La Casamica Immobiliare presenta un ricorso per sequestro conservativo pari a circa 3 milioni

La Casamica Immobiliare presenta un ricorso per sequestro conservativo pari a circa 3 milioni

La Casamica Immobiliare presenta un ricorso per sequestro conservativo pari a circa 3 milioni

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lunedì 23 Febbraio 2015 - 07:25

A pochi giorni di distanza dalla sua approvazione da parte del Consiglio Comunale, il piano di alienazione dei beni del Comune viene “aggredito” da un creditore di Palazzo Zanca. Il pericolo è che il caso della ditta in questione non rimanga isolato

Brutte notizie per il Comune di Messina. Neanche il tempo di approvare il piano di alienazione e valorizzazione dei beni patrimoniali e c’è già depositato presso Tribunale un ricorso per sequestro conservativo per un valore pari a circa 3 milioni di euro.

A presentarlo la Casamica Immobiliare s.r.l., non nuova a rapporti “conflittuali” con Palazzo Zanca. Si tratta infatti della stessa ditta che da anni ha in sospeso la questione di un piano di lottizzazione a San Licandro, tornato alla ribalta proprio in queste ultime settimane.

Il caso in oggetto riguarda, invece, l’acquisto di due terreni sul torrente Trapani, il «fondato timore di perdere le garanzie del proprio credito» e le inevitabili conseguenze che questa vicenda giudiziaria potrebbe avere sul piano di riequilibrio.

La storia, piuttosto ingarbugliata, viene narrata nelle sue molteplici fasi dal legale della Casamica Immobiliare s.r.l.,, Pasquale Verbaro , nella diffida recapitata agli amministratori di Palazzo Zanca, ai consiglieri comunali e al Collegio dei revisori dei conti (VEDI DOWNLOAD).

L’avvocato spiega che si tratta di una quanto mai doverosa iniziativa e si riserva di avviare ulteriori azioni giudiziarie, a causa dell’«attuale e fondato pericolo di fallire che corre la mia assistita, complice due operazioni immobiliari portate a termine proprio con il Comune di Messina».

Nel 2010, la Casamica srl si è infatti aggiudicata l’acquisto di due diversi terreni edificabili sul torrente Trapani , divenuti non edificabili nel corso dei mesi, circostanza questa che – secondo quanto scrive l’avvocato Verbaro – non ha impedito al Comune di portare a termine l’operazione di vendita senza spiegare le sopraggiunte novità urbanistiche, scaturite dalle criticità idrogeologiche riscontrate sul torrente Trapani in seguito allo studio condotto dal Dipartimento di Ingegneria civile dell'Università di Messina.

A maggio 2013 la Casamica Immobiliare s.r.l. ha quindi portato il Comune di Messina davanti al Tribunale Civile di Messina per: dichiarare risolti i contratti di compravendita per mancato verificarsi di un presupposto oggettivo e comune alle parti, cioè l’ immediata e concreta edificabilità in loco dei terreni ovvero la risoluzione dei contratti perché i terreni non erano edificabili; condannare il comune alla RESTITUZIONE DELLE SOMME CORRISPOSTE (oltre 1.000.000,00 di euro) maggiorate dell'I.V.A., oltre interessi ex D.Igs. 231/02 (o in subordine al tasso legale) oltre rivalutazione monetaria dalla consegna fino all'effettivo soddisfo; condannare l’ente convenuto al risarcimento del DANNO EMERGENTE complessivamente inteso e segnatamente: condannare il Comune di Messina al rimborso di ogni spesa, costo, prezzo, compenso, bollo, tassa e imposta pagate dalla Casamica Immobiliare s.r.l. in ragione e conseguenza diretta dell'acquisto dei due terreni, del loro possesso, nella misura che risulta dalla documentazione versata in atti, dalla disponenda consulenza; condannare il Comune di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore al risarcimento di tutte le voci di danno LUCRO CESSANTE ».

