"Questa Tares non s'ha da fare", raccontiamo l'indignazione attraverso la voce dei nostri lettori

“Questa Tares non s’ha da fare”, raccontiamo l’indignazione attraverso la voce dei nostri lettori

Francesca Stornante

“Questa Tares non s’ha da fare”, raccontiamo l’indignazione attraverso la voce dei nostri lettori

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lunedì 06 Gennaio 2014 - 01:47

Ormai da giorni impazza la polemica sulla nuova tassa. Su Facebook è nato un gruppo che propone la mobilitazione di massa, innumerevoli le segnalazioni e i commenti giunti sul nostro sito.Ne abbiamo selezionato alcuni per dire attraverso la voce diretta dei lettori cosa sta suscitando una tassa che non piace davvero a nessuno.

Per l’amministrazione Accorinti aver scelto di introdurre la Tares si sta rivelando peggio di aver firmato la propria condanna a morte (ovviamente politica). Era prevedibile che i cittadini non avrebbero gioito all’arrivo della nuova tassa sui rifiuti, nessuno si aspettava di vedere messinesi festosi con i bollettini in mano in coda per pagare il proprio tributo. Forse però gli inquilini di Palazzo Zanca non avevano realmente considerato la reazione che ci sarebbe stata alla lettura delle cifre che ogni cittadino dovrà versare. La rivolta è esplosa sui social network, innumerevoli sono i post che in questi giorni hanno scatenato il dibattito, a peggiorare le cose anche gli errori segnalati e quelle che da ogni parte sono state considerate come ingiustizie. I messinesi non ci stanno a pagare una tassa da capogiro sul costo di gestione dei rifiuti a fronte di un servizio che definire pessimo è un eufemismo. Non ci stanno a pagare la spazzatura mentre la città è invasa dall’immondizia. Non ci stanno ad accettare i paradossi di una tassa che deve pagare anche chi nel 2013 è morto, ma non chi nello stesso anno è nato. Non ci stanno neanche ad accettare che proprio l’amministrazione Accorinti non abbia fiatato sul fatto che a Messina la gestione dei rifiuti costi quasi 45 milioni di euro e che abbia deciso che dovevano essere proprio i cittadini a coprire per intero questo costo senza sapere neanche perché si spende tanto.

Su facebook è nato un gruppo che sta organizzando una mobilitazione di massa per dimostrare che i messinesi questa volta non hanno intenzione di abbassare la testa. Si chiama “L’altra Messina contro la Tares” e invita ai cittadini a presentarsi domenica 12 gennaio alle 10.30 a piazza Unione Europea far sentire la voce e il malcontento di tutti. Tina Cappadonia ed Eugenio Preta, promotori dell’iniziativa, scrivono “restituiamo le cartelle al mittente, vogliamo i servizi dovutici e dopo pagheremo. Potrebbe apparire demagogia ma non si fanno false promesse elettorali, questa è un'iniziativa popolare, volta a protestare contro gabelle e tasse ingiustificate, che la gente non sopporta per mancanza di risposta alle proprie esigenze da parte di chi governa”.

Tempostretto fin dal primo giorno in cui in città si iniziò a parlare di Tares ha seguito la vicenda con rigorosa attenzione, adesso sta provando ad aiutare i cittadini a districarsi tra gli innumerevoli dubbi che questa tassa ha generato, la pioggia di commenti e segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni può raccontare al meglio qual è il pensiero dei messinesi sulla Tares. Per questo motivo ne abbiamo selezionato alcuni (raccoglierli tutti era davvero impossibile) per dire attraverso la voce diretta dei lettori cosa sta suscitando una tassa che non piace davvero a nessuno.

C’è chi si sfoga e spiega perché questa tassa è inaccettabile:

Giovannimario: T.A.R.ES.( TASSA ASSASSINA,RAPINATRICE,ESPROPRIATRICE)!!! Potrei aggiungere INCOSTITUZIONALE,ESTORSIVA,ODIOSA,INGIUSTA…ETC,ETC. Questa tassa non è un tributo per coprire i costi di un servizio. Non c'è assolutamente alcuna relazione logica, matematica,sociale tra quello che viene richiesto e ciò che si riceve in cambio! Un servizio che più inefficiente, retrogrado,anacronistico,dispersivo,antigienico di com'è,non potrebbe essere, viene fatto pagare a costi salatissimi! Un costo richiesto anche ai morti, agli assenti per studio o lavoro e anche ai fantasmi delle case disabitate! Bollettini di oltre mille euro recapitate a famiglie povere, di cinque componenti con il capofamiglia che non riceve lo stipendio da mesi,la moglie ed i figli che fanno lavori saltuari,precari, sottopagati, come faranno a pagare queste cifre abnormi? SIAMO ALLA FOLLIA PURA! Cosa Fare? Evasione?Disobbedienza Fiscale?Ricorsi di massa? Class Action collettivi? Puro e semplice rifiuto di pagare? Certo è che se azioni vanno fatte, devono essere fatte collettivamente. Si potrebbe per esempio cominciare a raccogliere tutti i bollettini già recapitati e restituirli al mittente, come irricevibili, antisociali ed anticostituzionali! Ma servirebbe un coordinamento cittadino credibile ed affidabile! Qualcuno che come l'ex cittadino semplice Renato, protestava credibilmente per la PACE, PER IL TIBET LIBERO E PER IL ''NO PONTE''. E già! Ora che lui è passato dall'altra parte della barricata e non fa più il Masaniello, avremmo bisogno davvero di un forte e coraggioso Robin Hood! Lo troveremo? Chi vivrà, vedrà!

