Tra Picciolo, Greco e Sciacca scoppia la pace: "La zona falcata è la priorità"

Tra Picciolo, Greco e Sciacca scoppia la pace: “La zona falcata è la priorità”

Rosaria Brancato

Tra Picciolo, Greco e Sciacca scoppia la pace: “La zona falcata è la priorità”

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martedì 13 Gennaio 2015 - 16:36

Nel 2015 è scoppiata la pace tra Picciolo, Greco e Sciacca. Quello che era stato il pomo della discordia, ovvero il ddl sulle Zir e Zis è diventato il terreno d'incontro. "La zona falcata sarà la priorità del Piano strategico" annunciano e al tavolo di elaborazione ci sarà anche l'ex ingegnere capo. E non si escludono commissariamenti in vista.

E’ l’anno zero della zona falcata ed è su questa grande sfida, la riqualificazione di un’area che può essere definita il tesoro più prezioso della città, che dopo mesi di scontri e denunce finiti anche sui tavoli dei legali che “ è scoppiata la pace” tra i Dr Beppe Picciolo e Marcello Greco e l’ex ingegnere capo del Genio civile Gaetano Sciacca. La scommessa da vincere in tempi brevi, grazie alla presenza dell’assessore regionale Maurizio Croce con una delega chiave, ha riunito politica e tecnica dopo mesi di scontri feroci è proprio sul destino delle aree Zir e Zis, sulla Zona falcata e su un piano di recupero particolareggiato divenuto chimera che i due “ex” acerrimi nemici Picciolo e Sciacca hanno unito le forze, suggellando in conferenza stampa un progetto che potrà camminare solo sulle gambe di molti soggetti, attraverso un Piano strategico che consenta l’accesso ai finanziamenti europei.

“Siamo stanchi di discussioni vuote- commenta Beppe Picciolo- vogliamo parlare di programmi. Da oggi è l’anno zero e la zona falcata deve essere al centro di un accordo di programma che porti in tempi brevissimi alla bonifica ed alla riqualificazione dell’area. E’ adesso il momento di agire, c’è un assessore messinese con una delega fondamentale, c’è l’eredità progettuale lasciata dall’ex assessore Furnari, quindi la zona falcata deve essere la priorità. Dobbiamo creare un Nucleo tecnico interdipartimentale che in 60 giorni elabori il Piano strategico in modo da accedere, sin da maggio alle risorse europee. Il nostro Houdini-Croce ha dimostrato di saper trovare le risorse, adesso la giunta Crocetta deve attivare il tavolo che in 60 giorni ci troverà pronti a partire”.

Di questo nucleo “salva zona falcata” faranno parte l’Autorità portuale, il Comune, la Sovrintendenza (che già nei mesi scorsi ha operato con grandissima attenzione sui progetti da portare avanti nell’area), i Dipartimenti regionali infrastrutture e lavoro, la provincia, nonché, sindacati e Confindustria come supporto esterno. Se la Sovrintendenza sarà rappresentata da Orazio Micali che un “miracolo” come quello che si spera di ottenere lo sta realizzando a Siracusa, Messina non potrà fare a meno della competenza di chi, come l’ingegnere Sciacca ha sempre messo le battaglie per il territorio al primo posto e che adesso, ha sotterrato l’ascia di guerra nei confronti dei Dr proprio sul disegno di legge per le aree Zis e Zir che era diventato il pomo della discordia. Non che la proposta dei Dr sia cambiata ma è stato Sciacca, come spiegato nel corso della conferenza stampa che ha cambiato idea, rivalutandone alcuni aspetti. “La zona falcata, Zir e Zis sono il cuore dei problemi- ha chiarito Sciacca- Ma l’amministrazione comunale ancora non ha reso noto quanto deciso in merito alle Zir e Zis. Per queste zone c’è una sola stella polare ed è il Piano di recupero particolareggiato, del quale però l’amministrazione ancora non ha reso noto nulla, neanche le norme di attuazione. Nelle more del Piano particolareggiato il Ddl presentato dai Dr assume un altro aspetto perché prevede quegli interventi che altrimenti sarebbero impossibili. Non si tratta di cementificare”. Sciacca poi sottolinea un altro aspetto ed è quello relativo ai tempi lunghi dell’amministrazione. Proprio il fatto che finora non si è provveduto potrebbe aprire le porte ad un commissario ad hoc per il piano particolareggiato, inviato dalla Regione.

“solo con una politica forte- ha concluso Sciacca- si possono portare avanti forti iniziative e la zona falcata deve rappresentare la priorità. L’area è di competenza dell’Autorità portuale ma le regole le detta l’amministrazione anche perché non dimentichiamo che è l’ente locale che deve dettare la strategia politica. Ma se non lo fa? Più che del Pico avremmo avuto la necessità di discutere di questo e delle norme di attuazione”.

