La squadra jonica domani pomeriggio in terra lametina per consolidare il primato. Partita ostica per i ragazzi di mister Centonze, intenzionato a schierare il sestetto che ha battuto in casa il Cicala Palermo. Si prevede un Pala Sparti gremito di tifosi locali.
Non servirà soltanto il solito mordente e la voglia di vincere per consolidare il primato, ma questa volta, contro il Raffaele Lamezia, la Siciliana Maceri Volley Letojanni (serie B2, girone H) dovrà mettere qualcosa in più per ottenere i tre punti contro i calabresi. La gara di sabato, alle ore 18.30, in terra lametina, sarà infatti la più ostica finora giocata, visto che la squadra di mister Torchia potrà contare su atleti di elevato tasso tecnico che hanno militato sempre in campionati nazionali (tra cui Ferraro, Niri e Porfida). Una partita, quella che si giocherà al Pala Sparti a Lamezia, che sarà dunque un’operazione alquanto difficile per i ragazzi di mister Fernando Centonze, che nel corso della settimana si sono allenati a ritmo continuo soprattutto a muro e in contrattacco, considerato che i reparti migliori degli avversari sono proprio la difesa e la fase offensiva. Settori del campo quasi perfetti di cui la stessa dirigenza jonica ha potuto comprenderne a fondo il valore grazie alla visione dei video delle scorse partite, durante le quali i bruzi hanno asfaltato le formazioni avversarie. Il direttore generale letojannese, Mauro Soraci, ha pertanto predicato calma nel corso delle tre sedute di allenamento, che termineranno proprio questo pomeriggio con la rifinitura. E al riguardo si è potuto capire che a scendere in campo sarà lo stesso sestetto che ha battuto il Cicala Palermo, tra le mura amiche.
In cabina di regia ci sarà il solito Schifilliti, di banda Pugliatti e Princiotta, centrali Schipilliti e capitan D’Andrea, Salomone libero e Laganà opposto, mentre mancherà ancora Bucalo per problemi personali. Ad arbitrare sono stati chiamati Rex e Gurgone di Roma che daranno il via all’incontro in un palazzetto sicuramente gremito di tifosi locali.
Enrico Scandurra
