In stato di fermo il tabaccaio di Acireale che ieri pomeriggio ha ucciso il cognato con un colpo di pistola durante una lite a Novara di Sicilia. L'uomo è statorinchiuso nel carcere di Gazzi.
I carabinieri hanno posto in stato di fermo, con l’accusa di omicidio, il tabaccaio Rosario Grasso, 64 anni, l’uomo che ieri si è costituito dopo aver ucciso il cognato Sebastiano Raciti, 51 anni. Il delitto è avvenuto intorno alle 13 sulla statale 185 a Novara di Sicilia. Mentre i due, entrambi originari di Acireale, stavano consumando il pranzo è nata una discussione per questioni d’interesse. Dalle parole si è presto passati ai fatti. Grasso ha estratto un revolver calibro 38, da lui regolarmente denunciato, ed ha sparato all’indirizzo del cognato. Poi ha scaraventato il cadavere in una scarpata. Il tabaccaio si è poi consegnato ai carabinieri raccontando di avere sparato dopo un litigio iniziato per rancori personali. I militari dell’Arma ieri, su indicazione di Grasso, avevano poi recuperato il cadavere di Raciti proprio nella scarpata sulla Ss 185.