I passaggi procedurali previsti dalla normativa vigente in materia risulterebbero ridotti al minimo, dato che il procedimento dovrebbe chiudersi con la cessione volontaria costituente una soluzione di natura contrattuale. A maggior ragione, i due consiglieri invitano l’assessore De Cola a non indugiare

La comunicazione è stata data venerdì scorso dall’Assessorato ai Lavori Pubblici: si è finalmente trovata l’intesa con il Papardo Piemonte sul progetto elaborato dal tecnico comunale, l’ingegnere Nunzio Santoro, per l’allargamento della via Salita Contino nel tratto a doppio senso a monte dell’incrocio con la via Brenta.

Si procederà mediante l’abbattimento di una parte del muro di cinta di proprietà dell’Azienda Ospedaliera e l’elevazione di una palificata in posizione arretrata a sostegno della stabilità del fronte collinare.

Alla soddisfazione dell’assessore De Cola, si aggiunge ora quella espressa con cautela dal consigliere della III Circoscrizione, Santi Interdonato, che da anni segue la vicenda senza mollare la presa: <<La volontà di procedere da parte dell’Azienda Ospedaliera si era già palesata nel corso di un importante incontro tenutosi al Papardo lo scorso dicembre. In quell’occasione il direttore generale Michele Vullo aveva mostrato grande capacità di lettura della situazione e la concreta volontà di superare gli ostacoli di una interlocuzione che non è mai stata facile tra gli amministratori avvicendatisi nel tempo e gli uffici tecnici. Oggi, per come annunciato dall’assessore, pare sia stato raggiunto l’accordo anche sulle modalità che dovranno portare alla cessione della titolarità del muro di cinta e della porzione di terreno retrostante necessaria per la realizzazione dell’opera, costituente atto fondamentale di impegno formale e sostanziale tra le parti. Solo allora si potranno attivare le procedure per l’aggiudicazione dei lavori. Il percorso, dunque, prevede ancora il compimento di passaggi fondamentali sui quali, per la propria parte, la III Circoscrizione continuerà a vigilare al fine di scongiurare il materializzarsi di eventuali battute di arresto.>>

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale Giuseppe Santalco, autore del determinante emendamento condiviso dal Consiglio Comunale in sede di approvazione bilancio, consistente nella previsione dell’importante somma di 350 mila euro: <<L’intesa raggiunta tra i due Enti costituisce un’ottima notizia e, sussistendo la volontà delle parti, è lecito essere ottimisti. Tuttavia, sarebbe opportuno che venissero meglio esplicitate le modalità amministrative attraverso le quali si giungerà alla cessione del muro e dell’area in capo al Comune>>

In riferimento a questo aspetto pare che l’Azienda Ospedaliera preferisca che la cessione avvenga nell’ambito di un procedimento di espropriazione per pubblica utilità. Qualora venisse confermata tale impostazione, i passaggi procedurali previsti dalla normativa vigente in materia (D.P.R. 327/01) risulterebbero ridotti al minimo, dato che il procedimento dovrebbe chiudersi con la cessione volontaria costituente sostanzialmente una soluzione di natura contrattuale.

A maggior ragione, Interdonato e Santalco invitano l’assessore De Cola a non indugiare rispetto all’attivazione del relativo iter procedurale a cominciare dalla designazione del rup. “In considerazione dell’evolversi positivo della situazione, occorre non perdere altro tempo in vista di rendere reale il miglioramento della disastrosa viabilità del popoloso Rione Carrubbara i cui abitanti da anni subiscono i guasti dell’insufficienza strutturale di via Salita Contino”.