Reset! crea occupazione con la "Fabbrica del lavoro"

Reset! crea occupazione con la “Fabbrica del lavoro”

Francesca Stornante

Reset! crea occupazione con la “Fabbrica del lavoro”

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giovedì 30 Maggio 2013 - 16:50

Reset! ha presentato oggi il suo progetto per affrontare l'emergenza lavoro in città. Tante le proposte illustrate e che puntano a creare nuova occupazione sfruttando quelle potenzialità quasi mai messe a frutto.

Reset! non vuole risolvere le infinite vertenze messinesi una per una ma trovare la soluzione ad un’emergenza lavoro che soprattutto negli ultimi anni è esplosa in maniera prepotente. Da qui nasca la Fabbrica del Lavoro che si presenta come l’insieme di tutte quelle azioni che il Comune dovrà attivare per creare le condizioni perché chi investe e scegli di restare a Messina trovi nel comune un partner e non un avversario. Il movimento capitanato dal candidato sindaco Alessandro Tinaglia ha studiato una serie di ipotesi per creare nuovi posti di lavoro e opportunità in una città che ha grandi potenzialità non sfruttate.

Si inizia dalla sburocratizzazione e snellimento delle procedure per l’avviamento delle attività produttive partendo dal presupposto che il Comune è divenuto negli anni il "primo" nemico dell'imprenditore, del commerciante e del lavoratore. Una burocrazia sterile ha bloccato attività sane e favorito attività inutili. Riformare la burocrazia e le procedure relative all’avvio delle attività rappresenta il primo passo per ridare credibilità alla Città e fiducia a chi ha voglia e coraggio di investire denaro o lavoro a Messina.

Particolare attenzione viene rivolta alle energie rinnovabili, soprattutto al fotovoltaico e alle biomasse. Reset! propone la costituzione di "consorzi green", tre potrebbero essere i principali: Consorzio Pubblico Fotovoltaico, l'amministrazione avvierà una programmazione ed una progettazione organica degli interventi da attuare nei prossimi 5 anni sugli immobili di proprietà, anche in riferimento alle società partecipate, predisponendo un piano economico che evidenzi il valore degli investimenti e quello dei risparmi nel breve, medio e lungo periodo; Consorzio Privato Fotovoltaico, i proprietari di fabbricati privati, pensiamo soprattutto ai condomini, si consorziaranno per acquistare ad un prezzo più basso gli impianti ottenendo un ulteriore risparmio rispetto allle agevolazioni previste; Consorzio Privato Biomasse: i consorzi delle aziende agricole prevederanno la realizzazione di impianti a biomasse di piccola dimensione che renderanno energeticamente autonomi i consorzi utilizzando per alimentarsi gli scarti derivanti dalla produzione agricola e dagli interventi di ingegneria ambientale previsti a difesa del territorio ed in alternativa a quelli di ingegneria "tradizionale".

Ci sono poi i nuovi lavori collegati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma anche la riorganizzazione del comparto edile e del mercato immobiliare attraverso la salvaguardia del territorio. Reset! pensa a collegare l’attività agricola al recupero del patrimonio edilizio della corona storica dei villaggi con la convinzione che la creazione di posti di lavoro e di consorzi di aziende agricole darà, anche, l’occasione, oggi inimmaginabile, a molti di acquistare una casa di proprietà, in prossimità delle aziende ed a ridosso dei villaggi storici, a prezzi ridotti anche del 50% rispetto al costo medio di una casa nel centro cittadino. Si agevolerà, così, l’accesso al credito (mutui) e si rimetteranno in moto l’edilizia ed il mercato immobiliare favorendo il recupero dell'esistente, senza usare nuovo suolo, con il risultato di valorizzare il nostro territorio.

Recuperando poi anche la tradizione agricola e riqualificando i vecchi borghi rurali il movimento di Tinaglia pensa di poter recuperare villaggi abbandonati e creare serie e reali opportunità lavorative in tempi brevi. Ciò farà si che con investimenti minimi si potrà generare economia ma anche una sensibile diminuzione del rischio idrogeologico, attuando quella prevenzione tanto invocata.

I nuovi posti di lavoro di dovranno creare anche nel settore della cultura, iniziando dal recupero di spazi abbandonati o dalla realizzazioni di nuove strutture da dedicare alla Cultura, c’è poi il turismo con l’idea di realizzare la "Cartina Turistica Codificata" che consentirà la promozione dei prodotti enogastronomici e delle attività culturali e commerciali di Messina si creeranno nuove opportunità di lavoro sia nel campo, culturale, turistico e commerciale. E ancora incentivare le attività collegate al mare creando consorzi dei gestori dei lidi balneari per la creazione di un'economia turistica distante dalle iniziative individuali e non coordinate. Ad esempio la questione delle licenze e dei tempi assurdi necessari alla capitaneria per rilasciare le concessioni vanno affrontati dall'amministrazione di concerto con gli operatori. Ma Reset! vuole realizzare anche il primo “Albergo diffuso” utilizzando vani sfitti con la partecipazione dei proprietari e il primo Centro Commerciale Naturale.

5 commenti

  1. da scassarsi dalle risate. Ci vuole cementooooo!!!!!!!!!

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  2. Siete sprecati in questa città mediocre, ignorante, e piena di cialtroni e PARVENEU
    I partiti con consenso clientelare di massa dovrebbero fare a pugni per avervi con loro
    Bravi sempre

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  3. Finalmete qualcuno che ha letto il Primo articolo della Costituzione Italiana !!!

    Art. 1

    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

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  4. Infatti non li prende nessuno per evitare di litigare. Sono dei non violenti, loro!

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  5. 3,5%….
    con queste idee vi meritate il 3,5%.
    Cose + concrete siete ingrato di proporne??

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