Luigi: La città e' sporca e fetida. Il tributo richiesto abnorme. La responsabilità di questo carico di costi e' interamente dell'attuale amministrazione poiché nulla e' stato fatto per contenere i costi e per regolamentare meglio la suddivisione degli stessi tra i cittadini. Io ieri ho pagato la folle imposizione perché non sopporto rimandare i pagamenti, ma per la prima volta vivo la situazione con profondo disagio e crescente rabbia. La palese incapacità degli attuali responsabili sta portando a storture incredibili. A raccontare questi fatti neppure ci si crede…E poi ci si lamentava di chi definiva cloaca la città…

Peloro: la rabbia sale, fra coloro che disperati non sapranno come gestire il salasso post feste e dovranno estrarre a sorte cosa pagare (TARES, mini IMU, canone RAI ecc.), e fra coloro che come me vivono all'estero da anni, e ai quali il Comune chiede illecitamente la TARES. Mi è arrivata comunicazione che mi chiede la TARES per miei vecchi domicili, nonostante al 1° gennaio 2013 (fatidica data!) non fossi residente a Messina e non abbia alcuna proprietà in città. Sembra una situazione kafkiana, e ovviamente vivendo 3500 km lontano sarà difficile da sbrogliare. Ovviamente l'amministrazione eredita decenni di malcostume, e la colpa non è sola di Accorinti & C. (tra l'altro la TARES l'hanno votata quasi tutti i consiglieri, inclusi gli amici di Calabrò), ma ciò non toglie che la cosa è stata gestita malissimo: era così complicato incrociare gli archivi dell'anagrafe con quelli del dipartimento tributi, così che fossero aggiornati? Evitare di chiedere il pagamento anche per chi è morto o si è trasferito nel frattempo? Prevedere sconti per chi ha reddito basso? Avvisare i cittadini in anticipo così che comunicassero al dipartimento tributi eventuali cambiamenti avvenuti nel nucleo familiare? Verificare se i 45 milioni di euro erano congruenti col servizio scadente offerto? Provare a tagliare qualche costo (tanto non se ne sarebbe accorto nessuno, la spazzatura è e resterà là)? Prevedere il pagamento non in tre rate ma in quattro o addirittura sei, così che fosse meno indolore? Pur apprezzando l'entusiasmo della "rivoluzione accorintiana", mi rendo conto che gli amministratori continuano a ignorare la mentalità del "buon padre di famiglia": sedersi a tavolino, fare i conti come si deve, e non pretendere dagli altri familiari più di quanto sia ragionevole raggiungere.

george: che il servizio di raccolta dei rifiuti debba essere pagato è giusto. Sul modo della raccolta il cittadino contribuente ha il dovere ed il diritto di intervenire, per chiedere efficienza ed economia gestionale. Quindi: differenziata. Ma non alla messinese, ma porta a porta, con bidoni separati e con mezzi di raccolta separati per tipo di rifiuti. Per 9/10 mesi l'anno vivo a Milano e questo è quello che si fa. Vi do un argomento di discussione. Abitazione A3, tre occupanti (vivi….), 80 metri quadri. Tares € 250,00 annui. A Messina quanto?

C’è chi vede come unica soluzione quella della protesta:

messinatiadoro: io sono per non pagarla e per la protesta di massa…sono stufa di fare sempre la figura dei pecoroni come del resto abbiamo sempre fatto…lamentarsi è obbligo agire un di più. L'unico modo per far sentire tutta la nostra rabbia e la nostra disperazione è scendere in piazza e manifestare, pacificamente, ma manifestare altrimenti non ci prenderà in considerazione nessuno, come del resto è stato fatto fino ad ora.

Angelo Silipigni:andiamo in massa a manifestare a palazzo Zanca domani mattina alle 9:00. Facciamo sentire la nostra voce, come hanno fatto in altre città! Mobilitiamoci finalmente. Tutti insieme.

