Passa in Commissione Bilancio un emendamento per le due opere, ma è scontro sulla "paternità" tra FdI e Sud chiama Nord
PALERMO – Quasi 15 milioni di euro complessivi al Parco Archeologico di Naxos per la sua valorizzazione attraverso il porto turistico e il recupero del Castello Paladino, noto anche come il Castello di Schisò. I fondi sono contenuti nella finanziaria regionale approvata oggi dalla Commissione bilancio dell’Ars. Ma è scontro sulla paternità dei finanziamenti tra Fratelli d’Italia e Sud chiama Nord, con tanto di botta e risposta tra Giorgio Assenza e Cateno De Luca.
Giorgio Assenza (FdI): “Emendamento voluto dal nostro gruppo”
“Nella Finanziaria approvata dalla Commissione Bilancio dell’Ars è stato dato il via libera a un emendamento in materia di Parchi Archeologici voluto con forza dal gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia”, ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia. “Il nostro testo – ha aggiunto Assenza – ha modificato e sostituito un precedente emendamento presentato da “Sud Chiama Nord” che, nella stesura originaria, avrebbe svuotato il senso stesso della autonomia dei parchi archeologici previsti dalla normativa vigente, poiché ad esempio nel caso del Parco di Naxos Taormina prevedeva di sottrarre gli avanzi di amministrazione del bilancio attribuendone la gestione direttamente al Comune”.
“La versione definitiva dell’emendamento voluto da FdI e in particolare dal suo deputato messinese Pino Galluzzo e dall’assessore Elvira Amata – prosegue Giorgio Assenza – è stata poi accolta e condivisa anche da “Sud Chiama Nord” e ha previsto sia il potenziamento del meccanismo di solidarietà tra parchi più ricchi e parchi con minori entrate che la realizzazione del Porto turistico di Giardini Naxos – come elemento di promozione del Parco di Naxos – e la ristrutturazione del Castello di Schisò. Grazie alle intuizioni e all’impegno del gruppo all’Ars di FdI e dei nostri assessori nella giunta regionale auspico che entro la fine della legislatura possa essere approvato il progetto del Porto Turistico e siano appaltati i lavori di ristrutturazione del castello di Schisò”, ha concluso il capogruppo di FdI
La replica di Cateno De Luca
“Mi dispiace dover smentire il capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza”, ha replicato a stretto giro sui social il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, che ha ribaltato la prospettiva. “Con la variazione di bilancio approvata dalla Giunta Regionale a settembre scorso – scrive De Luca – Fratelli d’Italia aveva tentato di togliere il 50% dei soldi del parco archeologico “Naxos – Taormina” non spesi al 31 dicembre 2024, circa 16 milioni, per destinarli a sostegno dei parchi archeologici cosiddetti minori per come avevano previsto con il comma 3 dell’articolo. 2 del DDL 976 che allego in versione integrale”.
“Io – prosegue De Luca – ho chiesto al Presidente Renato Schifani di bloccare questa porcheria proponendo di fare la scuola di archeologia a Taormina lasciando le altre risorse sul territorio Naxos Taormina. Siccome non si è trovato l’accordo politico questa previsione è stata cassata ed ho evitato lo scippo del nostro territorio. Non gliene è mai fregato nulla alla deputazione di Fratelli d’Italia della provincia di Messina del porticciolo turistico di Naxos Taormina perché hanno ben altri interessi più raffinati”.
La nota di ScN: “Fatto il passo in più che serviva”
De Luca è poi tornato sull’argomento nell’ambito di una nota ufficiale sull’esito dei lavori in Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana. In particolare, riferendosi al rapporto tra parchi archeologici e Comuni. “Da due anni – ha spiegato De Luca – abbiamo introdotto una norma che destina il 15% degli incassi dei siti archeologici ai Comuni in cui ricadono i siti, per coprire costi di pulizia, decoro urbano, promozione turistica, vigilanza e piccola manutenzione. È una conquista che ha iniziato a dare risultati, ma serviva fare un passo in più. In Commissione abbiamo trovato una sintesi importante, frutto di un confronto anche duro ma leale con l’assessore Scarpinato, con il direttore generale Mario La Rocca e con il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza”.
I fondi per il Parco di Naxos
De Luca ha elencato come sono stati distribuiti i fondi per il Parco Archeologico Naxos–Taormina, che ha un avanzo di amministrazione complessivo di circa 17–18 milioni di euro tra il 2024 e il 2025.
La soluzione concordata in Commissione Bilancio prevede:
- 11 milioni di euro destinati al restauro e alla rifunzionalizzazione del Castello Paladino di Giardini Naxos, un’opera attesa da anni;
- il 50% della parte residua destinato a un Fondo di solidarietà per i parchi archeologici minori della Sicilia, che avranno così risorse per aprire, manutenere e valorizzare i propri siti;
- l’altro 50% residuo (circa 3,5 milioni di euro) destinato alla progettazione del sistema portuale turistico di Giardini Naxos e dell’interconnessione intermodale stradale e funiviaria con Taormina e i Comuni limitrofi.
“Questo significa – conclude Cateno De Luca – avviare finalmente il percorso per il porto turistico di Naxos–Taormina e per la seconda funivia Villagonia–Porta Catania, opere strategiche di cui si parla da decenni senza mai arrivare al progetto esecutivo. In concreto: 14,5 milioni restano al territorio Naxos–Taormina per opere strategiche; circa 3,5 milioni vanno a sostegno dei parchi minori. È un compromesso di buon senso che tiene insieme solidarietà e rispetto dei territori che generano gli introiti. Questa è la politica che ci piace raccontare: niente espropri mascherati, ma una redistribuzione equa che lascia ai territori una quota significativa delle risorse che producono”.
