La risposta di Centorrino: "Ho cercato di mettere ordine ed eliminare disfunzioni"

La risposta di Centorrino: “Ho cercato di mettere ordine ed eliminare disfunzioni”

La risposta di Centorrino: “Ho cercato di mettere ordine ed eliminare disfunzioni”

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lunedì 28 Aprile 2014 - 12:47

Dall'ex assessore regionale alla formazione Centorrino riceviamo, in merito alla lettera dell'operatrice Ial Sicilia, e pubblichiamo la risposta con alcuni chiarimenti. "Con i miei provvedimenti ho cercato di mettere ordine in un settore abituato ad autoregolarsi in un clima di collusione, omertà e complicità. In ogni caso non volevo nella mia intervista offendere alcun lavoratore ma mettere in luce le disfunzioni del sistema"

Caro direttore,

leggo nel giornale on-line da te diretto una lettera di commento ad una mia intervista sulla Formazione Professionale in Sicilia, della cui diffusione su Tempostretto tengo a ringraziarti

Lascio da parte insulti gratuiti nei miei confronti, ricorrenti da quando con alcuni provvedimenti ho cercato di mettere ordine in un settore abituato ad autoregolarsi in un clima prevalente di collusione, complicità, omertà, alla cui influenza ben pochi si sottraevano. Un clima nel quale erano stati elaborati due avvisi per la distribuzione di ulteriori fondi agli enti di formazione così pieni di incongruità nelle valutazioni dei progetti presentati da dovere essere da me ritirati con conseguente riformulazione della long list di valutatori esterni.

E’ bene però chiarire che dal 2010 al 2012 ho promulgato tre progetti di formazione professionale. Il terzo era finanziato con il cosidetto FSE (fondi europei) per l’assoluta indisponibilità di fondi regionali cui poter attingere . Il progetto era di reiterare negli anni a venire questa tipologia di finanziamento. L’alternativa era quella di alimentare la Formazione Professionale, rispettando alla lettera il dettato della legge, con risorse estremamente esigue che avrebbero comportato il licenziamento della gran parte dei lavoratori del settore. Aiutati negli anni passati, rispetto ad una politica di esuberi praticata dagli enti di formazione, grazie alla cassa integrazione in deroga che avevamo ottenuto dal Ministero del Lavoro, misura a favore dei lavoratori cui nessuno fino a quel punto aveva provveduto.

Non era mia intenzione nell’intervista offendere alcun lavoratore della Formazione Professionale in debito di salario. Piuttosto mettere in luce le disfunzioni di un sistema che eroga sanzioni contro gli enti ma non riesce poi a proteggerne efficacemente gli addetti, vittime inconsapevoli di queste sanzioni.

Quanto alla lezione ricevuta della Corte dei Conti, che mi accomuna a personaggi ben più illustri come lo stesso Presidente del Consiglio, tengo a ricordare che la cosiddetta “integrazione” di budget erogata da me non legittimamente, secondo la C.d.C., ripeteva analoghi provvedimenti adottati negli anni precedenti da altri assessori e direttori generali, alcuni dei quali avevano addirittura ricevuto il visto di legittimità in passato dalla stessa C.d.C.. L’integrazione , in ultimo, era a favore dei lavoratori di un ente che avevano ricevuto un salario inferiore rispetto a quello contrattuale.

La “lezione” c’è stata ma non nel senso cui allude la lettera.

Mario Centorrino

ex Assessore Regionale alla Formazione

Professionale e all’Istruzione

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