C’è chi invece pensa a preparare un ricorso, come suggerito anche dall’avvocato Antonio Catalioto (vedi articolo a parte):

Salvatore Vernaci: Cittadinanzattiva – Coordinamento Provinciale dei Cittadini-ricorda che qualsiasi tipo di ricorso si faccia non sospende l’obbligo del pagamento del tributo. Se Accorinti e Signorino non vengono incontro alla Popolazione, alle richieste della Gente, alla opportunità che la legge di conversione del D.L.n. 102/2013, ha fornito loro della non obbligatorietà della TARES e quindi del mantenimento della TARSU, con la sola maggiorazione di 0,30 Euro a metro quadrato; se non seguono la strada (quella del Comune di Trapani) tracciata loro da CittadinanzAttiva è segno palese che non sono Loro che comandano Messina, ma ubbidiscono a Forze esterne, tradendo, così non facendo, tutte le aspettative dei Messinesi

don camillo: questa Tares, indipendentemente da quanto hanno fatto gli altri comuni, sicuramente più efficienti del nostro, è iniqua ed illegittima e se esiste il modo legale per presentare ricorso, va fatto. Il Comune di Messina, se poi sarà in grado, dovrà rivalersi su coloro che hanno applicato la "legge" a discapito della cittadinanza. Perchè dobbiamo pagare per un servizio che non c'è? Perchè dobbiamo mantenere un business che dura da anni? Perchè dobbiamo sottostare a chi ci ha scambiato per dei bancomat da cui prelevare a piacimento, consapevoli dell'impunità sinora esistente? A questo punto sarebbe opportuno preparare un facsimile di ricorso in modo da presentarlo prima del 15 gennaio 2014, termine entro il quale – vergogna maggiore – chi non ha ricevuto i bollettini, dovrebbe recarsi all'ufficio tributi, mettersi in fila e ritirare i bollettini.
Ennesima vergogna di una giunta ed un consiglio comunale ricchi soltanto dello zero assoluto.
Altro che "cambiamo messina dal basso". Sarebbe stato più giusto scrivere "COLPIAMO MESSINA DAL BASSO".

giacomoprimo: per organizzare una manifestazione occorrono settimane nella migliore delle ipotesi, a meno di non avere un comitato promotore collaudato. Sarebbe piuttosto il caso di affidarsi a chi ha già chiaro cosa e come e preparare un modulo unico per il ricorso ed un'azione collettiva contro questa tassa. Anche se qualcuno ha detto che una class action contro un ente pubblico non sarebbe possibile perché la legge che ha istituito la class action lo escluderebbe a priori. Secondo Catalioto questa Tares ha diversi punti vulnerabili non riferibili soltanto alla realtà messinese.. quello che mi stupisce è che soltanto adesso qualcuno trovi argomenti contro la Tares dopo tutto questo tempo passato dalla previsione alla sua istituzione. In ogni caso una "protesta di massa" non servirebbe quanto una precisa e diretta azione mirata. Accorinti e la sua giunta, al di là dell'approssimazione e incompetenza con cui hanno varato il regolamento della Tares per Messina (e qui vale proprio la frase :Dio perdona loro perché non sanno quello che fanno), non hanno colpe dirette, quanto sono colpevoli di connivenza inetta con il contesto.Più che un segnale di discontinuità hanno lanciato l'ennesimo segnale di appiattimento e di rinuncia a cambiare profondamente questa città.

Mauriziojob propone invece un’altra iniziativa: “Bisogna fotografare ed inviare a Tempostretto le immagini dei disservizi nella raccolta rifiuti realizzando una banca dati che dimostri l'inefficienza e il diritto alle riduzioni della tariffa”.

Sono queste le tante voci dei messinesi sulla Tares. Dovremmo aggiungere le decine di mail giunte in redazione per avere chiarimenti, ma speriamo di aver risposto ai dubbi dei nostri lettori attraverso i nostri approfondimenti sul regolamento e le indicazioni che arrivano dal Dipartimento Tributi. Una cosa è certa: i presupposti per dire che non finisce qui ci sono tutti.

Francesca Stornante

35 commenti

  1. E’ semplicemente inaccettabile per il solo fatto che è del tutto oscuro come si arrivi ad un esorbitante costo per la gestione dei rifiuti pari ad 80.000.000.000 delle vecchie lire …con gli zeri la cifra sembra folle !!!

    Se ci avessero anche chiesto il doppio la nostra cara Amministrazione attuale ma anche le precedenti avrebbero approvato tutto senza porsi il problema?

    Pubblicate il piano de costi d’esercizio in modo che possiamo leggerlo nel dettaglio..del resto dovrebbe essere pubblico, anzi, obbligatorio renderlo disponibile da parte del Comune.

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  2. Non riesco a capire come si fa a paghare un servizio
    inesistente vicino casa mia in via comunale bordonaro non svuotan il cassonetto dal 22dicembre e sie formato una piccola discarica.
    tutti domenica a protestare

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  3. A Messina c’e’ il reale rischio di una epidemia – i rifiuti per strada da parecchi giorni, cassonetti senza coperchio – L’amministrazione non rispetta neanche le elementari norme sanitarie ed e’ assurdo che un assessore si permetta di dire TENETEVI LA SPAZZATURA A CASA.