Rivolgendosi direttamente ai destinatari della diffida, il legale Verbaro li invita a riflettere «se non l'hanno già fatto — sui concreti ed oggettivi margini di successo dell'eventuale messa in vendita dei beni immobili del comune. Infatti, anche a voler prescindere dalle legittime iniziative cautelari che la mia cliente, come altri creditori del Comune, potrebbero avviare vincolando i citati immobili, ci si domanda se si sia tenuto in qualche modo conto del radicale e persistente effetto dissuasivo esercitato presso gli imprenditori cittadini e non solo dal famigerato precedente vissuto dalla Casamica Immobiliare s.r.l.»

«Infatti – continua l’avvocato – se presso l'amministrazione comunale le vicissitudini subite dalla mia cliente non sono conosciute, esse lo sono presso tutto il tessuto imprenditoriale provinciale dove ha suscitato ovvie riflessioni che portano comprensibilmente a non individuare nel Comune di Messina un contraente, diciamo cosi, affidabile!»

Il legale della Casamica Immobiliare s.r.l lancia alcun moniti ai consiglieri comunali, allorquando dice di presumere «che le determinazioni fin qui assunte e da assumersi; le deliberazioni adottate (ad esempio l'approvazione del piano delle alienazioni) e da adottarsi (ad esempio il piano di riequilibrio) siano state precedute da ogni debita verifica ed istruttoria, non ultimo da un'attenta valutazione del contenzioso in essere tra il comune e i molti creditori attuali e futuri le cui ragioni di credito potrebbero trovare tutela cautelare sin d'ora proprio vincolando il patrimonio disponibile dell'amministrazione comunale. Lo stesso patrimonio che il Comune di Messina ha intenzione di vendere ed il cui "improbabile" ricavo andrebbe ad esser impegnato per ripianare parte dei propri debiti».

Attarverso l’atto di diffida, l’avvocato Verbaro ha voluto rendere «un servizio alla verità dei fatti» e «tutelando al contempo l’ immagine e i legittimi diritti della società mia cliente».

Per il Comune è una nuova grana da risolvere ed il rischio è che il caso della Casamica Immobiliare s.r.l non resti isolato. Altri creditori potrebbero farsi avanti e mettere “le mani” sul patrimonio del Comune, svuoltando il piano di alienazione votato dal Consiglio comunale il 13 febbraio scorso e togliendo risorse importanti al piano di riequilibrio, già indebolito dalle criticità del piano industriale Amam che – secondo i revisori interni- fa acqua da tutte le parti.

Danila La Torre

22 commenti

  1. per il lettore sarebbe anche utile sapere per quali motivi questi terreni hanno perso la loro edificabilità, per una variante al PRG, per vincoli ambientali o per quale altro motivo

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  2. per il lettore sarebbe anche utile sapere per quali motivi questi terreni hanno perso la loro edificabilità, per una variante al PRG, per vincoli ambientali o per quale altro motivo

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  3. Vediamo se l’esperto in numeri riesce a risolvere il problema.Anzi lo risolva al tibetano.

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  4. Vediamo se l’esperto in numeri riesce a risolvere il problema.Anzi lo risolva al tibetano.

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  5. RICORDO agli smemorati di professione il sindaco e l’assessore all’urbanistica di quel periodo, il barcellonese o pozzogottese Peppino BUZZANCA, uomo di punta del CENTRODESTRA messinese e, un’altro Peppino di cognome CORVAJA. RICORDO sempre agli smemorati di professione il capogruppo del CENTRODESTRA, un’altro Peppino di cognome CAPURRO, del Consiglio Comunale in carica responsabile di aver approvato la variante gnerale,che praticoni urbanisti nostrani osarono chiamare piano regolatore. Votarono uno strumento urbanistico,si fa per dire,artefice della devastazione del territorio,insieme ad uno sgangherato dipartimento Attività Edilizia e Repressione Abusivismo,diretto per anni AD INTERIM da chi non aveva idea di come cucinare l’OVU BUGGHIUTU

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  6. RICORDO agli smemorati di professione il sindaco e l’assessore all’urbanistica di quel periodo, il barcellonese o pozzogottese Peppino BUZZANCA, uomo di punta del CENTRODESTRA messinese e, un’altro Peppino di cognome CORVAJA. RICORDO sempre agli smemorati di professione il capogruppo del CENTRODESTRA, un’altro Peppino di cognome CAPURRO, del Consiglio Comunale in carica responsabile di aver approvato la variante gnerale,che praticoni urbanisti nostrani osarono chiamare piano regolatore. Votarono uno strumento urbanistico,si fa per dire,artefice della devastazione del territorio,insieme ad uno sgangherato dipartimento Attività Edilizia e Repressione Abusivismo,diretto per anni AD INTERIM da chi non aveva idea di come cucinare l’OVU BUGGHIUTU

