C’è l’ok del Ministero per i beni culturali al progetto definitivo del Ponte. Ma è tardi

C’è l’ok del Ministero per i beni culturali al progetto definitivo del Ponte. Ma è tardi

C’è l’ok del Ministero per i beni culturali al progetto definitivo del Ponte. Ma è tardi

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martedì 12 Marzo 2013 - 15:27

Arriva il primo via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Parere vincolante positivo con alcune prescrizioni per il progetto esecutivo. Ma la legge 221/2012 stoppa l’iter

Il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali ha emesso il parere favorevole al progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. Un parere vincolante atteso 18 mesi, che pero’ arriva decisamente tardi: il ponte, stando cosi’ le cose, non vedra’ mai la luce, dopo il blocco definitivo stabilito il 2 marzo.

Il parere del Mibac, datato 5 marzo, rimane dunque lettera morta: in ogni caso, riconosce al progetto la compatibilita’ ambientale e paesaggistica e allo stesso tempo verifica, in via preliminare, gli aspetti archeologici.

A seguito della complessa istruttoria, che ha tenuto conto anche dei pareri delle Soprintendenze competenti territorialmente, il Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali ha posto anche alcune condizioni che dovranno essere adottate nel progetto esecutivo. Ultima fase progettuale che, ai sensi della legge 221 del 17 dicembre 2012, non vedra’ mai la luce. Prima di diventare esecutivo, comunque, il progetto avrebbe dovuto ricevere ancora l’ok da parte del Ministero dell’Ambiente.

15 commenti

  1. puliziatotale 12 Marzo 2013 16:44

    date un sussidio ai disuccupati invece di pensare a fare il ponte

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  2. Questo dimostra come l’infattibilità tecnica ed ambientale del ponte sia stata una leggenda ben costruita dagli speculatori economici ed ambientalistici, dalla Repubblica e L’Espresso, che hanno azzoppato l’opera davanti alla opinione pubblica presentandola come enorme spreco. Peccato che il progetto studiato dai migliori studi al mondo di ingegneria sia costato solo 300 milioni mentre per la TAV al nord, siano stati spesi sinora 800 milioni solo per le consulenze su lotti non ancora definitivi. Purtroppo la classe politica che ci rappresenta è inetta, affaristica, in palese malafede e vuole lasciare il sud in questo degrado: senza linee ferrate degne di tal nome, senza porti e autostrade messe in rete, impossibilitato allo sviluppo, per gestire i “clienti” con sussidi di disoccupazione. Oggi Messina si appresta a votare non un sindaco ma un commissario liquidatore. Questa città si merita Accorinti sindaco.

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  3. Il prototipo del bravo messinese: non lavoro e sviluppo ma sussistenza. Rubare a chi produce reddito per dare ai lavativi.

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  4. Mi scusi Lei alimenta, yprobabilmente senza rendersene conto ed in buona fede, la irresponsabile sottocultura dell’assistenzialismo parassitario da accattoni nella quale e’immersa questa citta sino al collo. Il PONTE avrebbe dato dignità e lavoro ai tanti disoccupati e speranze ai nostri giovani. Gli ambientalisti ” professionisti” anche quelli nostrani ( in prima fila con Genovese e D’ALIA) al riparo dei loro piccoli privilegi di piccolo borghesi improduttivi si sono addossati assieme ai poteri forti nordocentrici la RESPONSABILITA del fallimento del PONTE dell’ ECOPONTE opera d’arte dei nostri tempi e simbolo anche spirituale di PROGRESSO e UNIONE fra i popoli ( vedi wikipedia pomte sullo stretto) e arch. Daniel LIBESKIND a cui in questi giorni a Roma e’ dedicata una mostra. Ma a Messina pendiamo dalle labbra di…Accorinti Sturniolo Anna Giordano e simili professionisti dell’ambientalismo fondamentalista e INETTO (mai realizzato nulla) al servizio della propaganda WWF alla FULCO PRATESI ( che sproloquia sciocchezze offensive su di noi cittadini di questo territorio DESERTO E MASSACRATO.

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  5. Bravo Giuttari.
    Il Pd e la CGIL al nord al contadino che si arrampicava sul traliccio gli hanno sparato addosso i lacrimogeni, dicendo che si opponeva allo sviluppo.
    Qui Accorinti (che da solo si è definito ignorante) viene candidato a sindaco avendo come merito il fatto che una volta si è arrampicato sul traliccio del pilone. Signorino va ai congressi di confindustria (esiste industria a Messina?) e l’ossessionata degli uccelli vota per D’Alia e Genovese (il padrone del sottosviluppo). In Norvegia stanno progettando un ponte a campata unica lungo 3700 metri.
    Non vedo l’ora di scappare dal sottosviluppo prima culturale e poi sociale di questa città.

