Sgominato traffico di cocaina e marijuana tra Taormina e Catania, 7 arresti

Sgominato traffico di cocaina e marijuana tra Taormina e Catania, 7 arresti

Veronica Crocitti

Sgominato traffico di cocaina e marijuana tra Taormina e Catania, 7 arresti

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mercoledì 09 Luglio 2014 - 08:54

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Messina, sotto il coordinamento dei pm della DDA Di Giorgio e Monaco, hanno sgominato un traffico ingente di droga tra Giardini, Taormina, Mascali e Calatabiano. FOTO E VIDEO

Tenevano le redini del mercato della droga tra Taormina, Giardini Naxos, Mascali e Calatabiano. Cocaina soprattutto, ma anche marijuana ed episodi di estorsione e usura con tassi oltre il 500% annuo. L'Operazione Onion ha sgominato un'organizzazione ben strutturata ed operante tra Messina Sud e Catania Nord, al cui vertice siedeva Maurizio Cipolla, originario di Taormina, residente a Giardini, referente del clan Cintorino di Catalabiano, soggetto noto e già coinvolto in vicende giudiziarie per fatti di mafia, tentato omicidio e traffico di droga.

Era attorno a lui che ruotavano i sette soggetti arrestati stamani con l'accusa, a vario titolo, di traffico di stupefacenti, usura, estorsione ed armi. Vanno in carcere Maurizio Cipolla (proprio da lui scaturisce il nome dell'Operazione Onion), Sebastiano Cateno Costanzo, Giovanni Caldara, Fabio Balzano, Alessandro Luca Zappalà. Ai domiciliari, invece, Francesco Spina e Carmelo Pelleriti.

Le indagini presero avvio a fine 2011, a seguito di diverse denunce di usurati arrivati ormai al limite della sopportazione. Poi intercettazioni, pedinamenti, arresti in flagranza di altri 5 soggetti, sequestro di quantitativi di droga, hanno permesso, settimana dopo settimana, di delineare un quadro ben preciso. Lo scopo dell'intera "macchina" era l'approvvigionamento di droga a Catania e poi lo smistamento nelle piazze di Giardini Naxos, controllata proprio da Cipolla, Taormina, Mascara e Calatabiano.

"Non era un'organizzazione rudimentale – ha spiegato il pm Vito Di Giorgio – ma ben strutturata e ramificata. Si tratta di soggetti di elevato spessore criminale, molto attenti e diffidenti nella loro attività illecita". Talmente diffidenti che, al minimo campanello di allarme, prendevano tutte le precauzioni possibili. Come ad esempio smontare o ipotizzare di bruciare una delle macchine utilizzate per i viaggi da Catania, nel timore che vi fossero microspie o cimici. Inoltre, per evitare di essere intercettata ai caselli di Giardini Naxos, l'organizzazione si era dotata di una sorta di "sentinella" che avvertiva nel qual caso vi fossero posti di blocco, pattuglie e agenti. Altro stratagemma utilizzato era quello di cambiare spessissimo le vetture dei trasporti.

"Si trattava sempre di quantità ingenti di droga – ha continuato Di Giorgio – talvolta nascosta anche addosso. Il gruppo era anche dotato di armi". Nel corso delle indagini, i finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno anche ricostruito alcune ipotesi di usura ed estorsione, consumate nello specifico da Cipolla, l'unico che disponesse di soldi da prestare, i cui tassi di interesse usuraio arrivavano a toccare anche il 500% annuo. Particolare la denuncia di un imprenditore che raccontò agli inquirenti di aver ricevuto minacce di morte per la restituzione di un prestito da 30mila euro, proprio da Cipolla. Secondo quanto testimoniato, l'episodio si consumò una notte, a pochi passi dal cimitero di Calcarone, a Giardini Naxos.

Oltre ai 7 arresti di stamani, l'Operazione Onion conta 10 indagati. Durante i mesi di indagine sono stati impiegati oltre 60 militari. A firmare l'ordinanza, il Gip Maria Vermiglio.

2 commenti

  1. ” Sgominato traffico di cocaina e marijuana tra Giardini e Taormina “, perchè queste operazioni di polizia non interassano MAI la nostra città, non si consuma droga a Messina?

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  2. ” Sgominato traffico di cocaina e marijuana tra Giardini e Taormina “, perchè queste operazioni di polizia non interassano MAI la nostra città, non si consuma droga a Messina?

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