Sit in di protesta il 1 febbraio per salvare l'ospedale e il punto nascita di Sant'Agata Militello. All'iniziativa del Comitato aderiscono anche i sindaci del comprensorio
Sit in di protesta, il 1 febbraio prossimo, all’ospedale di Sant’Agata di Militello, per fermare la continua spoliazione del presidio sanitario che serve l’ampia area dei Nebrodi e per salvare in particolare il punto nascita.
Al sit in, organizzato dal Comitato civico di volontariato, hanno aderito anche i sindaci del comprensorio.
“Saremo presenti e compatti – dichiara il primo cittadino santagatese Bruno Mancuso – per iniziare una battaglia con i cittadini per svegliare le coscienze delle autorità preposte e richiamarle alle loro responsabilità sulle mancate risposte per l’attuazione di quanto previsto nella rete ospedaliera e sulla riattivazione del punto nascita, chiuso ormai da più di un anno. Sono troppe le inefficienze a cui assistiamo e i disagi che quotidianamente devono affrontare i nostri concittadini per il bisogno di salute.”
“Dopo il sit in, concorderemo una nota da inviare al direttore La Paglia e all’assessore Razza per svegliare ancora una volta la loro attenzione verso un ospedale di importanza vitale per un territorio complesso e popoloso come quello dei Nebrodi”.
Qualche giorno fa l’onorevole Giuseppe Laccoto ha presentato una interrogazione all’Ars proprio sull’ospedale dei Nebrodi e sui tagli anche a quello di Patti, lamentando in particolare la mancata attivazione delle risonanze magnetiche.