La mancanza di partecipazione nelle politiche che riguardano il territorio è stata sottolineata da Massimo Finocchiaro, Megafono, nonché vicepresidente di Confindustria e riferimento del governatore Crocetta in riva allo Stretto. “Le dichiarazioni dell’assessore De Cola sulle norme di attuazione sono un fulmine a ciel sereno perché nonostante le sollecitazioni degli ordini professionali non siamo stati chiamati a nessun confronto. L’unico fatto certo è che al momento è tutto fermo, l’area dovrebbe essere riqualificata ma è completamente bloccata con un danno gravissimo per l’edilizia. A mio avviso l’amministrazione è già inadempiente e i deputati potrebbero già chiedere l’invio di un commissario”.

Il percorso individuato prevede quindi come prossima tappa l’attivazione del tavolo congiunto da parte del presidente Crocetta, poi 60 giorni di tempo per l’elaborazione del Piano strategico quindi, di volta in volta, per accedere ai singoli finanziamenti europei (oltre i 73 milioni di euro già individuati dall’ex assessore Furnari) i progetti d’intervento. Nel frattempo il ddl sulle aree Zir e Zis fermo da più di un anno può legittimamente essere ripreso e portato avanti per rimettere in moto economia e speranze.

“Solo con la chiarezza di obiettivi e la piena armonia tra i soggetti partecipanti si potrà raggiungere un traguardo- ha spiegato Orazio Micali, sovrintendenza ai Beni culturali- C’è già un progetto per un centro di documentazione e di arte contemporanea, ma la logica Europea prevede sempre tempi certi e individuabili. E’ come una catena, se risolvi un problema in un punto e attivi l’economia a seguire anche gli altri verranno risolti e affrontati”. Miacali ci sta riuscendo a Siracusa, ma Messina rischia di diventare una scommessa più difficile.

Posso solo dire grazie all’intelligenza di Sciacca che ha saputo superare attraverso il confronto le posizioni iniziali- ha concluso Marcello Greco- Si chiude una diatriba e adesso saremo vigili affinchè la zona falcata diventi punto di rinascita. Con il ddl vogliamo, nelle more del Piano di recupero, pensare a riqualificare una zona altrimenti destinata a morire, non sarà incrementata alcuna cementificazione e sono contento che l’apporto dell’ingegnere Sciacca ci consentirà di sbloccare una situazione paralizzata”.

La strada maestra, come spiegato dai presenti, resta il Piano di recupero, ma nel frattempo, tra Ddl e Piano strategico si punta ad elaborare una visione diversa e ad evitare di perdere altro tempo prezioso nonché finanziamenti.

“Se proprio dobbiamo sognare- ha concluso Picciolo- Partiamo dal 1908, dal Museo permanente nella zona falcata, dall’utilizzo del primo traghetto storico, non la Cariddi, come sede ideale, dalla riqualificazione della Dogana, dal Centro di documentazione. Ma andiamo per gradi. Il primo step è in primavera”.

Quanto ai Dr il prossimo step è nei prossimi giorni con la definizione del nuovo assetto del partito, alla luce anche delle nomine di Pippo Morano alla presidenza del Parco dell'Alcantara e di Fabio D’Amore alla presidenza dell’Ersu, che comporteranno l’affidamento del timone del partito all’avvocato Salvatore Versaci.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. e bravi, da un lato bloccate le concessioni e tenete la maggioranza, dall’altro dopo gli insulti fanno pace con il tutelatore dell’ambiente che da lo sta bene all’operazione e la strada è tracciata EVVIVA LA RIVOLUZIONE 😀

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  2. e bravi, da un lato bloccate le concessioni e tenete la maggioranza, dall’altro dopo gli insulti fanno pace con il tutelatore dell’ambiente che da lo sta bene all’operazione e la strada è tracciata EVVIVA LA RIVOLUZIONE 😀

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  3. lo specchio della messina nata dal clientelismo politico del falso boom economico degli anni 60, di cui oggi si raccolgono i meritati frutti ( tossici.)E fesso chi vi crede,siete figli di quel nulla. Fate ridere e scommetto che in 60 anni di vita non ci avete mai messo piede, se non una qualche volta, in periodo di elezioni

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  4. lo specchio della messina nata dal clientelismo politico del falso boom economico degli anni 60, di cui oggi si raccolgono i meritati frutti ( tossici.)E fesso chi vi crede,siete figli di quel nulla. Fate ridere e scommetto che in 60 anni di vita non ci avete mai messo piede, se non una qualche volta, in periodo di elezioni

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