Nella frazione Marina assaltano un panificio e picchiano violentemente un uomo. Dovranno rispondere di tentata rapina, danneggiamento e lesioni personali.
Una banda di ragazzi ha “assalito” nella notte un panificio sito nella frazione marina del centro nebroideo. Il titolare dell’esercizio commerciale intorno alle ore 1.30 della notte, si è visto all’improvviso invadere il negozio da dei ragazzi, alcuni dei quali incappucciati, che con insistenza gli chiedevano di dare loro alcuni prodotti di panificio appena sfornati.
Al diniego dell’esercente, il quale già nei giorni scorsi aveva subito simili richieste da alcuni dei ragazzi presenti che pretendevano di prendere pane e cornetti senza pagare, i giovani sono passati alle minacce, creando anche dei danni al locale, cui hanno rotto porte e tende.
Quando i malfattori si sono accorti che il panettiere aveva chiamato i Carabinieri, subito si sono dati alla fuga.
Nella circostanza, prima di allontanarsi da quella località, i balordi hanno aggredito, picchiandolo duramente al volto, un ignaro automobilista, il quale si trovava a transitare in quella via per caso. Il malcapitato, prontamente soccorso dai sanitari dell’Ospedale di Patti, per le ferite traumatiche riportate a labbra e naso, è stato giudicato guaribile in gg 5 s.c..
Sul posto sono giunte tempestivamente le pattuglie del Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia e della Stazione Carabinieri di Patti che sono riusciti a rintracciare, traendoli in arresto, Arlotta Salvatore e Fortunato Nicola, entrambi diciannovenni, incensurati.
I Carabinieri hanno raccolto diversi elementi probatori e contano di identificare al più presto anche il resto della banda che si è resa responsabile di questo “raid” notturno.
Si vuole chiarire la dinamica del fatto e le responsabilità dei prevenuti in ordine a quanto verificatosi, anche per capire se si è trattato di una bravata poi degenerata, o di qualcosa di più serio.
I due giovani, che dovranno rispondere di tentata rapina, danneggiamento e lesioni personali, sono stati tradotti al Carcere di Messina Gazzi, in attesa che il Magistrato della Procura della Repubblica di Patti li interroghi nei prossimi giorni.