    E’ facile far pagare ai cittadini tutte le malefatte di Messina ambiente , ATO ETC…. .

    Io non posso pagarla ed naturale che non andro’ a rubare per pagare questa assurda tassa .

    Mandero’ il mio bollettino ad accorinti pregandola di pagarlo , quando avro’ i soldi gli li restituiro……

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  4. Angelo Silipigni 6 Gennaio 2014 09:38

    Domenica 12 gennaio alle 10:30 ci saró! Per manifestare pacificamente. Accorrete in massa.

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  5. Comunque si sa che questa testata giornalistica e criticona ma se ci fosse stato un altro a posto di Renato tutto queste polemiche non ci sarebbero state…… Questo è l unico commento che posso postare qui…

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  6. Corretto il commento di mauriziojob. E’ necessario fotografare i disservizi e i dipendenti fannulloni! Oggi il servizio lo paghiamo interamente noi e i disservizi del passato non possono più passare sotto silenzio xchè oggi non paga lo STATO e a tutti NOI interessa un servizio che funzioni! … diciamo anche che il NOSTRO silenzio é stato tanto colpevole quanto la dissennatezza di chi ha gestito. Adesso … se siamo capaci… paghiamo (sebbene siano necessari correttivi irrinunciabili) ma denunciamo anche gli abusi di chi crede che ci sia sempre la solita omertà a coprire ogni disservizio!!

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  7. Grazie per aver pubblicato in questo articolo i nostri commenti!

    Tempostretto ha il pregio innegabile (come pochi giornali fanno, anche a livello nazionale) di dare spazio ai lettori.

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  8. @MAURIZIOJOB: Ottima l’idea di fotografare, ma non dovremmo inviarle solo a Tempostretto, ma a tutte le testate giornalistiche delle città del nord citate nel precedente articolo, dove è stata applicata la Tares come a Messina, e poi alla Procura della Repubblica ed alla Procura della corte dei conti, perchè pagare le tasse è il dovere di ogni cittadino, ma avere come contropartita un servizio è un diritto sacrosanto.
    Avranno così modo, se ce ne fosse il bisogno, di conoscere come è stata e com’è tuttora amministrata la città di Messina.
    Il vecchio che si maschera di nuovo nel più ampio rispetto delle realtà gattopardiane.
    Con questo ballottaggio ci siamo fatti prendere per il @@@@ per l’ennesima volta perchè abbiamo perso solo noi cittadini e contribuenti ed hanno vinto le “solite” forze politiche, indipendentemente dal candidato ballottato.

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  9. Due cose semplici semplici che l’Amministrazione che vien dal basso ignora. Siamo pure disposti a pagare un servizio e un ATO che funziona. Ma non é così. Come si possono tollerare MATERASSI lungo la via DEL FANTE e STRADE PIENE DI BUCHE sempre all’Annunziata.
    Il Comune prima di pretendere i soldi deve assicurare un servizio EFFICIENTE che si può ottenere con la vigilanza e le sanzioni per chi insozza il suolo pubblico. IALACQUA ecologista a parole, si faccia un giro per la cittá!!

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  10. Ma la domanda che più mi fa incavolare è:
    – Mi chiedono/prettendono che paghi una tassa esosa per un servizio, bene, ma se il servizio non funziona, se il servizio non viene svolto regolarmente, se il servizio non viene svolto bene da chi è preposto, dal primo all’altimo responsabile, perchè dobbiamo pagare e non avere alcun rimborso?
    Perchè, come in altri servizi/campi, i responsabili non sono chiamati a renderne conto alla Legge/Giustizia per inadempimento e truffa vs i cittadini?
    Perchè, visto come NON è svolto il servizio la Magistrattura non interviene in piena autonomia e ne chiede conto?
    Se non pago arriva la cartella esatoriale con sovrattassa, multa ed interessi e se non pago arriva la finanza o i carabinieri. Se il servizio non viene svolto adeguatamente lasciando la città piena di spazzatura nessuno va a chiederne conto al sindaco, all’assessore, al presidente dell’Ato, perchè?

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  11. Strano che a Messina si comprino case dal costo medio compreso tra 500.000€ e 350.000€ e poi ci si preoccupi di pagare la Tares!
    Anzi è giustissimo che le ” batoste” più alte di Tares vadano a chi ha acquistato recentemente queste tipologie di immobili da imprenditori spregiudicati che hanno costruito col “silenzio/assenso”,magari investendo capitali di provenienza dubbia.

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  12. SaltaLaMacchia 6 Gennaio 2014 11:34

    Caro amico, la Tares non si paga per avere un servizio. Si paga per mantenere le centinaia di dipendenti comunali!

