L’immobilismo dell’Ente Fiera, vittima dei ritardi della politica e della malaburocrazia

L’immobilismo dell’Ente Fiera, vittima dei ritardi della politica e della malaburocrazia

L’immobilismo dell’Ente Fiera, vittima dei ritardi della politica e della malaburocrazia

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venerdì 27 Gennaio 2012 - 15:03

Interrogazione all’Ars di Fortunato Romano (Mpa): «La Regione deve ovviare ai ritardi. Il tavolo di concertazione che coinvolge anche il Comune, la Provincia e l’Autorità portuale si protrae da due anni al solo scopo dilatorio»

Un ente commissariato ormai da tempi immemorabili, che vive praticamente alla giornata, con i dipendenti che percepiscono stipendi “saltuari” e con una città che vede una delle proprie risorse più importanti svilita dai temporeggiamenti tipici della politica abbinata alla più elefantiaca delle burocrazie. Tutto questo è l’Ente Fiera, un ente di fatto “bloccato”, sul quale Fortunato Romano, deputato regionale dell’Mpa, ha presentato all’Ars un’interrogazione. Il documento, indirizzato al presidente della Regione e all’assessore delle Attività produttive, chiede notizie circa il grave ritardo nella nomina del collegio dei revisori dei conti che ne impedisce, di fatto, il regolare insediamento e degli ingiustificati ritardi nell’erogazione del fondo di 350 mila euro, stanziati dal bilancio pluriennale della Regione, insufficienti anche a coprire il solo fabbisogno per la copertura delle spese per il personale dell’Ente. «Il tavolo di concertazione che coinvolge la Regione, il Comune di Messina, la Provincia regionale di Messina e l’Autorità portuale in qualità di proprietaria dell’area – spiega Romano – costituito in vista della definizione di un percorso programmatico che rilanci le potenzialità dell’Ente Fiera di Messina e la soluzione delle numerose vertenze in atto pendenti, si protrae da almeno due anni al solo scopo puramente dilatorio, non avendo registrato alcun significativo risultato».

A ciò si aggiungono numerosi problemi: la struttura che ospita uffici e padiglioni della stessa Fiera necessita di interventi urgenti che richiedono risorse altre rispetto all’ordinaria amministrazione, il personale in servizio non percepisce lo stipendio dallo scorso mese di ottobre 2011, con inammissibili situazioni di bisogno di ben 13 famiglie. Romano chiede dunque di sapere con quali atti si intende salvaguardare il lavoro e la dignità dei dipendenti e delle loro famiglie e quali progetti e programmi l’Assessorato delle Attività produttive ha ad oggi predisposto per il mantenimento in vita dell’Ente Fiera di Messina. «Occorre ovviare – conclude Romano – ai ritardi che hanno caratterizzato finora l’azione dell’Amministrazione regionale, affinché possa consentire il rilancio dell’Ente Fiera di Messina verso una concezione moderna della promozione del territorio e delle sue attività economiche».

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