Morte Lorena Mangano, colpo di scena in appello: si riapre il processo

Morte Lorena Mangano, colpo di scena in appello: si riapre il processo

Alessandra Serio

Morte Lorena Mangano, colpo di scena in appello: si riapre il processo

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giovedì 15 Marzo 2018 - 20:33

Ad un passo dalla sentenza di II grado i giudici hanno riaperto il dibattimento per ascoltare una testimone. Si torna in aula ad aprile. In primo grado Forestiere e Gugliandolo, protagonisti della corsa non autorizzata in pieno centro che costò la vita alla giovane, sono stati condannati ad 11 e 7 anni.

Era attesa la sentenza in Corte d'Appello a Messina, dove si discuteva il caso di Lorena Mangano, la ventitreenne di Capo d'Orlando morta in un incidente stradale avvenuto a Messina nel giugno 2016. Invece, a tarda serata, i giudici sono tornati in aula con un provvedimento che dispone la riapertura del dibattimento, ed hanno aggiornato tutto al 12 aprile. Si torna in aula, quindi, per sentire una testimone.

Per la morte di Lorena sono stati codannati in primo grado il finanziere Gaetano Forestiere – 11 anni per omicidio stradale – alla guida della Audi TT che quella tragica sera si era cimentato in un "rally" non autorizzato lungo le trafficate vie di centro città, sfidando l'amico pasticcere Giovanni Gugliandolo, al volante di una Fiat 500 "truccata". Per lui la condanna è stata a 7 anni.

Alla scorsa udienza il Pg Felice Lima ha chiesto la conferma integrale del verdetto. Ma i legali hanno insistito più volte per l'audizione della testimone, che ora sarà ascoltata dai giudici.

Leggi anche: le indagini

2 commenti

  1. letterio.colloca 16 Marzo 2018 06:47

    Messina definibile come la città del NON SENSO ovvero dove TUTTO VALE COME IL CONTRARIO DI TUTTO:città delle più assurdo PARADOSSO.
    Stiamo a vedere che s’inventeranno che la povera VITTIMA ha fatto TUTTO da sola per causare la propria morte!!!!trovo VERGOGNOSAMENTE SCANDALOSO dare ANCORA adito a pretestuose inutili lungaggini a chi (non nuovo a fatto “analogo”!)ha già fatto parlare di se.S’é vero che due più due da quattro,lapalissianamente chi ha ucciso va emarginato (la civiltà-?- non lo consente,SOPPRIMERLO) dal consorzio umano.Già la prima sentenza ha ELUSO quella “naturale” (ERGASTOLO!!!);generosamente si confidava che ALMENO la seconda sentenza rendesse giustizia ai cari che si sono visti UCCIDERE una parte IMPORTANTE di loro stessi!

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  2. MessineseAttenta 16 Marzo 2018 07:39

    Si va velocemente verso l’assoluzione.
    La colpa fu della ragazza che ebbe l’ardire di attraversare sulle strisce.
    Mai mettersi contro i finanzieri!!!!!!!!!!

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