Altri 40 posti a rischio. La denuncia è del consigliere comunale Carmelo Giaimo, del Gruppo “Genovese sindaco-. In una lettera inviata al ministro della Difesa Arturo Parisi e al sindaco Francantonio Genovese, il consigliere fa notare che: «Secondo le direttive emanate dall’A.I.D. [Agenzia Industrie Difesa, società che amministra Marinarsen], per effetto delle disposizioni contenute all’art. 1 comma 440 della legge finanziaria 2007, che prevede un riallineamento delle unità lavorative complessivamente utilizzate, nei prossimi due anni, sarebbero non meno di 40 i dipendenti in esubero che vanno ad aggiungersi ai 135 già trasferiti nel dicembre 2005». Una prospettiva preoccupante per il futuro dei dipendenti, ma che riapre una ferita aperta nella città. Lo stesso Giaimo sottolinea che: «La città di Messina ha già pagato un prezzo altissimo al disegno politico di ristrutturazione del Ministero della Difesa. Il decreto del settembre ’97, mettendo in discussione la centralità dell’aria dello stretto ed il conseguente trasferimento ad Augusta della base navale, ha determinato “l’evaporazione- di oltre 800 posti di lavoro: un danno irreversibile in termini economici e in prospettive occupazionali. Ma lo scempio a danno dei cittadini messinesi non sembra ancora essere finito». Infatti il numero di dipendenti dell’Arsenale è sceso negli ultimi due anni da 430 a 267 unità. Per questi motivi il consigliere chiede al ministro: «l’attivazione di un tavolo di confronto con l’A.I.D., le Organizzazioni Sindacali, i Dirigenti Periferici dell’Amministrazione Pubblica e il Sindaco della città di Messina, affinché i lavoratori dichiarati in esubero, non ricollocabili in ambito difesa, trovino una giusta collocazione nelle Pubbliche Amministrazioni del comprensorio cittadino al fine di non subire possibili trasferimenti in altre province».
Ancora tagli di personale a Marinarsen
sabato 04 Agosto 2007 - 11:44
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