Katarina Vargova a Taormina

Katarina Vargova a Taormina

francesco musolino

Katarina Vargova a Taormina

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giovedì 02 Febbraio 2012 - 16:54

Le… “forme” dell’acqua sono le protagoniste assolute di Go with the flow” – “Segui il flusso”, la mostra fotografica di Katarina Vargova che s’inaugura alle 18 del 4 febbraio e sino al 29 febbraio sarà ospite della Biblioteca Comunale di Taormina, per il progetto “OMAGGIO a TAORMINA” organizzato dall’associazione “Arte & Cultura a Taormina”.

Una trentina di foto dove, ancora una volta, la Vargova dichiara, per immagini, il suo innamoramento per la natura. Una Natura che non ha più il “campo largo” dei panorami e degli scorci di paesaggi siciliani fermati nella loro struggente bellezza – come nella personale del 2010 “ Sogni naturali” – bensì, quasi che il tempo trascorso tra l’una e l’altra mostra avesse innescato una sorta di velocissima “carrellata” con “zoommata” finale, la Natura viene vista come un “coagulo” di frammenti, la cui “esplosione” in un campo visivo sempre più ristretto fa sì che il particolare assurga a quadro d’assieme.

E così l’acqua, elemento primordiale e per certi versi “anonimo” nella sua entità, diviene il macrocosmo, variabile e variegato, dove l’obiettivo fotografico spazia e si arresta per un millesimo di secondo, giusto il tempo di uno scatto, fissando per sempre una variazione sul tema. Dando “consistenza” solida a ciò che è liquido… Dando “forma” a ciò che forma non ha.

Soffici merletti di spuma, intessuti dall’onda del mare che s’infrange, rivestono, impreziosendolo, un nero ciottolo sulla spiaggia; lo zampillo di una fontanella, schizzando via libero nell’aria, sembra assumere antropomorfe sembianze, travestendosi da evanescente Venere di Cirene; una banale pozzanghera, specchio di un raggio di sole sfuggito all’assedio delle nuvole, porta i segni increspati e concentrici della caduta di una foglia che non si arrende alla sua fine, ed, ancora in grado di “navigare”, si allontana come una piccola vela verde dal luogo dell’impatto…E’ un’acqua fotografata in più declinazioni che la rendono completamente diversa, quella della Vargova; un’acqua che trasforma il suo apparire, che cambia in continuazione. Come succede nella vita.

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