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  13. Come i porci nel fango…

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  14. I nostri amministratori hanno pensato che se i messinesi che dovessero rifiutarsi di pagare fossero in tantissimi, non otterrebbero nulla? I cittadini inadempienti verrebbero “perseguiti” per mancato pagamento,con cartelle esattoriali, con fermi amministrativi, pignoramenti e chi più ne ha più ne metta. Trascorrerebbero anni e nel frattempo i soldi che servivano dove li vanno a recuperare??? A scanso di equivoci, io voglio pagare il giusto, come ho sempre fatto per qualunque tassa, senza errori alla base del calcolo…

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  15. Onestamente non capisco cosa c’entri che a Messina si comprino case con costi medi molto alti con il fatto che la TARES sia stata calcolata erroneamente e in maniera iniqua per moltissimi contribuenti…

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  16. E cchè vor dì? Stiamo parlando di poche persone che spendono da 350 a 500 mila euro per l’acquisto di una casa? Cosa c’azzecca questo con una TARES applicata a tutti, anche a chi vive di pensione sociale? Che c’azzecca la TARES con una tassa iniqua richiesta a fronte di servizi inesistenti anche a chi non arriva alla fine del mese? O forse la TARES è stata richiesta solo a chi spende 500 mila euro per una casa o a questi fantomatici imprenditori spregiudicati? Spadino58, forse hai sprecato un’occasione per non dire sciocchezze! Ma forse la tua è una difesa di ufficio perché forse… anche tu fai parte della “combriccola” che sta affossando questa città!

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  17. Erano le 11 di mattina di giovedì 2 gennaio 2014 ed era una bella giornata. Il sole splendeva alto nel cielo,dopo giorni di pioggia grigi e uggiosi. La temperatura era gradevole e si respirava un’aria salubre, fine e leggera. Rientrando a casa, ho guardato distrattamente nella cassetta della posta,più per abitudine, che con la reale speranza di trovarci dentro qualcosa.Ed invece ”qualcosa” c’era. Oltre al solito fastidioso ed ingombrante depliant di un centro commerciale, quasi nascosta sotto di esso, c’era una piccola busta bianca e anonima. Rimango sinceramente meravigliato per l’efficienza del servizio postale,che il primo giorno lavorativo dell’anno è così sollecito a recapitare la corrispondenza. Prendo la busta per vedere chi mi cerca. Dall’esterno non si capisce chi sia il mittente. Guardando attraverso la finestrella trasparente riesco a leggere CITTA’…Apro la busta, più incuriosito che mai, e vedo scritto a carattere maiuscolo: CITTA’ DI MESSINA! Lì per lì, penso sia qualche invito a qualche spettacolo folcloristico o la partecipazione a qualche fiera di beneficenza o l’invito per qualche conferenza scientifica e culturale. O più semplicemente,mi dico, è la nostra amministrazione che per dare un segnale di cambiamento, ha deciso di inviare a tutti i cittadini, gli auguri per il nuovo anno! Ma le mie illusioni cadono miseramente non appena comincio a leggere la missiva ed in particolare appena il mio sguardo cade su quella maledetta parola ”TARES”! Vado avanti a leggere il seguito e scorgo l’assurda cifra che questa amministrazione mi chiede per il servizio di raccolta dell’immondizia. Una cifra spropositata e demenziale. Faccio rapidamente due calcoli e mi accorgo che la tassa è aumentata di oltre l’ottanta per cento rispetto a quella dell’anno scorso. In quel momento ho pensato che l’onda della povertà stava salendo sempre più in alto e lo spettro della miseria stava aggredendo strati sempre più ampi della popolazione. Ho pensato alle prossime bollette in arrivo:ENEL,TELECOM,AMAM,CANONE RAI,TASSE UNIVERSITARIE, TICKET SANITARI E ANALISI DI LABORATORIO,BOLLO AUTO,POLIZZA DI ASSICURAZIONE,REVISIONE AUTO,AUMENTO DEL PEDAGGIO AUTOSTRADALE E DELLA BENZINA!!! COME SI FA A SOPRAVVIVERE A TUTTO CIO’? Dall’altro lato ci sono pensioni e stipendi e paghe da fame, che da anni sono bloccate e col potere d’acquisto ridotto al lumicino. MI SONO SENTITO ALL’IMPROVVISO COME UN SAN SEBASTIANO LEGATO ALLA COLONNA CON DECINE DI FRECCE DALLE PUNTE ARROVENTATE ,CHE GLI ARRIVAVANO ADDOSSO E DALLE QUALI NON POTEVA ASSOLUTAMENTE DIFENDERSI! Ed ho pensato a chi si trova in condizioni economiche peggiori delle mie e deve far fronte a tutte queste tasse e balzelli vari. Tasse e balzelli utili soprattutto a mantenere i benefici ed i privilegi di caste sempre più voraci, insensibili ed egoiste!!! RENATO, PER L’AMOR DI DIO, RIPENSACI!!!