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  7. Il 16 OTTOBRE 2012 uno sbalordito Luigi CROCE si trovò in mezzo alle proteste di 23 famiglie sfrattate di via Alessandria e dei comunali incazzati per il ritardo stipendio. Le case sono di proprietà della società GiFe srl e prese in affitto dal Comune. Il giorno prima le 23 famiglie furono convocate al dipartimento della casa e invitate a trovare un’altra sistemazione,si offrì un sussidio di 400 euro al mese per sei mesi. Intervenne come al solito Libero GIOVENI, allora consigliere di circoscrizione, dichiarando che la GiFe rivoleva indietro l’immobile per morosità.GIOVENI auspicò una proroga degli affitti e che la questione venisse poi affrontata dalla nuova amministrazione,certamente non immaginava ACCORINTI sindaco e GIOVENI consigliere.

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  8. Il 16 OTTOBRE 2012 uno sbalordito Luigi CROCE si trovò in mezzo alle proteste di 23 famiglie sfrattate di via Alessandria e dei comunali incazzati per il ritardo stipendio. Le case sono di proprietà della società GiFe srl e prese in affitto dal Comune. Il giorno prima le 23 famiglie furono convocate al dipartimento della casa e invitate a trovare un’altra sistemazione,si offrì un sussidio di 400 euro al mese per sei mesi. Intervenne come al solito Libero GIOVENI, allora consigliere di circoscrizione, dichiarando che la GiFe rivoleva indietro l’immobile per morosità.GIOVENI auspicò una proroga degli affitti e che la questione venisse poi affrontata dalla nuova amministrazione,certamente non immaginava ACCORINTI sindaco e GIOVENI consigliere.

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  9. in effetti sono ancora edificabili, il rilascio delle concessioni edilizie è sospeso da anni fino a quando il comune stesso non metterà in sicurezza, a monte, il punto in cui il torrente scoperto si incalana nel cunettone realizzato con la copertura del torrente. Insomma il comune approva una variante per rendere edificabile il terreno, lo vende come terreno edificabile oltre un milione e poi nega all’acquirente la possibilità di costruirci sopra; voi come la chiamereste questa azione amministrativa?

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  10. in effetti sono ancora edificabili, il rilascio delle concessioni edilizie è sospeso da anni fino a quando il comune stesso non metterà in sicurezza, a monte, il punto in cui il torrente scoperto si incalana nel cunettone realizzato con la copertura del torrente. Insomma il comune approva una variante per rendere edificabile il terreno, lo vende come terreno edificabile oltre un milione e poi nega all’acquirente la possibilità di costruirci sopra; voi come la chiamereste questa azione amministrativa?

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  11. la storia è più o meno questa : per fare cassa il Comune approva una variante e rende edificabile un terreno sul torrente trapani, poi lo lende all’asta al nuovo valore ( oltre un mione) e uindi nega il rilascio della concessione edilizia all’acquirente.
    com aggravante c’è il fatto che tutti i titoli concessori sul Trapani ( anche la realizzazione di un tetto)sono sospesi fino a quando il comune stesso,non ottempererà a quanto deliberato in sede di Conferenza dei servizi, convocata per risolvere i problemi del Trapani, si tratta di lavori a monte della paarte coperta dal costo di meno di trecentomila euro, molto meno di quanto è stato il lucro sul solo terreno della Casamica. Ma cosa si aspettano?

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  12. la storia è più o meno questa : per fare cassa il Comune approva una variante e rende edificabile un terreno sul torrente trapani, poi lo lende all’asta al nuovo valore ( oltre un mione) e uindi nega il rilascio della concessione edilizia all’acquirente.
    com aggravante c’è il fatto che tutti i titoli concessori sul Trapani ( anche la realizzazione di un tetto)sono sospesi fino a quando il comune stesso,non ottempererà a quanto deliberato in sede di Conferenza dei servizi, convocata per risolvere i problemi del Trapani, si tratta di lavori a monte della paarte coperta dal costo di meno di trecentomila euro, molto meno di quanto è stato il lucro sul solo terreno della Casamica. Ma cosa si aspettano?

