Consiglio comunale: via libera alla Stu, ancora nelle secche la Tares

Consiglio comunale: via libera alla Stu, ancora nelle secche la Tares

Alessandra Serio - Francesca Stornante

Consiglio comunale: via libera alla Stu, ancora nelle secche la Tares

venerdì 09 Maggio 2014 - 09:29

Con l’atto di indirizzo presentato dal consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica, Pietro Iannello l’Aula chiede all'amministrazione comunale di attivarsi per definire il progetto, a cominciare dalle linee di finanziamento. Nulla di fatto, invece, per la proposta di modifica del regolamento Tares

Nuovo passaggio in consiglio comunale per la vicenda dello Stu Tirone, il progetto di riqualifica urbana della zona tra la scalinata di Santa Barbara e il viale Italia. Sul tavolo, l'atto di indirizzo del consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica Pietro Iannello che chiede all'amministrazione comunale, in sostanza, di uscire dalle secche della non decisione, e attivarsi per definire il progetto, a cominciare dalle linee di finanziamento. Dal Piano Citta' al Contratto di quartiere, purche' l'amministrazione metta in atto e definisca le procedure che le competono a scongiurare la perdita degli 8 milioni e mezzo di finanziamento, in gran parte statale, legato strettamente al piano Industriale della Stu.

Il confronto in aula sul testo è durato un'oretta. La parola all'assessore Sturniolo che ha ribadito le perplessita' della Giunta, all'Udc e Daniele Zuccarello dei Progressisti che hanno presentato tre emendamenti rafforzativi della Stu e si è andati al voto. Con gli emendamenti, peró, il testo avrebbe dovuto tornare in Commissione. Iannello ha quindi proposto di fare propri gli emendamenti, per evitare il ritorno in commissione, e a quel punto Mondello e Trischitta hanno chiesto di sospendere la votazione degli emendamenti, da discutere a parte. Ci ha pensato la presidente del consiglio Emilia Barrile, dopo aver convocato i capigruppo, a rimettere la discussione sul binario, procedendo alla votazione del testo emendato. In consiglio, percio', è fatta: la Stu deve andare avanti ed essere definita, in un senso o in un altro.

Nel testo di Iannello, anche la ridefinizione del piano parcheggi, per adeguare il progetto Stu con quello elaborato dal Comune e acquisire i finanziamenti della Legge Tognoli, revocati. Proprio uno dei punti emendanti, con "l'investitura" al sindaco di occuparsi della questione. L'altro emendamento riguarda invece l'attivazione delle procedure per contenere i contenziosi. Anche in questo caso l'emendamento ha integrato il testo Iannello con la richiesta specifica di impegno da parte dell'assessore al ramo, insieme al collegio di difesa.

Nulla di fatto, invece, con l’altra delibera che da mesi aspetta il momento per essere discussa. Si tratta della proposta di modifica del regolamento Tares che il consigliere dei Progressisti Democratici Zuccarello ha presentato quattro mesi fa e che non è ancora riuscita a passare dal voto dell’aula. Intanto i messinesi hanno già pagato la seconda rata della Tares e sarebbe stato utile accelerare i tempi proprio su queste modifiche. Eppure in Consiglio, dopo il voto sulla delibera Stu, probabilmente la stanchezza ha preso il sopravvento. Alla spicciolata, in molti hanno pian piano lasciato l’aula, soprattutto i consiglieri Udc, Nuovo Centrodestra e Forza Italia, tanto che il consigliere Zuccarello prima ancora di cominciare ha chiesto un rinvio della discussione, viste le scarsissime presenze tra gli scranni. Richiesta che però è stata rispedita al mittente. Alla fine a chiedere la verifica del numero legale la consigliere Pd Donatella Sindoni. In aula erano rimasti solo in quattordici: Carlo Abbate e Nino Interdonato (Dr), Emilia Barrile, Carlo Cantali, Simona Contestabile, Nicola Cucinotta, Francesco Pagano, Donatella Sindoni, Daniele Zuccarello (area Pd), Lucy Fenech, Ivana Risitano, Gino Sturniolo e Nina Lo Presti (CMdB). Tutto rinviato alla prossima puntata. Con buona pace dell’assessore Daniele Ialacqua e del dirigente ai Tributi Romolo Dell’Acqua che hanno atteso invano la discussione sulla Tares.

Alessandra Serio – Francesca Stornante

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