Partecipate. Dopo il caso Giorgianni, il sindaco aumenta i compensi per presidenti e Cda

Partecipate. Dopo il caso Giorgianni, il sindaco aumenta i compensi per presidenti e Cda

Marco Olivieri

Partecipate. Dopo il caso Giorgianni, il sindaco aumenta i compensi per presidenti e Cda

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martedì 29 Novembre 2022 - 18:13

In una nota del ragioniere generale Cama, la decisione di Federico Basile: un adeguamento normativo alla legge regionale del 2010

MESSINA – Il sindaco di Messina Federico Basile lo aveva detto: “Solo il socio unico, il Comune di Messina, può stabilire l’aumento dei compensi per presidenti e componenti dei Consigli d’amministrazione”. Da qui il conflitto con l’ormai ex presidente di Arisme Alessia Giorgianni. Ma ora, con una nota del ragioniere generale Antonio Cama alle partecipate Amam, Arisme, Atm, Messina Servizi Bene Comune, Social City e Patrimonio Spa, il Comune annuncia l’aumento per presidenti e componenti del Cda a partire dal periodo della loro nomina.

Archiviato il conflitto, Basile lancia un segnale di distensione. In realtà, si tratta di un adeguamento normativo alla legge regionale del 5 aprile 2010, per la quale i compensi ai singoli componenti non possono superare i 50mila euro annui. Rispetto a una determina del 2013, firmata dal segretario generale Le Donne con sindaco Accorinti, che prevedeva compensi inferiori, il ragioniere generale Cama ha proceduto a un conteggio sulla base del parere legale dato dalla segretaria generale e di fatto, con questa nota, sarebbero stati ristabiliti gli importi corretti.

Da 27.549,48 e 23.613,84 lordi, rispettivamente per presidenti e consiglieri, il compenso passa a 29.364 euro lordi l’anno per i presidenti e 25.168,19 euro lordi l’anno per ogni consigliere d’amministrazione. L’aumento mensile rientra in questo adeguamento.

Le nomine erano avvenute lo scorso 18 ottobre (nella foto il sindaco con il nuovo Cda di Atm). Sul piano politico il sindaco disinnesca un possibile problema politico, mentre rimane il malumore di alcuni presidenti delle Municipalità che hanno fatto ricorso al Tar.

Le nuove indennità per sindaci e assessori

La determina del 25 luglio 2022, firmata dalla direttrice generale Rossana Carrubba, oltre che segretaria generale del Comune, ha aumentato in modo significativo, fino a 14mila euro complessivi, le indennità per sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale e presidenti delle Circoscrizioni. “Un adeguamento legislativo, un rinnovo automatico”, è stato sottolineato.

Ecco le nuove indennità lorde: da 5.466,19 euro, per il sindaco, a 9.434,52 nel 2022, 11.462 nel 2023, 14.284,71 euro nel 2024; da 4.096,63, per il vicesindaco, a 7.074,23 euro nel 2022, 8.596,12 nel 2023, 10.713,53 euro nel 2024; da 3.553,02 a 6.132,43, per assessori e presidente del Consiglio comunale.

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2 commenti

  1. Tantu traficu pi NENTI 😤 visto che alla fine ha fatto quello che aveva fatto l’ex presidente di Arisme.😖….ha voluto creare il caso, quando in primis ,il caso l ha creato per prima lui con il suo precedente dell ‘aumento al suo stipendio appena si è insediato…..mutu,mutu,quattu,quattu,e puri iddu non è un 😇😖😡!!!!!

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  2. Questi consistenti aumenti di stipendi mi starebbero anche bene se lavorassero in maniera adeguata e si vedessero miglioramenti- che io non vedo onestamente- veramente consistenti nei rispettivi ambiti di competenza! Oltretutto in questo particolare momento, in cui a tutti sono richiesti notevoli sacrifici, non mi sembra un bel segnale per la cittadinanza; siamo in una situazione drammatica e i politici- a tutti i livelli- pensano ad aumentarsi lo stipendio invece di aiutare la gente che sta male, che perde il lavoro ??? Poi ci si domanda perché la gente non va più a votare…

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