La richiesta dello stop alla nuova concessione della Rada di San Francesco? Solo una finta: l'ennesima
Uno stop alla nuova concessione per Tir e mezzi gommati della Rada di San Francesco, richiesta da più parti ed ora anche da due comunicati, il primo dell’Amministrazione comunale, il secondo della Cisl. Interviene nella questione il portavoce del Comitato “La Nostra città-, Saro Visicaro che definisce, a questo proposito, l’operato delle varie amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi quarant’anni una sorta di ‘farsa bipartizan’. “Nel 2006- – afferma Visicaro – “l’amministrazione Genovese intervenne con una delibera farsa che fingeva di sancire la chiusura al transito dei mezzi pesanti dal centro della città. Oggi, la nuova amministrazione comunale Buzzanca, mediante comunicato, finge di chiedere il blocco della nuova concessione per gli approdi dei Tir e dei mezzi gommati della Rada di San Francesco, coadiuvata dalla Cisl, ma dimenticando di far parte di quel Comitato Portuale nel quale sono prese le decisioni e dove dovrebbe essere possibile far valere le ragioni della collettività, se solo lo si volesse davvero, rispettando le esigenze e gli interessi di coloro che si rappresenta. A memoria d’uomo – – continua Visicaro – “risulta che mai, in tutto questo tempo, un rappresentante della pubblica amministrazione o delle organizzazioni sindacali, abbia tutelato gli interessi dei cittadini negando agli armatori di utilizzare a piacimento quella Rada e il centro della Città votando contro o dimettendosi. Neppure quando, nel maggio del 2000, ben settemila cittadini firmarono una petizione popolare che chiedeva appunto la revoca della concessione di quell’approdo. Se per puro caso, oggi, a differenza di ieri,- – conclude il portavoce de “La Nostra città- – “il coraggio e la coerenza risultassero preminenti nella difesa degli interessi collettivi, allora basterebbe che, conseguentemente, i firmatari dei comunicati stampa facessero valere le posizioni espresse pubblicamente anche all’interno del Comitato Portuale.-