"C'era una volta il bellissimo litorale di San Saba". Il villaggio è abbandonato al suo destino

“C’era una volta il bellissimo litorale di San Saba”. Il villaggio è abbandonato al suo destino

“C’era una volta il bellissimo litorale di San Saba”. Il villaggio è abbandonato al suo destino

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domenica 26 Luglio 2015 - 22:20

Un nostro lettore descrive così la località balneare: «la discesa che permetteva l'accesso diretto è divenuta davvero impervia, il mare è spesso invaso da liquami e rifiuti solidi di vario tipo, la spiaggia è molto sporca oltre ad essere infestata da insetti caratteristici delle zone inquinate»

C'era una volta il bellissimo litorale di San Saba, con le sue caratteristiche colline di sabbia; dalle quali in tenera età amavo ruzzolare. Ricordo bene come la stessa sabbia fosse finissima, bianca e pulita. Rammento anche un mare cristallino molto simile a certi paradisi tropicali, sempre popolato da tante famiglie con bambini in estasi per il "parco giochi" gratuito offerto da Madre Natura.

Oggi il paesaggio di San Saba è molto diverso: la discesa che permetteva l'accesso diretto è divenuta davvero impervia, il mare è spesso invaso da liquami e rifiuti solidi di vario tipo, la spiaggia è molto sporca oltre ad essere infestata da insetti caratteristici delle zone inquinate, e spesso le pendici delle colline sabbiose sono monopolizzate da colonie sparse di nudisti (talvolta impavidi negli atteggiamenti) rendendo così impropria la presenza di famiglie con prole.

Eppure nonostante gli impedimenti di vario genere, sono convinto che il litorale sia recuperabile e possa tornare al suo antico splendore. Non credo sia un’utopia attendersi che le fogne, del vicino borgo marinaro, siano munite di depuratori funzionanti per le acque nere. Forse sarebbe troppo attendersi che il Comune di Messina intervenga anche per la pulizia della spiaggia e per rendere più agevole l'accesso alla stessa?

Discorso a parte per le colonie di nudisti presenti: credo sia questione di civiltà, lasciarsi andare al "naturalismo" solo nelle zone dove è consentito; altrimenti un lido pubblico diviene coattivamente spiaggia privata. Un paio di controlli, magari nel mese nevralgico d'agosto, potrebbero essere risolutivi per scoraggiare certi fenomeni, non proprio a misura di famiglia.

Fabrizio Vinci

10 commenti

  1. Premesso che la zona in questione, è area militare (contiene al suo interno l’omonimo faro e che SOLO QUESTO ASPETTO l’ha resa immune dalla speculazione edilizia, riuscendo ad impedire la realizzazione del cervellotico progetto di strada di collegamento tra San Saba ed Acqualadroni di qualche anno or sono (ricordate ???) ; sorvolando la zona appare evidente l’erosione della costa dopo l’ultima barriera di scogli. Questo è primo vero problema. Ci sarebbe bisogno di qualche altra barriera in piu’ verso il promontorio, seguendo le indicazioni dei pescatori del luogo, veri maestri in fatto di conoscenza delle correnti. Andrebbe poi risistemata la rete fognante.

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  2. Premesso che la zona in questione, è area militare (contiene al suo interno l’omonimo faro e che SOLO QUESTO ASPETTO l’ha resa immune dalla speculazione edilizia, riuscendo ad impedire la realizzazione del cervellotico progetto di strada di collegamento tra San Saba ed Acqualadroni di qualche anno or sono (ricordate ???) ; sorvolando la zona appare evidente l’erosione della costa dopo l’ultima barriera di scogli. Questo è primo vero problema. Ci sarebbe bisogno di qualche altra barriera in piu’ verso il promontorio, seguendo le indicazioni dei pescatori del luogo, veri maestri in fatto di conoscenza delle correnti. Andrebbe poi risistemata la rete fognante.