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  18. FRANCESCO TIANO 6 Gennaio 2014 14:47

    NO TARES – Tutti in Piazza il 12.01.2014 per FESTEGGIARE l’arrivo di questa nuova amica che ci ricorda di essere vivi, di avere vissuto o di essere nati. Ci candideremo a smaltire i nostri rifiuti facendo la differenziata ed a pagare i costi di trasporto dovendola recapitare nei punti di raccolta. Si sta pensando di fare una colletta per pagarla ai Politici ed agli amministratori, pare che finalmente si siano ridotti gli stipendi ed i rimborsi.

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  19. Molto ben fatto il sito internet di Messinaambiente, per chi ha davvero a cuore di rendere noto il proprio core business…come si dice dalle nostre parti???

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  20. Insomma devi decidere con chi stare,con i ricchi o con i nuovi poveri(NOI)

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  21. Sarebbe il minimo, forse non sai che si devono mantenere le poltrone dei sottogoverni appartenenti ai nostri politici,che danno gli appalti per la pulizia alle pseudo DITTE PRIVATE CHE DI FATTO SONO I CONSIGLI D’AMMINISTRAZIONE CHE LUCRANO STIPENDI DA NABABBI AUMENTANDO I FARDELLI ALLE FAMIGLIE MESSINESI.

    CIFRE ALLA MANO: SBORSIAMO A QUESTI SIGNORI MILIONI DI EURO
    SENZA MOTIVO. E LA CHIMANO DITTA PRIVATA, FORSE NON E’ MEGLIO DITTA RICICLATA?

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  22. Non avendo ancora ricevuto i bollettini dell’assurda ed esosa imposta, ho fatto richiesta di un duplicato via e-mail, all’indirizzo tares@comune.messina.it. Ho ricevuto subito dopo una risposta automatica che mi informava che “Solo se entro l’8 gennaio 2014 non dovesse aver ricevuto alcuno avviso, potrà chiederne un duplicato attraverso questa mail.”
    La mia richiesta di bollettini è solo dettata dalla “curiosità” di conoscere gli importi della mazzata che, rispetto all’anno scorso, dovrebbero essere quasi raddoppiati (nel mio caso da circa 280,00 euro di TARSU per un appartamento di 90 mq. e 4 componenti, a circa 510 euro con la TARES).
    Tra le altre informazioni leggo che:
    “Alla Tares si applica l’addizionale provinciale, pari al 5% del tributo, da corrispondere alla Provincia per l’esercizio delle funzioni amministrative collegate alla tutela, protezione ed igiene ambientale.
    Inoltre alla tariffa Tares si applica una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadro, riservata allo Stato e versata in unica soluzione, generalmente con l’ultima rata del tributo.”
    Continuando, sulle riduzioni ed esenzioni (anche per la raccolta differenziata e per disagio economico) leggo:
    “La riduzione decorre dall’anno successivo a quello di richiesta dell’agevolazione.”
    E per ultimo:
    “La Tares sarà riscossa, per l’anno 2013, in 3 rate:
    • il 16 gennaio 2014 (non verranno applicate sanzioni per i pagamenti effettuati entro il 31 gennaio 2014 )
    • il 16 febbraio 2014
    • il 16 aprile 2014
    con possibilità di pagare in unica soluzione entro la scadenza di gennaio.”
    Da questa piccola cronistoria traggo le seguenti conclusioni:

    1- la Provincia e lo Stato ci ruberanno una cospicua sommetta;
    2- non ci saranno sconti immediati per chì ha diritto ad esenzioni o riduzioni (che senso ha applicare questi benefici per l’imposta dell’anno seguente quando alcune situazioni familiari potranno cambiare profondamente ed i benefici saranno dispersi?);
    3- come si fa a sborsare, specialmente le famiglie indigenti o con problemi di occupazione (come per il sottoscritto), somme variabili dalle 300 alle 600 e più euro e per giunta in soli quattro mesi?

    Onestamente Accorinti stà sbagliando di grosso e quando mi verrà a tiro glielo dirò in faccia.
    Ricordo ancora che il Governo Centrale, formato da politici chubacabras di prima categoria, aveva dichiarato qualche tempo fa che l’imposta sulla raccolta dei rifiuti e sui servizi sarebbe stata aumentata solo di 0,30 euro per metro quadrato!

    Minchiaaaaaaaaaaaa, si salvi chi può!!!!!!!!!!!!!!

