Da Villa Dante al teatro Vittorio Emanuele una città a misura di bicicletta. Un progetto che può diventare realtà

Da Villa Dante al teatro Vittorio Emanuele una città a misura di bicicletta. Un progetto che può diventare realtà

ELENA DE PASQUALE

Da Villa Dante al teatro Vittorio Emanuele una città a misura di bicicletta. Un progetto che può diventare realtà

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venerdì 28 Ottobre 2011 - 08:37

Se ne è discusso nel corso della seduta della nona commissione, il progetto, grazie ai finanziamenti del Ministero dell’ambiente, prevede la realizzazione di una posta ciclabile compresa tra i due “centri attrattori”, villa Dante e Teatro e dieci postazioni bike-sharing

Un’antica canzone “recitava”: “Ma dove vai bellezza in bicicletta…”. Sono questi i versi che ci vengono in mente immaginando come potrebbe trasformarsi Messina nel caso in cui prenda forma il progetto, già esecutivo, d’ampliamento della rete ciclabile in ambito del centro cittadino. Una città a misura di pedale, quella di cui si è parlato ieri nella seduta della nona commissione consiliare, con i tecnici dell’assessorato alla mobilità urbana l’ing. Bruno Bringheli, l’ing. Silvana Mondello (R.U.P), l’arch. Emanuele Moltisanti e i geometri Matteo Mucari e Giusy Spatafora. Il progetto, che trae ispirazione dall’approvazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUM) avvenuta nel 2006, per un finanziamento complessivo di 13 milioni di euro, prevede la realizzazione di un percorso costituito da piste ciclabili “protette” che si estende fra i due cosìdetti “centri attrattori”: Villa Dante e Teatro Vittorio Emanuele.

Una sorta di percorso cicloturistico che prevede dieci postazione “bike-sharing”, punti di sosta in cui i cittadini che lo vorranno avranno la possibilità di utilizzare le biciclette per proseguire il loro giro in città: esse sono previste a villa Dante, nel punto di incrocio tra il viale San Martino e via Santa Cecilia, a piazza Cairoli, in via Cesare Battisti in corrispondenza della Casa dello Studente, a piazza Cavallotti, nella zona di Piazza Pugliatti, Università centrale, a piazza Duomo, a piazza Antonello, a Largo Minutoli e al teatro Vittorio Emanuele. Il percorso prevede invece un tratto esclusivamente “dedicato” al transito delle bici, in via Tommaso Cannizzaro, per poi proseguire in una porzione dove è invece previsto la circolazione mista di bici e veicoli in via Primo Settembre. Fino a Piazza Duomo sarà invece possibile usufruire della corsia preferenziale di bus e taxi, si proseguirà poi da Piazza Municipio fino a via Garibaldi (dove la pista inizierà a largo San Giacomo per ricongiungersi in via cesare Battisti fino a via S.Cecilia) per poi procedere verso viale Boccetta.

Dello stanziamento di oltre 13 mln di euro fanno parte anche altri progetti come la realizzazione della rete litoranea Fortino-Principe, l’acquisto di autobus a metano, gli interventi di moderazione del traffico, il bike sharing, la messa in sicurezza della tramvia, la parziale copertura dell’ultimo tratto a valle del torrente Annunziata, e la creazione di un centro di distribuzione merci nella zona sud. “Una programmazione in linea con un radicale ripensamento della mobilità urbana che – ha evidenziato la commissione – alla luce dei fatti e delle condizioni viabili della città potrebbe suscitare numerose perplessità ma che nella città del ponte, destinata ad un complessivo sconvolgimento delle abitudini, potrebbe risultare adeguato.” (E.DE PASQUALE)

11 commenti

  1. ma facciamo i seri e pensiamo a cose più importanti!!

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  2. Io suggerirei da viale Gazzi fino a piazza Castronovo utilizzando, a partire dal policlinico, la via Vecchia Comunale, il viale s. Martino – mezza carrreggiata nei due sensi – fino a piazza Cairoli, poi il corso Garibaldi – mezza carreggiata nei due sensi – fino a piazza Castronovo. L’altra mezza carreggiata, nei due sensi, esclusivamente per i taxi e i mezzi pubblici di trasporto e pronto soccorso. Le auto private e le moto utilizzerebbero via Bonino, via la Farina fino alla stazione f.s., la via del mare: via Vittorio Emanuele e tutto il viale della Libertà. La mobilità principale oltre che con le bici, anche con il tram che dovrebbe funzionare perfettamente (una corsa ogni 10, massimo 15 minuti).
    L’attuazione del progetto, gioverebbe a far diminuire l’inquinamento e anche un po’ di “trippa” ai Messinesi che usano ormai la macchina anche per andare a “pisciare”.

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  3. Le idee ci sono e sarebbero anche molto belle.
    Purtroppo si parla troppo e non si fà mai nulla.
    Leggendo l’articolo ho immaginato la Messina che potrebbe diventare con un velo di mestizia. Dobbiamo crederci e realizzare le belle iniziative per il bene della comunità!

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  4. Bella idea. Procediamo con la realizzazione adesso…

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  5. Mi volete prendere in giro??? Ma se i pedoni devono camminare sulla carreggiata perchè i marciapiedi sono occupati dalle auto, la segnaletica orizzontale è sbiadita, i passaggi pedonali non rispettati ecc. ecc..

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  6. IO aggiungerei Via carrubbara ..Poi dipende da quanto può transitare dalle tasche…perche’ si puo’ aggiungere via Consolare Varelia n. 2 Messina

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  7. A Messina manca la cultura della bicicletta,vedi la pista ciclabile: tanti soldi, un bel progetto,ma viene utilizzata solo ed esclusivamente per altri scopi come passeggiare il cane o al massimo per correre, anche perchè se si incontassero due bici provenienti da sensi di marcia inversi sarebbe impossibile procedere perché non c’è lo spazio sufficiente e chi ha provato ad andare in bici lì lo sa benissimo. Questi bei progetti sono validi in città come Bologna,Firenze etc… dove oltre alla cultura del mezzo ci sono anche le attrezzature adatte tipo i parcheggi per le bici e le aree pedonali dei centri storici. Immaginate il centro di Messina con un opera di questo tipo: il caos totale per qualcosa che non userà mai nessuno!

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  8. L’idea non è male, ma voglio ricordare che a Messina (che non si limita solo al centro della città) ci sono strade che hanno bisogno di modifiche urgenti, immediate!
    Non abbiamo solo il centro, le strade a Messina hanno bisogno di essere risistemate…prima però che si verifichi l’irreparabile!

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  9. Ma dai non scherziamo!!! Abbiamo lo schifo in città, e pensiamo alla pista ciclabile, torrenti pieni di detriti di ogni genere, strade piene di buche, spazzatura che ci arriva sino al collo, erbacce che ci coprono, e la giunta che fa…… Pensa alla pista ciclabile, ma andate a quel paese…….. Ma a piedi.

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  10. Adoro leggere i commenti qui.
    Si capisce perchè la città è ridotta in queste condizioni-

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