Oltre l'alluvione il dissesto, quel finanziamento arrivato tardi e i fondi non spesi

Oltre l’alluvione il dissesto, quel finanziamento arrivato tardi e i fondi non spesi

Alessandra Serio

Oltre l’alluvione il dissesto, quel finanziamento arrivato tardi e i fondi non spesi

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martedì 01 Ottobre 2019 - 07:30

Tre mesi prima dell'alluvione l'Ars stanziò i fondi per il rischio post 2007. Mai lavori non partirono. Il dossier con tutti i finanziamenti regionali

Tre luglio 2009, 3 mesi prima della tragedia. Il dipartimento regionale della Protezione Civile approva e finanzia il progetto di protezione e messa in sicurezza dell’abitato di Giampilieri Superiore “per eliminare la situazione di grave pericolo creata dall’alluvione del 2007”, recita il comunicato stampa istituzionale. 930 mila euro l’ammontare stanziato, che serve a realizzare opere di consolidamento e salvaguardia. “La realizzazione delle opere avverrà – continua il dispaccio dell’Ars – con le procedure accelerate previste per gli interventi di somma urgenza”.  La pioggia  è arrivata prima.

Ma nei dieci anni precedenti la Regione, in particolare l’assessorato Territorio e Ambiente, aveva impiegato un fiume di finanziamenti per fare fronte al dissesto. Finanziamenti in parte spesi, in parche revocati perché Messina non ha mai presentato i relativi progetti.

Per esempio furono revocati 423 milioni di euro, da spendere su 4 interventi, ammessi a finanziamento europeo – si trattava di un POR 2000-2006. Avrebbero dovuto servire agli studi di monitoraggio delle aree interessate dai movimenti franosi. Ma il Comune di Messina non trasmise mai gli elaborati progettuali a corredo della richiesta di finanziamento, perdendo i fondi. Altri 10 milioni di euro furono stanziati, invece, prelevandoli dai fondi statali.

Il Ministero dell’Ambiente attribuì direttamente al comune di Scaletta Zanclea 2 milioni 700 mila euro per effettuare tre interventi. La Regione, operando ancora una volta su fondi statali, aveva finanziato lavori per poco più di un milione di euro.

In tutta la provincia di Messina, nello stesso decennio, furono stanziati 216 milioni di euro: 118 milioni recuperati su fondi statali, più altri 98 milioni reperiti su diversi canali progettuali.

Il Comune di Messina ha poi partecipato ad un avviso regionale Po Fesr 2007-2013, finalizzato al contenimento delle frane, con un progetto preliminare per la sistemazione dei torrenti Santo Stefano Medio e Torrente Giampileri, del costo di 3 milioni 960 mila euro. L’avvio dei lavori era previsto a ridosso dell’alluvione del 1 ottobre.

Mentre il Comune di Scaletta richiese il finanziamento dei lavori a Divieto per 1milione 200 mila euro e la messa in sicurezza del costone sottostante la statale 114, per 13 milioni di euro.

Nel Decreto del Ministero dell’Ambiente del 27/11/2008 di finanziamento diretto ai comuni per interventi di difesa del suolo della Regione Siciliana – 106 milioni di euro di fondi stanziato – non venne inserito alcun intervento relativo alle zone poi devastate dall’alluvione

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