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  3. tralasciando le “infestazioni da insetti/nudisti caratteristici delle zone inquinate”, che richiedderebbero chiacchiere per ben oltre i 750 car., la spiaggia naturalisticamente più valente del comune di Messina pretende controllo e tutela. Il controllo della Capitaneria, perchè ogni estate si moltiplicano i motoscafi di diportisti improvvisati a pochi metri dalla battigia. La Tutela richiederebbe attenzione e consapevolezza nell’esecuzione dei lavori: per esempio, qualche anno fa, l’errata sistemazione di quella discesa che porta alla spiaggia, per servire i bagnanti d’estate, ha comportato il crollo invernale della duna limitrofa e accelerato l’arretramento del litorale. La natura non si tutela solo d’estate e non è solo un parco giochi

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  4. tralasciando le “infestazioni da insetti/nudisti caratteristici delle zone inquinate”, che richiedderebbero chiacchiere per ben oltre i 750 car., la spiaggia naturalisticamente più valente del comune di Messina pretende controllo e tutela. Il controllo della Capitaneria, perchè ogni estate si moltiplicano i motoscafi di diportisti improvvisati a pochi metri dalla battigia. La Tutela richiederebbe attenzione e consapevolezza nell’esecuzione dei lavori: per esempio, qualche anno fa, l’errata sistemazione di quella discesa che porta alla spiaggia, per servire i bagnanti d’estate, ha comportato il crollo invernale della duna limitrofa e accelerato l’arretramento del litorale. La natura non si tutela solo d’estate e non è solo un parco giochi

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  5. Il problema delle spiagge di San Saba non sono di sicuro i nudisti, che magari, regolarizzati, potrebbero anche pagare l’uso dello spiaggia tramite lido. Ma il vero problema sono il 99% dei restanti bagnati che sulle spiagge lasciano di tutto rendendo la stessa una pattumiera a cielo aperto. Perché non ci sono controlli ? Chi deve controllare e fare le multe cosa fa ?

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  6. Il problema delle spiagge di San Saba non sono di sicuro i nudisti, che magari, regolarizzati, potrebbero anche pagare l’uso dello spiaggia tramite lido. Ma il vero problema sono il 99% dei restanti bagnati che sulle spiagge lasciano di tutto rendendo la stessa una pattumiera a cielo aperto. Perché non ci sono controlli ? Chi deve controllare e fare le multe cosa fa ?

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  7. Il problema delle spiagge di San Saba non sono di sicuro i nudisti, che magari, regolarizzati, potrebbero anche pagare l’uso dello spiaggia tramite lido. Ma il vero problema sono il 99% dei restanti bagnati che sulle spiagge lasciano di tutto rendendo la stessa una pattumiera a cielo aperto. Perché non ci sono controlli ? Chi deve controllare e fare le multe cosa fa ?

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  8. Il problema delle spiagge di San Saba non sono di sicuro i nudisti, che magari, regolarizzati, potrebbero anche pagare l’uso dello spiaggia tramite lido. Ma il vero problema sono il 99% dei restanti bagnati che sulle spiagge lasciano di tutto rendendo la stessa una pattumiera a cielo aperto. Perché non ci sono controlli ? Chi deve controllare e fare le multe cosa fa ?

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  9. i nudisti non danno fastidio,non sporcano la spiaggia,siete voi di S. Saba che non sapete tenere il paese pulito,tutte le estati che aprite le vostre seconde case e buttate fuori tutto quello che non vi serve più in strada e poi pretendete che il comune vi pulisca quello che voi sporcate e insozzate con i vostri mobili,divani,frigo e chi più ne ha più ne metta,siete già voi incivili,perchè io che vengo a farmi un bagno a S.Saba non vengo a scaricare lì da voi,siete voi che non sapete tenere un borgo marinaresco così bello.Inoltre voglio dirvi che se vedete qualcuno che insozza la spiaggia RICHIAMATELI,io lo faccio,alle volte mi prendo un va fan culo,ma alla fine si portano dietro la spazzatura,vigilare non costa niente,S.Saba è vostro.

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  10. i nudisti non danno fastidio,non sporcano la spiaggia,siete voi di S. Saba che non sapete tenere il paese pulito,tutte le estati che aprite le vostre seconde case e buttate fuori tutto quello che non vi serve più in strada e poi pretendete che il comune vi pulisca quello che voi sporcate e insozzate con i vostri mobili,divani,frigo e chi più ne ha più ne metta,siete già voi incivili,perchè io che vengo a farmi un bagno a S.Saba non vengo a scaricare lì da voi,siete voi che non sapete tenere un borgo marinaresco così bello.Inoltre voglio dirvi che se vedete qualcuno che insozza la spiaggia RICHIAMATELI,io lo faccio,alle volte mi prendo un va fan culo,ma alla fine si portano dietro la spazzatura,vigilare non costa niente,S.Saba è vostro.

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