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  13. FACCIO CHIAREZZA. Il contratto fu stipulato in data 13 giugno 2008, commissario Bruno SBORDONE, due giorni prima del mandato di Peppino BUZZANCA, in esecuzione di una delibera di Francantonio GENOVESE del marzo 2007. Il contratto è a canone concordato, la durata sei anni salvo rinnovo, relativo a 27 alloggi siti in un unico fabbricato, appunto in via Alessandria 25, da destinarsi ad abitazione provvisoria di famiglie in situazione di grave disagio. Il canone annuo alla GiFe srl è di €142.367,69 più aggiornamenti istat, faccio due divisioni e ottengo la modica cifra di €439,40 mensili ad alloggio più istat, si comprendono meglio i €400 offerti da Luigi CROCE per cercarsi casa.

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  14. FACCIO CHIAREZZA. Il contratto fu stipulato in data 13 giugno 2008, commissario Bruno SBORDONE, due giorni prima del mandato di Peppino BUZZANCA, in esecuzione di una delibera di Francantonio GENOVESE del marzo 2007. Il contratto è a canone concordato, la durata sei anni salvo rinnovo, relativo a 27 alloggi siti in un unico fabbricato, appunto in via Alessandria 25, da destinarsi ad abitazione provvisoria di famiglie in situazione di grave disagio. Il canone annuo alla GiFe srl è di €142.367,69 più aggiornamenti istat, faccio due divisioni e ottengo la modica cifra di €439,40 mensili ad alloggio più istat, si comprendono meglio i €400 offerti da Luigi CROCE per cercarsi casa.

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  15. A giugno 2014 scaddero i sei anni, li moltiplico per il canone annuo e si ottiene €854.206,14 più istat.Per darvi delle cifre di confronto e, farvi comprendere quanto è vantaggioso l’investimento della GiFe srl,cito quella del trasferimento allo IACP da parte del Comune di €1.917.389,75 per la costruzione di 50 alloggi e 10 botteghe più le opere di urbanizzazione in località Annunziata-Matteotti.Il contratto con la GiFe è stato tacitamente rinnovato per ulteriori sei anni e applicata la riduzione prevista dalla legge del 15% sul canone,contestata dalla GiFe.INVITO Libero GIOVENI: a)chiedere conto del contratto di affitto GiFe penalizzante per le casse del Comune; b)seguire le sorti dell’ingente trasferimento allo IACP per tenerci informati

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  16. A giugno 2014 scaddero i sei anni, li moltiplico per il canone annuo e si ottiene €854.206,14 più istat.Per darvi delle cifre di confronto e, farvi comprendere quanto è vantaggioso l’investimento della GiFe srl,cito quella del trasferimento allo IACP da parte del Comune di €1.917.389,75 per la costruzione di 50 alloggi e 10 botteghe più le opere di urbanizzazione in località Annunziata-Matteotti.Il contratto con la GiFe è stato tacitamente rinnovato per ulteriori sei anni e applicata la riduzione prevista dalla legge del 15% sul canone,contestata dalla GiFe.INVITO Libero GIOVENI: a)chiedere conto del contratto di affitto GiFe penalizzante per le casse del Comune; b)seguire le sorti dell’ingente trasferimento allo IACP per tenerci informati

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  17. PERCHE’ il dirigente a capo del dipartimento Politiche della Casa,Risanamento,Edilizia Residenziale Pubblica in carica a GIUGNO 2008 è così solerte ad emanare una determina dirigenziale,a due giorni dall’insediamento del sindaco BUZZANCA,in attuazione di un indirizzo politico,risalente QUINDICI MESI PRIMA,di un GENOVESE decaduto e sostituito da un commissario? PERCHE’ non si domanda se BUZZANCA potesse avere un diverso indirizzo politico,magari un contratto di COMPRAVENDITA per arricchire il patrimonio comunale. I numeri parlano,dopo 12 anni verseremo alla GiFe srl €1.708.412 più istat.PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’ il barcellonese o pozzogottese tacque in Consiglio in merito all’accettazione dell’indirizzo del suo avversario? MA FURONO AVVERSARI?

