinciale. L’opposizione ha affilato le armi in questi 20 giorni, attendendo anche che il Presidente attribuisse quei progetti a tempo che, secondo quanto da lui stesso dichiarato, rappresentano la ragion d’essere delle nomine.
Nel frattempo Pd, Idv e Rfc hanno presentato un ordine del giorno, primo firmatario il capogruppo Pd Pippo Rao, che sarà votato proprio il 2 agosto e che va al cuore del problema che è il rispetto della normativa regionale.
“Prima della determina presidenziale- spiegano i consiglieri- la giunta era composta da 13 componenti, scesi a 10 dopo le dimissioni di tre assessori. Ma dal 10 luglio Ricevuto ha inteso aumentarli fino a 15, ignorando la normativa”.
La legge regionale dell’aprile 2011 infatti ha fissato la determinazione numerica delle giunte negli enti locali, stabilendo che non possono essere di un numero superiore al 20% dell’organo elettivo di riferimento, in questo caso con 45 consiglieri provinciali gli assessori dovrebbero essere 9. La stessa normativa ha stabilito di far decorrere gli effetti sin dal gennaio 2012.
Così non è stato per Palazzo dei Leoni, dove si è invece registrato un movimento in senso diametralmente opposto.
“L’aumento del numero di assessori a pochi mesi dalla scadenza del mandato elettorale oltre ad essere inutile-rileva Rao- manifesta la sola esigenza di gestione del potere a fini elettorali. Inoltre pensare di fare in qualche mese quel che non è stato fatto in 4 anni è pura demagogia”.
Rao, Palermo ed Andaloro, nell’ordine del giorno che sarà votato il 2 agosto pongono poi l’accento sulle polemiche scaturite dal provvedimento non solo da parte dell’opinione pubblica e della stampa, ma anche all’interno della stessa maggioranza, ricordando come ad esempio i consiglieri provinciali dell’area ex An abbiano protestato e lo stesso Buzzanca abbia espresso il suo disappunto per l’operazione.
“La Provincia di Messina va in controtendenza rispetto ad una politica di risparmi a livello nazionale. E’ paradossale che rispetto a Palermo e Catania Messina abbia un numero di assessori maggiore e questi tra l’altro hanno in alcuni casi risorse finanziarie da amministrare persino inferiori all’indennità di carica”.
Ma a proposito di quest’ultimo aspetto, le indennità spettanti agli assessori, ridotte in seguito alla prima decisione della neogiunta, Pd, Idv e Rfc sottolineano alcuni elementi: “L’operazione mediatica della riduzione degli stipendi nonostante l’aumento degli assessorati non ha evidenziato i costi indiretti che continueranno ad esserci ed ha omesso di specificare altri aspetti di natura finanziaria”.
L’opposizione invita quindi il Consiglio provinciale, nel disapprovare il provvedimento, a censurare il comportamento di Ricevuto, esortandolo ad applicare invece quanto previsto dalla legge e ridurre più che le indennità il numero degli assessori. Già che ci sono i consiglieri invitano anche lo stesso Presidente Ricevuto a relazione in aula sugli obiettivi raggiunti in questi anni “a fronte di un numero sproporzionato di annunci e proclami non seguiti da risultati concreti”. Anche perché, ricordano gli esponenti dell’opposizione, il rischio è che si continui, con l’attribuzione dei nuovi progetti, con la stessa politica degli annunci fino alla fine del mandato.
Rosaria Brancato