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  23. COMMENTO APERTO A RENATO sindaco.Più leggo il Piano
    Finanziario e più aumentano le mie perplessità,mi sfugge qualcosa.Faccio il punto e allego la fonte a firma del liquidatore di ATOME3,l’ing.Michele TRIMBOLI. http://img855.imageshack.us/img855/411/rozo.png
    http://img543.imageshack.us/img543/9755/thzu.png
    http://img5.imageshack.us/img5/6739/5mxb.png. Il COSTO DEL SERVIZIO,personale,automezzi,attrezzature,cassonetti è di € 29.285.270 il 69,7% del costo totale pari a € 42.009.692,per tenere in piedi questa baracca il COSTO DI GESTIONE è enorme € 9.370.863,incide per il 22,3%,a questi costi si aggiunge il peso morto dei COSTI DI FUNZIONAMENTO DI ATOME3 per € 1.593.144 il 3,8%(pazzesco),infine i COSTI DEI SERVIZI GESTITI DIRETTAMENTE da ATME3(viene da ridere per non piangere)pari a € 1.760.414 il 4,2%.A questo punto,compare nella delibera la tabella del link seguente http://img839.imageshack.us/img839/6453/3sca.png, a tua firma e, per le loro competenze,di un nugolo di dirigenti,DI LEO, BRUNO,CAMA,CANALE,dove nei COSTI FISSI c’è la voce CK COSTI D’USO DEL CAPITALE,pari a € 3.775.071,un’altro costo per le nostre tasche vuote,così tutto lievita a € 44.424.677.Questa voce CK è relativa ad AMMORTAMENTI(AMM) per spese di investimento per finanziare strutture,strumenti e beni oppure ad ACCANTONAMENTI(ACC)dovuti a perdite presunte su crediti o a costi di gestione post mortem delle discariche esaurite(la legge imporrebbe l’accontonamento durante la loro vita).Ti informo che ques’ultima voce ha una stretta relazione con l’incapacità di Palazzo Zanca di riscuotere e di MessinAmbiente di accantonare.Caro RENATO sindaco non ci trovi qualcosa di strano in questi costi? Ti invito a farne controllare la congruenza da un’esperto estraneo alla nostra città.

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  24. No Tares,non si può . Ma si a Tares ,raddoppiata,per chi negli ultimi 10 anni ha acquistato immobili nuovi di più di 100 mq. Del resto questa tipologia di immobili incide maggiormente sui così detti oneri di urbanizzazione .

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  25. Che schifo di città!!siamo messi proprio male! In tutto!!in altre città esiste la differenziata con la raccolta giornaliera fino sotto casa vengono e la prendono la spazzatura nei giorni stabiliti dal comune e tutto procede bene..ma solo in questa città non vanno le cose?maaa!inutile che viene eletto quella specie di persona che deve governare la città ecc….u pisci fedi sempri da testa!!non va la mentalità del messinese e non puó mai cambiare!e noi paghiamo le conseguenze su tutto!

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  26. Immagino che ancora stiano scartando le caramelle, non hanno tempo per rispondere.
    O per meglio dire, non sanno cosa fare.
    Il Sindaco (….) niente è in grado di dire, il vice ancora pensa ai mercatini natalizi,noi aspettiamo di essere “illuminati” dall’assessore Ialacqua …..
    Piuttosto, la riduzione per chi ha fatto la differenziata nell’anno 2013 era subordinata alla dimostrazione di averla effettuata:non hanno mai rilasciato alcuna documentazione ; all'”isola ecologica”, prima han detto che i pc , dove sono raccolti i dati di conferimento della differenziata,erano stati prelevati per effettuare dei lavori; poi di passare agli uffici comunali dei tributi(….). Vedremo domani cosa diranno.
    Aspettando felice Calabro’

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  27. Anche i nostri parenti o amici lontani da Messina e residenti in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, insomma nel Nord Italia, si lamentano della TARES, ma qual’è la differenza con chi vive a Messina? Questi messinesi residenti oltre lo Stretto, non tirano in ballo negativamente i lavoratori dei servizi di igiene ambientale, come stiamo facendo noi, ma imputano l’aumento delle tasse locali a questo federalismo, non più strisciante, che costringe i cittadini alla copertura integrale dei costi dei servizi, non più finanziati dalla fiscalità generale. Fra poco toccherà ai trasporti urbani pubblici, l’alternativa sarà tra la loro privatizzazione, come accade a Torino e Roma, sindaci Fassino e Marino del Partito Democratico, o i libri contabili alle sezioni fallimentari dei Tribunali, come fra poco accadrà ad ATM Messina. Siamo al redde rationem, alla resa dei conti, siamo al capolinea.

