Riqualificazione della zona falcata, il Focus delle associazioni sui progetti di rilancio

Riqualificazione della zona falcata, il Focus delle associazioni sui progetti di rilancio

Riqualificazione della zona falcata, il Focus delle associazioni sui progetti di rilancio

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sabato 02 Aprile 2016 - 09:26

Iniziare ad immaginare il futuro della zona falcata. Associazioni e professionisti hanno avviato una serie di focus sui progetti di riqualificazione.

Continuano i “Focus sulla Falce” organizzati dalle associazioni e movimenti che da anni sollecitano il recupero della Zona Falcata e che, malgrado i segnali non incoraggianti, continuano a confidare nella reale volontà degli attori politici ed istituzionali di portare avanti il . “Patto per la Falce”.

Dopo il Focus d’approfondimento sull’ipotesi di realizzare un grandioso acquario nell’area Eurobunker, alla presenza degli esponenti del Movimento Vento dello Stretto, del Network ZDA – Zona d'Arte Zona Falcata, delle associazioni Fare Verde Messina Onlus e Atreju – La compagnia degli studenti, del Movimento #diventeràbellissima, si è svolta la presentazione del progetto dell’Arch. Pasquale Pollara: "Ricomposizioni urbane. La Zona Falcata, frammento irrisolto della Città di Messina".

Il progetto ambisce a ritrovare una coesione tra le diverse nature della Zona Falcata, riconfigurando un luogo che già “luogo” era ma i cui caratteri sono stati perduti nel tempo.

L'interessante presentazione è stata seguita da un dibattito, durante il quale gli esponenti delle associazioni presenti hanno avuto modo di sviscerare tutti gli aspetti programmatici e le ricadute economiche e culturali del progetto.

L'idea rappresentata dall'arch. Pasquale Pollara presenta non pochi punti di interesse – affermano il consigliere comunale Piero Adamo, la responsabile di ZdA, Marina Trimarchi, il presidente di Vento dello Stretto, Ferdinando Croce, ed il dirigente di Fare Verde, Francesco Rizzodal Forte San Salvatore, pur preservando e mantenendo la presenza del quartiere militare con le sue ricadute positive, si snoda un lungomare che ridisegna la costa attraverso un percorso pedonale in legno; ai piedi della Torre della Lanterna si sviluppa un centro culturale il cui parterre mette in comunicazione la Lanterna e l’Istituto Talassografico, ed infine tra i ruderi della Real Cittadella si realizza un parco archeologico: il progetto prevede di recuperare alcuni bastioni ancora utilizzabili, e lo scavo diventa l’operazione più importante perché consente di riconquistare la forma “primitiva” e dà luogo ai nuovi spazi espositivi in cui i ruderi fanno mostra di sé stessi.

L'idea è stata ritenuta molto interessante dalle associazioni presenti, che da anni immaginano lo sviluppo futuro della Zona Falcata come improntato alla declinazione di concetti quali l’arte, la cultura, e la bellezza, ritenuti il miglior volano, peraltro ecosostenibile, ai fini della riqualificazione della zona.

Siamo entusiasti – concludono Adamo, Croce, Rizzo e Trimarchidell’idea proposta, perché mette in rete i “tesori della Falce”, preservando comunque le attività di cantieristica e la base della Marina Militare. Mettere in risalto l'identità storica della Falce, in una visione di insieme che ne esalta l'incomparabile bellezza è il punto di partenza migliore per innescare la riqualificazione tanto auspicata e che oggi sembra essere entrata nei programmi delle Istituzioni. Non ci stancheremo mai di dire e ribadire che Messina è nata nella Falce e dalla Falce può risorgere”.

Durante i prossimi appuntamenti del "Focus sulla Falce" verranno divulgate e discusse altre idee progettuali, al fine di creare un progetto condiviso per la riqualificazione della Zona Falcata.

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