L’iniziativa del Movimento Nuova Castanea, volta alla sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e delle risorse artistico-culturali del proprio territorio
“Poco importa se non è casa mia, è sempre a ‘Castania’”. È lo slogan della nuova iniziativa del Movimento Nuova Castanea: il gruppo composto dai ragazzi del villaggio collinare che, a partire da domenica 11 aprile e per le prossime domeniche, hanno deciso di dare una ripulita alle vie interne del paese per riportare il decoro nelle strade invase dalle erbacce.
La prima giornata di “lavori”
Il bilancio della prima giornata è di oltre 20 sacchi di immondizia, raccolti partendo dalla piazza di San Giovanni Battista, dove c’è la Chiesa madre del villaggio, fino ad arrivare alla fine della via Canalello, tra la piazza e la frazione di Santa Caterina.
La pulizia, inoltre, ha riguardato la croce votiva del 1522, uno dei monumenti più antichi di Castanea e di un’antica fontana, inattiva ormai da trent’anni. Contestualmente alla pulizia seguirà un’attività divulgativa porta a porta finalizzata alla responsabilizzazione dei residenti del borgo verso la tematica ambientale.
Impegnati ragazzi abitanti del luogo
“Siamo felici del grande riscontro di questo nuovo progetto – spiega il presidente dell’associazione, Ninni Caprì – soprattutto perché non si è trattato solo di raccogliere immondizia e tirare le erbacce, ma di un altro mattone di un percorso di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e delle nostre radici. Non abbiamo intenzione di fermarci qui. Quest’attività richiederà molto tempo ma non è certamente il lavoro a preoccuparci”.
Il gruppo di volontari che si è riunito ieri mattina era ben nutrito (oltre venti componenti dell’associazione). Positiva è stata anche la risposta degli abitanti di Castanea, “che così hanno dimostrato (ancora una volta) di avere a cuore il loro paese quanto la loro casa”, aggiunge Caprì.
“Fondamentale è sempre la nutrita partecipazione dei giovani dell’associazione, ed il sostegno della collettività. Un grande ringraziamento -conclude Caprì – va fatto alla ditta ‘f.lli Biancuzzo’ sempre in prima linea in questo tipo di attività e che spesso e volentieri ci ha fornito mezzi e attrezzature di cui non disponiamo”.
Bravi….!! Anzi bravissimi….!! Ma hanno a che fare con il Comitato feste Comune Metromare C’è? Il referendum non si fa più? Perché si sente dire da più parti del costo di gestione dell’ipotetico Comune. Non avendo nessuna risorsa essendo un territorio povero non di certo la Brianza……Chi e come si dovrà pagare sindaco, assessori, consiglieri vigili urbani, impiegati, affitti, luce, servizio di raccolta rifiiuti, acqua? Avete visto cosa è successo nel piccolo Comune di Allumiere in Lazio?……È obbligatorio andare a votare al referendum? Io già quel giorno sono al mare…….. No Castanea……W Ortoliuzzo libera…..!!!
La Regione Siciliana ha approvato un progetto referendario del quale è parte integrante, tra l’altro, anche il fabbisogno economico del nascente comune. Altrimenti sarebbe stato bocciato. Il resto del testo contiene giudizi gratuitamente denigratori e pregiudiziali, accompagnati da inesattezze ed elementi di disinformazione sparsi a caso. Uno tra tutti è che il referendum si farà e le auguro per quella data di farsi un bel bagno, se non piove….