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  28. A PROPOSITO DI LAVORATORI. PALERMO 6 GENNAIO 2014, parla Leoluca Orlando ” E’ giunto il momento che ci si renda conto che l’amministrazione comunale, costituitasi parte civile nei confronti dei responsabili del disastro Amia(MessinAmbiente), non intende fare fallire la Rap(quella che nascerà dopo la liquidazione di MessinAmbiente). I dirigenti di Amia che sono passati nella nuova azienda di igiene ambientale, ma anche i capi area e gli operatori, dopo essere stati nel passato complici, spesso silenziosi o addirittura attivi dello sfascio e delle ruberie, non possono continuare a mantenere comportamenti viziosi. Tra la salvezza della Rap e il loro posto di lavoro non ho dubbi, salvo la Rap”. Orlando ha annunciato un esposto in procura e ha sospeso il recente accordo sindacale fino a quando la città non sarà pulita. FORZA RENATO sindaco, prendi la bicicletta e vai dal procuratore Lo Forte, porta il Piano Finanziario 2013, i registri delle assenze di MessinAmbiente e ATOME3, i bilanci, scegli i messinesi e non chi tiene sudicia la città.

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  29. Bisogna fotograte tutti i disservizi della raccolta rifiuti realizzando un book fotografico sul gruppo facebook “L’altra Messina contro la Tares” alle parole devono seguire i fatti dimostrabili in un futuro ricorso

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  30. follia allo stato puro, carrozzone tenuto in piedi per ragioni sconosciute ma forse non tanto, quando la gestione sarebbe stata possibile con personale comunale e con una seria ed attenta analisi dei costi.

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  31. I responsabili di tutto ciò sono chiaramente identificabile con la Giunta scelta dal Sindaco Accorinti che doveva vigilare e applicare nel modo migliore quanto deliberato dal Consiglio Comunale votati entrambi dalla maggiaronza di noi cittadini messinesi, è il caso di dire … mea culpa

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  32. E’ inutile prenderci in giro, la malapolitica per 50 anni ha fondato ed affondato le proprie radici sul clientelismo becero, sul precariato, sullo stato di bisogno dell’intero martoriato meridione d’Italia, volutamente preservato con grande cura in uno stato di perenne depressione.
    Qualcuno lo ha anche affermato, dove li prendi i voti..sulla luna?
    Altrettanto evidente che tutti i carrozzoni che si sono creati dal nulla, giustappunto messi in piedi per assicurare prebende e clientelismo, sono soltanto ..carrozzoni, difficili da dismettere in 24 ore, senza creare quello che oggi i politici e sindacalisti adorano chiamare “problema sociale”.
    Prima ti tolgo dalla strada e mi devi un favore, poi non ti ributto in mezzo ad una strada e mi devi un altro favore…infine se ti ritrovi in mezzo ad una strada ricordati che sono l’unica tua salvezza..questa è stata la filosofia della politica nostrana per assicurarsi l’avvenire, o vogliamo prenderci per i fondelli convincendoci che hanno operato per il benessere dei cittadini??
    Basti guardare uno solo dei bilanci delle partecipate, ammesso che abbiano bilanci degni di tale nome, per rendersi conto dello sperpero immane di denaro pubblico.
    A qualcuno sara’ servito tutto questo e poiché ogni cosa ha un costo ed un prezzo, il costo c’è stato ed è enorme ed il prezzo adesso lo vogliono far pagare a tutti noi.
    Caro sindaco, se lei non è capace di assumere decisioni importanti a difesa della cittadinanza, della gente onesta, di quelli che per pagare 500 euro di tares il mazzo se lo fanno cosi’ ogni giorno per guadagnarli, se non se la sente di fare chiarezza…lasci l’incarico, meglio 1000 volte dignitosamente farsi da parte che rinnegare se stessi, pur di restare in piedi.
    Sconfortante l’idea che una intera città sia succube di un sistema perverso che giorno dopo giorno la sta distruggendo.

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  33. Sono d’accordo nel fare un servizio fotografico e farlo girare
    Sui social, non si può pagare una tassa per un servizio che. Non esiste
    Se questi soldi. Servono per salvare la faccia di. Certi amministratori
    Che lo. Dicano apertamente. Non la chiamano tassa per la raccolta rifiuti
    Quando la città e’ letteralmente
    Invasa dalla spazzatura,

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  34. per offrire il dato su una realtà non perfetta, ma pulita http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=375708

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  35. Ma vogliamo paragonare i servizi esistenti al nord con quelli non esistenti da noi? Non cerchiamo alibi per una classe politica indifendibile, ma sopratutto non cerchiamo di difendere gli errori ed orrori compiuti dall’attuale classe politica. RENATO SINDACO & C. si sono rivelati l’ennesimo fallimento, a dimostrazione che sono soltanto meri esecutori di disposizioni date dagli stessi esponenti che hanno affondato la Città. Purtroppo è così: non possono fare niente perchè devono solo eseguire. Per consolazione, stessa musica sarebbe stata con l’altro candidato in ballottaggio, ma sicuramente più “ferrato” in materia amministrativa. Viene da sorridere quando si parla di differenza con chi vive a Messina, perchè non bisogna dimenticare che a Messina si paga più di Milano, ma con la differenza che in Lombardia si fa la raccolta porta a porta e per strada non si vedono i cumuli di spazzatura che si vedono a Messina.

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