Ottimizzare i sistemi di captazione idrica della città, accordo Amam-UniMe

Ottimizzare i sistemi di captazione idrica della città, accordo Amam-UniMe

Redazione

Ottimizzare i sistemi di captazione idrica della città, accordo Amam-UniMe

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sabato 01 Giugno 2019 - 07:20

Il Dipartimento di ingegneria dell'università eseguirà ricerche, studi e analisi per 12 mesi

Ottimizzare i sistemi di captazione per l’approvvigionamento idrico della Città di Messina. E’ questo l’obbiettivo prioritario che Amam SpA ha inteso porre a fondamento di un accordo con il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina. Questa intesa permetterà all’azienda di gestione delle acque di avvalersi dell’attività di supporto e consulenza di ing-uniMe per ben dodici mesi.

Il Dipartimento, attraverso l’attività scientifica del proprio personale, sotto la guida dei referenti di progetto, Giuseppe Tito Aronica e Brunella Bonaccorso, condurrà per Amam ricerche, studi e analisi puntuali, secondo le indicazioni dell’Azienda di Viale Giostra. Quest’ultima, a sua volta, metterà a disposizione i propri uffici tecnici e i progetti in campo, per trovare sistemi di efficientamento dell’approvvigionamento idrico, sotto la guida del proprio amministratore unico, Salvo Puccio.

Il tutto, come condiviso nel primo incontro avvenuto nella sede di Amam, è specificato e calendarizzato in una convenzione con annesso elaborato tecnico e nel cronoprogramma definito congiuntamente. Nel documento si definiscono gli aspetti salienti del lavoro di studio propedeutico alle ulteriori programmazioni degli interventi di Amam nel breve periodo:

  • acquisizione di dati e studi pregressi sul sistema di approvvigionamento idrico del Comune di Messina;
  • ricognizione sulle ulteriori fonti idriche (localizzazione, disponibilità idrica, qualità della risorsa);
  • analisi idraulica e gestionale tramite modellazione matematica del sistema idrico attuale;
  • proposte di soluzioni progettuali per il miglioramento della resilienza dei sistemi di captazione, eventuale assistenza scientifica, se richiesta, a supporto e di analisi ai singoli progetti esecutivi di ricerca, captazione e adduzione nell’ambito delle attività di Amam SpA.

“Questo è il primo passo – ha affermato il vertice di Amam, Salvo Puccio – verso la costruzione della base di dati e di studi utile ad Amam per dare corso alle progettazioni che seguiranno, necessarie a raggiungere i propri obbiettivi di efficienza e qualità a vantaggio della comunità servita”.

Un commento

  1. Diciamo che non si sono spiegati bene: l’unico punto concreto è il secondo, ma dubito che gli attuali amminstratori (??!!), ed ahimè i futuri come quelli passati, riusciranno a far togliere i serbatoi nelle case dei Messinesi (attenzione al consumo di acqua si deve aggiungere il costo del serbatoio, da pulire ciclicamente, del motore di sollevamento dell’acqua e del consumo di energia elettrica, che sono a carico dei Messinesi). L’unica città al mondo che nel 2019 non ha acqua corrente nelle case, che oltre ad essere una grande vergogna è anche un problema di salute pubblica, ma questo cosa interessa a Di Luca e Company, a quelli che ci sono stati prima di loro e, ahimè, a quelli che verranno dopo? Addio Messina.

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