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  18. PERCHE’ il dirigente a capo del dipartimento Politiche della Casa,Risanamento,Edilizia Residenziale Pubblica in carica a GIUGNO 2008 è così solerte ad emanare una determina dirigenziale,a due giorni dall’insediamento del sindaco BUZZANCA,in attuazione di un indirizzo politico,risalente QUINDICI MESI PRIMA,di un GENOVESE decaduto e sostituito da un commissario? PERCHE’ non si domanda se BUZZANCA potesse avere un diverso indirizzo politico,magari un contratto di COMPRAVENDITA per arricchire il patrimonio comunale. I numeri parlano,dopo 12 anni verseremo alla GiFe srl €1.708.412 più istat.PERCHE’ PERCHE’ PERCHE’ il barcellonese o pozzogottese tacque in Consiglio in merito all’accettazione dell’indirizzo del suo avversario? MA FURONO AVVERSARI?

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  19. Sergio DE COLA e RENATO si sono mossi sulla scia della delibera di Francantonio GENOVESE,ribadita da Peppino BUZZANCA,non c’è traccia di un indirizzo diverso da parte del CENTRODESTRA, quindi CONTINUITA’ CON IL PASSATO nell’affidarsi al libero mercato degli affitti, scartando la possibilità, visto l’ingente canone annuo, di una compravendita in un mercato immobiliare asfittico, che offre tanti appartamenti vuoti a prezzi contenuti per esigenze transitorie, spero transitorie, anche se a Messina il temporaneo è definitivo. Il REGOLAMENTO per l’erogazione dell’assistenza in favore di persone in stato di bisogno non disciplina l’aspetto di cui tratto, in particolare la rotazione degli alloggi o la verifica puntuale dei requisiti economici.

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  20. Sergio DE COLA e RENATO si sono mossi sulla scia della delibera di Francantonio GENOVESE,ribadita da Peppino BUZZANCA,non c’è traccia di un indirizzo diverso da parte del CENTRODESTRA, quindi CONTINUITA’ CON IL PASSATO nell’affidarsi al libero mercato degli affitti, scartando la possibilità, visto l’ingente canone annuo, di una compravendita in un mercato immobiliare asfittico, che offre tanti appartamenti vuoti a prezzi contenuti per esigenze transitorie, spero transitorie, anche se a Messina il temporaneo è definitivo. Il REGOLAMENTO per l’erogazione dell’assistenza in favore di persone in stato di bisogno non disciplina l’aspetto di cui tratto, in particolare la rotazione degli alloggi o la verifica puntuale dei requisiti economici.

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  21. RENATO ACCORINTI e i messinesi di VIA ALESSANDRIA 25. La delega alle politiche della casa prima di essere affidata a Sebastiano PINO era di pertinenza, fin dall’insediamento della Giunta, di Sergio DE COLA, l’ingegnere assessore all’urbanistica, mentre la dirigente del dipartimento è l’arch. Maria CANALE. A GIUGNO 2014 scaddero i sei anni di contratto con la GiFe srl e la dirigente non avendo un diverso indirizzo politico dall’assessore al ramo rinnova tacitamente il contratto per ulteriori sei anni, alle stesse condizioni, applicando soltanto la riduzione del 15% prevista dalla nuova norma vigente.

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  22. RENATO ACCORINTI e i messinesi di VIA ALESSANDRIA 25. La delega alle politiche della casa prima di essere affidata a Sebastiano PINO era di pertinenza, fin dall’insediamento della Giunta, di Sergio DE COLA, l’ingegnere assessore all’urbanistica, mentre la dirigente del dipartimento è l’arch. Maria CANALE. A GIUGNO 2014 scaddero i sei anni di contratto con la GiFe srl e la dirigente non avendo un diverso indirizzo politico dall’assessore al ramo rinnova tacitamente il contratto per ulteriori sei anni, alle stesse condizioni, applicando soltanto la riduzione del 15% prevista dalla nuova norma vigente.

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