Antonio Palumbo: “A Messina c'è troppo ostruzionismo dei sindacati

Antonio Palumbo: “A Messina c’è troppo ostruzionismo dei sindacati

Redazione

Antonio Palumbo: “A Messina c’è troppo ostruzionismo dei sindacati

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giovedì 04 Dicembre 2008 - 15:17

La Palumbo spa, che opera nel settore della cantieristica navale, è stata premiata per i livelli di innovazione raggiunti dall'impresa. Ma l'amministratore delegato lamenta condizioni avverse nella nostra città

Antonio Palumbo, amministratore della Palumbo spa, cantiere navale di riparazione che opera da quarant’anni a Napoli e da circa tre a Messina, è uno degli imprenditori premiati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e dal numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia, lo scorso lunedì durante la -Mostra d’Oltremare-, nell’ambito del tour delle eccellenze che promuove e riconosce i sempre più alti livelli di innovazione raggiunti dalle imprese.

I vertici dell’azienda hanno sottolineato l’investimento effettuato nel porto di Messina, con l’acquisizione dei cantieri ex Smeb, che godono della potenzialità del bacino di carenaggio e della sua posizione nel Mediterraneo. -Nel cantiere siciliano – si legge in un comunicato stampa – la Palumbo ha affrontato innumerevoli difficoltà date dallo stato di degrado e di sciacallaggio in cui versava la struttura e da un iniziale difficile rapporto con i sindacati. A dispetto di quanti scommettevano sulla immediata chiusura del cantiere, oggi la Palumbo ha completato i lavori di adeguamento e ristrutturazione che hanno permesso il pieno rilancio della cantieristica nel porto siciliano e ha riassorbito tutte le maestranze ex Smeb in mobilità, occupando in totale circa 140 persone tra dirette e indotto, con picchi sino a 300 unità. Il cantiere di Messina, grazie al know how della Palumbo, gestisce oggi importanti commesse, nonostante la crisi che imperversa nel settore navale-.

Secondo Antonio Palumbo esistono oggi tutti i presupposti per poter far fronte al difficilissimo momento di mercato. -Abbiamo anche siglato un dispendioso accordo con le rappresentanze sindacali che prevede il riassorbimento delle maestranze ex Smeb e una ‘pace sociale’ necessaria per garantire un clima sereno improntato sulla produttività e sullo sviluppo del cantiere. Ma, nonostante tutti questi sforzi – rivela il patron della società – ancora oggi la Palumbo non è nelle condizioni di lavorare serenamente. A causa di continui comportamenti ostruzionistici da parte dei sindacati, di un elevato tasso di assenteismo e di ulteriori pretese, siamo costretti a chiedere alle segreterie provinciali confederali di richiamare i propri rappresentanti in seno all’azienda a comportamenti basati sul rispetto e sulla correttezza, anche degli accordi già sottoscritti, al fine di poter mantenere e sviluppare gli attuali livelli occupazionali. Non vorremmo essere costretti – continua Palumbo – a investire sforzi e risorse in altri porti dove le capacità imprenditoriali possano essere meglio valorizzate-.

Da qualche mese il gruppo, ha deciso di aprirsi anche a nuovi spazi di mercato: il cantiere di Napoli ha infatti avviato la costruzione di due mega yacht di lusso, i Columbus 177 e 188, progettati dallo studio Hydrotec di Varazze (Genova). Le imbarcazioni gemelle saranno consegnate nel 2010. Tra gli investimenti realizzati, inoltre, il cantiere Palumbo si è dotato della più grande autogru telescopica da 700 tonnellate costruita dalla Terex.

“Essere considerati tra le imprese di eccellenza, unica tra le società che operano nel porto di Napoli e Messina, per me, i miei figli e la mia azienda – conclude Palumbo – è un importante riconoscimento al lavoro e agli sforzi sostenuti negli anni insieme ai miei dipendenti e alla volontà di investire sempre sul futuro e sulla crescita. E lo è ancor di più perché il giudizio viene da una prestigiosissima università come la Luiss e da un Presidente della Republica come Giorgio Napolitano che tanta attenzione ha dimostrato verso la sua città e verso tutto il Mezzogiorno-.

Un commento

  1. CastorinaCarmelo 20 Gennaio 2013 18:24

    Vogliamo bene ai buoni imprenditori…. per il bene del lavoro e dei lavoratori di Messina. Non ci saremmo mai aspettati una levata di scudi contro il Sindacato unica “Macchina di Democrazia” per la tutela dei lavoratori e del lavoro quello buono non precarizzato ne marginalizzato. Ne ci sentiamo un ostacolo verso chi crea buona occupazione, al contrario: saremo sempre a fianco dei lavoratori che non sono una merce o parimenti sono considerati alla stregua di pezzi di ricambio “usa e getta”. Quindi nessun ostruzionismo ci sarà mai da un sindacato serio e responsabile qual’è la CGIL di cui mi onoro di fare parte.
    Non mi pronuncio sull’operato di schegge impazzite di altre Confederazioni Sindacali o di singoli elementi che definisco solo dei “SAUTAFOSSA” che si possono facilmente isolare.

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