Il quartiere "apre" ai cittadini e alle istituzioni. Alle parole corrispondano interventi concreti

Il quartiere “apre” ai cittadini e alle istituzioni. Alle parole corrispondano interventi concreti

Il quartiere “apre” ai cittadini e alle istituzioni. Alle parole corrispondano interventi concreti

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domenica 29 Gennaio 2012 - 11:27

Partecipazione trasversale al consiglio aperto organizzato dalla IV circoscrizione per discutere delle problematiche di edificazione che interessano la città. Tanti buoni propositi per i quali sono necessario risposte concrete

Se è vero che le circoscrizioni rappresentano le istituzioni più vicine al territorio e come tali, pur non disponendo di potere decisionale ma solo di controllo, hanno il compito di coinvolgere la cittadinanza rispetto a tematiche che interessano la città, il consiglio del IV quartiere sta rispondendo a pieno a tale ruolo. Soprattutto in materia di politiche del territorio, di urbanizzazione e di edificazioni. Lo ha confermato la partecipazione, decisamente trasversale (in basso l’elenco dei presenti), registratasi in occasione del consiglio straordinario aperto tenutosi alla Pineta Sporting Club di Torrente Trapani, tra i luoghi simbolo della cementificazione, su cui in più occasione il IV quartiere ha rivolto l’attenzione. Esattamente come fatto nell’ormai famoso caso di Pompei e del progetto da realizzare lì dove attualmente sorgono gli storici campetti o nei casi di Fondo Sterio, Puntale Arena, Contrada Scoppo, zone su cui sono state fornite indicazioni di criticità ben precise sulla base delle quali sarebbe necessario ed auspicabile giungessero delle risposte.

Ma quello dell’edificazione, come si sa, è un tema complesso da affrontare, non solo, in termini pratici, per l’utilizzo di strumenti urbanistici ormai vetusti, sia a livello locale che regionale, ma anche perché gli interessi in gioco sono tanti e talmente intrecciati da loro, che riuscire a venire fuori da questa maglia, rischia di diventare difficile se non quasi impossibile. Interessi sulla base dei quali si dimentica la dimensione pubblica, orientandosi solo su quella privata, che si cerca di “camuffare” come interesse verso la collettività.

Tra i tanti punti analizzati e discussi, per un dibattito durata oltre tre ore, anche quello riguardante la Stu Tirone, di cui nei prossimi giorni di tornerà a parlare: “Come si è potuto pensare di ammassare in un fazzoletto di terra, già vituperato dall’abbandono e dall’incuria, come il Tirone – ha affermato Quero – centinaia di migliaia di mc di cemento?Dove è la “rigenerazione”?Dov’è il beneficio per la collettività? Fare un palazzo pubblico in viale cadorna o in via pascoli o un parcheggio di quelle dimensioni non significa fare l’interesse della comunità. Non è una semplice equazione matematica. Dobbiamo prevedere per futuri insediamenti edilizi il NON utilizzo di altro e nuovo suolo: attraverso la cosiddetta “perequazione”, cioè permettere lo spostamento, ed eventualmente l’innalzamento, degli indici di edificabilità da aree collinari già densamente urbanizzate ed abitate, ad aree sottoutilizzate, degradate, pianeggianti, semicentrali, quindi non sulle colline e sui torrenti. Costruire meno, costruire meglio”.

Tutti d’accordo nell’affermare che Messina, così come spiegato da Quero “deve inaugurare una stagione di intense trasformazioni urbanistiche e uno sviluppo sostenibile, non solo tecniche urbanistiche ma la costruzione di una citta’ più giusta, più a misura d’uomo, più partecipata, più vissuta, in stretta relazione con la rete della mobilità e, più in generale, con i territori della provincia e con il continente. Il definitivo completamento del porto di Tremestieri sarà un passaggio importante da realizzare per liberare porzioni di suolo e la città dall’attraversamento di passaggio che nulla ha dato e molto ha tolto, ponendo la necessaria attenzione alle modificazioni ambientali del sistema coste. Questa idea di città non può prescindere dal “risveglio” dei suoi cittadini, immagina una nuova stagione di politiche pubbliche in rapporto diretto con la mobilitazione della società e degli interessi locali considerati come risorsa attiva.

Il presidente del consiglio, come annunciato anche durante la conferenza di presentazione della scorsa settimana, ha dunque, consegnato all’amministrazione e alla deputazione regionale un documento in cui si chiede che vengano messe in atto politiche, concrete, finalizzate alla messa in sicurezza del nostro territorio. Un atto che si spera non finisca col marcire in un cassetto impolverato, ma di cui al contrario si tenga ben a mente. Sempre.

L’ELENCO DEI PRESENTI
Geologo Dott.Gambino, Ing. Capo Genio civile Gaetano Sciacca,Direttore Azienda Foreste Arch. Aveni,Ing.Ferlazzo per O.Ing.,Arch.De Domenico per O.Arch.,Ing Caminiti Dir.Comunale Programmi Complessi e Pianificazione Urb.,Arch.Luciano Marabello Comunità Urbana, Prof.ssa Signorino Italia Nostra, Anna giordano WWf, Dott. Domenic Brigandì amministratore Condominio “La Residenza”,Prof.ssa Arch. Elena La Spada,Lugi Beninati Officina delle idee, Raffaella Spadaro Cons.NAz Verdi,Lillo Oceano Cgil,Tonino Genovese Cisl,Daniele David Filea Cgil,Presidente Ance Giovani,Prof.Giami,Arch.Adriana russo Reset,Ing Giacobbe Esperto del Sindaco per Attività Edilizie.
Tra i politici Presidente V Circoscrizione Dott.Alessandro Russo,alcuni consiglieri comunali (Chiarella,Melazzo),Maurizio Palermo e Giuseppe Grioli Cons.Prov.,l’On.Francantonio Genovese,l’On.Giovanni Ardizzone,L’ON. Franco Rinaldi ì,l’Ass.Gianfranco Scoglio e infine l’Ass.Giuseppe Corvaja.

Un commento

  1. Come evitare che questi incontri siano sporadici o caratterizzati dalla spontaneità? Qual’è il grado ottimale di coinvolgimento dei cittadini,nel corso della stesura del PRG? Propongo un emendamento alle Linee Guida di Corvaja,che preveda la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione del piano,che devono essere aperte alla partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni,a differenza di quanto avveniva in precedenza,quando i piani regolatori venivano portati all’attenzione solo dopo l’adozione da parte del Consiglio Comunale. Attivare a Messina un ascolto che non ha precedenti.Quindi un’azione da attuare è quella di informare,attraverso affissioni e articoli pubblicati,inoltre,attraverso il sito
    internet del Comune i cittadini saranno informati dello sviluppo dei lavori per la stesura del piano regolatore e messi a disposizione i documenti prodotti.Inoltre inviare comunicazioni a tutte le associazioni di
    categoria,professionali,culturali,Università con le quali il Consiglio Comunale e Giunta impegnano la propria disponibilità all’ASCOLTO.Infine organizzare assemblee pubbliche nelle sedi delle Circoscrizioni per informare i cittadini sui contenuti dell’iter
    del nuovo strumento urbanistico e per raccogliere le loro richieste.Le richieste frutto dell’ASCOLTO,presentate in forma scritta e riportate su una mappa che sarà allegata al piano,potrebbero essere esaminate dalla II commissione consiliare al territorio.E’ un bellissimo sogno che dei messinesi impegnano il loro tempo libero a discutere per custodire e valorizzare il nostro territorio,spero che la speculazione edilizia non trasformi il sogno nell’incubo degli ultimi 20 anni.

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