Da Brescia a Palermo, passando da Messina, in handbike per la legalità

Da Brescia a Palermo, passando da Messina, in handbike per la legalità

Rosaria Brancato

Da Brescia a Palermo, passando da Messina, in handbike per la legalità

domenica 15 Luglio 2012 - 12:16

Arriva oggi (LUNEDì) alle 16 a Messina la carovana antimafia in handbike, la bici a tre ruote che si pedala con le mani. Sei atleti della Polisportiva disabili Valcamonica hanno attraversato l'Italia, partendo il 6 da Brescia per tagliare il traguardo il 19 in via D'Amelio, nel ventennale della strage di Borsellino. Ad accoglierli, in ogni tappa, le associazioni Libera e i movimenti antimafia.

Da Brescia a Palermo, una lunghissima “pedalata” di 1.850 Km per la legalità.
Partiti il 6 luglio da Breno, nelle valli bresciane, sei atleti della Polisportiva disabili Valcamonica arriveranno in handbike (una bicicletta a tre ruote che si pedala con le braccia) fino in via D’Amelio, il 19 luglio, nel ventennale della strage di Paolo Borsellino.
Una staffetta in bicicletta di ben 14 tappe attraverso 7 regioni, che toccherà Messina domani alle 16 con arrivo alla Rada San Francesco.
Ad accoglierli alcune associazioni, Libera, Addiopizzo, Fondazione padre Puglisi, ed una carovana di ciclisti normodotati guidati dal prof. Eugenio Guglielmino, dell’Università di Messina (vicegovernatore del distretto del Panathlon, associazione che unisce esponenti sportivi di ieri e di oggi). Il gruppo scorterà la carovana di ciclisti antimafia fino all’Horcynus Orca dove ci sarà una breve sosta prima della ripartenza per la tappa di Milazzo. Ad attenderli, ci saranno i rappresentanti delle associazioni Libera e Rita Atria.
L’ideatore del “giro antimafia” è Mirco Bressanelli, ingegnere 41enne già due volte campione italiano di handbike. Insieme a lui Mauro Bernardi (35enne paraplegico, primo maestro di sci per disabili), Emanuele Bersini (ipovedente, corre su un tandem guidato da Giuseppe Falconi), Mario Gatelli (vicecampione in carica di tennis in carrozzina e 2 volte paralimpico), Alessandro Scavinoni (il primo italiano disabile a partecipare alla Maratona di New York) e Giordano Tomasoni (41 anni, paraplegico, faceva il falegname, ora è atleta, assessore allo sport del suo Comune e vicecampione italiano di sci di fondo).

“Attraverseremo l’Italia in ricordo di tutte le vittime della mafia- ha detto il tour manager ed organizzatore Tita Raffetti, di Libera Valcamonica- noi seguiamo la carovana a bordo di un camper insieme a medici e volontari. Siamo 23 persone in tutto e ci spostiamo con 7-8 mezzi”.
Grazie al sostegno del popolo di Libera in tutta Italia e di alcuni sponsor è stato possibile pianificare le 14 tappe ed i pernottamenti. A far da colonna sonora il brano inedito del gruppo folk “I luf”, un inno antimafia sulle note della tradizionale canzone siciliana “Ciuri ciuri”.
La staffetta si è spostata dal bresciano a Bologna, con una sosta nel modenese colpito dal sisma dove sono stati consegnati giochi, palloni, magliette ai bimbi ospiti del campo per sfollati.
Gli atleti della Polisportiva disabili Valcamonica hanno poi raggiunto Scandicci (Firenze), la provincia romana, il casertano, fino ad arrivare ad Eboli venerdì 13. Lo spostamento più lungo è stato sabato, con 208 chilometri da Eboli fino a Cosenza.

Oggi tappa a Vibo Valentia, e domani l’arrivo a Messina alle 16 alla Rada San Francesco. La carovana dopo Milazzo toccherà Pollina il 17 ed Aspra il 18 per arrivare al traguardo il 19 luglio in via D’Amelio, nel ventennale della strage di Borsellino e della sua scorta. Ad attendere questi atleti davvero speciali che stanno attraversando l’Italia in handbike nel nome della legalità saranno Rita e Salvatore Borsellino.
“Quest’anno ricorre il ventennale sia della nostra Polisportiva che della strage di via D’Amelio- ha detto Mirco Bressanelli- così ho pensato che questo era il modo migliorare per celebrare le due ricorrenze. Ci siamo allenati 5,6 volte a settimana. Non siamo eroi, siamo atleti, siamo sportivi che vogliono dare un messaggio per la legalità e dare visibilità allo sport per disabili”.
Rosaria Brancato

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