Ieri l'autopsia all’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina. Il corpo è stato trovato nelle campagne di Giammoro
MESSINA – Un colpo di pistola alla nuca. Questo l’esito principale dell’autopsia di ieri, a cura del medico legale Giovanni Andò, all’obitorio del “Papardo” di Messina. Così è morto Angelo Pirri. L’uomo il cui corpo senza vita è stato trovato il 6 giugno in un fondo agricolo di Giammoro, a ridosso dell’autostrada Messina-Palermo, a Pace del Mela.
42 anni, barcellonese, Pirri viveva da solo a Santa Lucia del Mela, dopo aver risieduto a Pace per qualche anno. Nel 2015 era stato arrestato, insieme con un’altra persona, per non essersi fermato all’alt di una pattuglia. Da allora non ha avuto altri guai con la giustizia e gli investigatori sono ora al lavoro per ricostruire i suoi contatti e le ultime ore di vita. Indagano i carabinieri del Reparto operativo di Messina e della Compagnia di Milazzo, ai comandi del capitano Alberto Del Basso. Sul luogo del delitto si è recato anche il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Verzera, che coordina l’inchiesta affidata al sostituto procuratore Carlo Bray.
Esami sul luogo del delitto affidati ai Ris, Reparto investigazioni scientifiche. Il rinvenimento di un bossolo tra la vegetazione, vicino al cadavere in stato di decomposizione, e una profonda ferita sulla nuca sono i primi elementi che hanno colpito gli investigatori.