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  6. non andare via..ti prego…non portare il sottosviluppo pedi pedi…

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  7. Peppe Vallera 13 Marzo 2013 06:54

    Caro Giuttari,
    Se se faccia una ragione e si metta il cuore in pace: LEI E TUTTI I PONTISTI SIETE STATI TROMBATI.
    Giuseppe vallèra

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  8. concordo pienamente con fernando.. In questa città vengono osannate persone inconcludenti che millantano amore per l’ambiente e la natura ma che fondamentalmente non sono altro che individui che godono nel vivere ad un livello infimo.. tenetevi questa gente, votate i signori dell’ostruzionismo, chi nella vita è produttivo, ambizioso, orgoglioso abbandonerà questa terra del nulla voluta da chi ci governa e da quella schiera di cittadini inconcludenti che mangiano le molliche dalla loro mani.. Ho amato questa città dove sono nato, dove abito e dalla quale andrò via.. lasciamoli soli…

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  9. Ancora con questo Eco-ponte e con la fandonia del lavoro a tanti messinesi? Ma pensate davvero che ce le beviamo tutte? Meglio lasciare il lavoro alla nostra marineria che mantiene da decenni centinaia di famiglie e perpetua una tradizione marinaresca importante. Che si investa nelle infrastrutture cittadine e si spostino definitivamente gli approdi. Questa è la direzione giusta e che consentirebbe di dare una boccata di ossigeno alle imprese messinesi, che di questi tempi soffrono di carenza di appalti e liquidità, prima che finiscano tutte in fallimento. Sistemare le strade, ormai ridotte ad un colabrodo; le scuole al collasso, per i nostri figli; il verde pubblico; la pulizia delle spiagge, per il turismo…… e via così! Altro che ponte ed eco-ponte.

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  10. Infatti il sottosviluppo e la fame la lascio ad un disuccupato storico come te. Corri a chiedere aiuto alla mammina e al nonnetto pensionato per mangiare. Vai prima che muore.

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  11. Se non sbaglio lei è quello che una volta è stato trombato da Giovanni Mollica che ha massacrato le sue sciocchezze da finto intellettuale che, non avendo competenze discetta sul nulla.
    Scommetto che lei vive ai margini della società ed è un disoccupato storico o un pensionato pubblico.
    I disfattisti rassegnati e contenti, sono sempre rancorosi e felici di vivere nella ‘munnizza. A Messina ce n’è tanta: se la goda tutta.

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  12. Se il livello delle argomentazioni pro ponte sono di questo spessore diventa veramente imbarazzante discuterne. Intervengano altri più agguerriti sostenitori per un confronto serio e scientifico… Intervengano Accorinti,Giordano ,Mazzeo Genovese ,D’Alia e gli altri professionisti del NO per favore oppure qualche intellettuale che non osa esporsi probabilmente per paura di “minare” le proprie convinzioni …IDEOLOGICHE. Saremmo felici di un confronto sereno e democratico.

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  13. Boriosa saccenteria spicciola di chi è pusillanimamente convito che fuori dai territori dove nessuno lo conosca possa trovare la sua nuvoletta dorata per poi invece scontrarsi con la realtà e scoprire che he went on to take the cat to the balls…
    Ps. io combatto faccio il libero professionista, butto sangue e arrivo bene o male a fine mese…tu scappi…lasci agli altri i commenti su chi ha gli attributi e chi no…

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  14. Paopell veramente sei convinto che bocciato il ponte adesso investono in infrastrutture, spostano gli approdi e tutto il resto……se è così…. penso che veramente te le bevi tutte.
    Vedrai che purtroppo non faranno nulla…. Messina sarà ulteriormente emarginata e penalizzata…..Nel tempo, con lo spostamento dei traffici del mediterraneo in Puglia, tutta la Sicilia sarà scavalcata ed emarginata…..Il ponte era il collegamento indispensabile per i nuovi treni veloci con tutta l’Europa…Le navi scavalcheranno la Sicilia che doveva diventare il centro del traffico navale europeo, la base di scambio treno nave del continente europeo.
    La nostra marineria sarà sempre più piccola e ridotta al movimento locale in forte diminuzione a causa del ridimensionamento della popolazione, la mancanza di lavoro e prospettive…ect.

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  15. oltre alla figura barbina di incomptenti dei NO pontisti, da questo articolo si può però anche considerare il malgoverno del Governo Tecnico Montiano. Loro decidono di fermare il tutto e invece gli uffici dei vari ministeri vanno avanti. Mi sa tanto che la storia non è ancora finita.SI al ponte.

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