Arriva la smentita dell'Ente Porto. “Nessuna volontà di fare saltare appalti. Basta con questo tiro a segno-

Arriva la smentita dell’Ente Porto. “Nessuna volontà di fare saltare appalti. Basta con questo tiro a segno-

Redazione

Arriva la smentita dell’Ente Porto. “Nessuna volontà di fare saltare appalti. Basta con questo tiro a segno-

lunedì 11 Febbraio 2008 - 12:26

Insorge l’Ente Autonomo Portuale di Messina che, tramite il suo presidente Rosario Madaudo, punta il dito contro tutti coloro che stanno effettuando un vero e proprio “tiro a segno-.

“La misura è colma – si legge nella nota diffusa – non si può più tollerare il tiro al bersaglio che da quasi un anno viene ripetutamente fatto nei confronti dell’Ente che si riserva di tutelarsi in tutte le sedi che riterrà più opportune.

Dapprima lo si accusava di sostenere energicamente la vocazione della Zona Falcata ad attività produttive ed occupazionali, con particolare riferimento alla cantieristica, contro il Piano Regolatore Portuale che la avrebbe trasformata, dopo decenni di desertificazioni per i necessari interventi di riqualificazione, in un ameno eden con giardini pubblici, parchi archeologici, alberghi e porticcioli turistici.

La vocazione industriale della Zona Falcata, però, è, sancita da disposizioni normative e la tesi dell’E.A.M.P. fu sostenuta da quasi tutti gli imprenditori e dai lavoratori della Zona, nonché dall’Associazione Commercianti, ai quali, oggi, si aggiunge Vincenzo Franza, che in un recentissimo articolo interpreta sapientemente gli obiettivi ed i progetti dell’E.A.M.P..

Da ultimo, lo si accusa del contrario: di voler bloccare lo sviluppo della cantieristica e sarebbe responsabile della perdita, da parte della Palumbo s.p.a. di commesse per circa 170 milioni di euro!

E’ intollerabile che, per smentire inesistenti ed infondate notizie, si sia costretti a distogliere la propria attenzione da altre e più serie problematiche!

Andiamo ai fatti.

Nessun rappresentante o incaricato dell’E.A.P.M. ha partecipato ad alcuna conferenza di servizi né tanto meno ha potuto esprimere le affermazioni riportate.

Per irregolarità della convocazione, l’E.A.P.M., così come hanno fatto altri Enti, alcuni dei quali tenuti, perfino, ad esprimere parere vincolante, non ha potuto mandare suoi rappresentanti a due conferenze di servizio, per altro non aventi per oggetto quello indicato dalla stampa cittadina.

Sulla perdita di commesse da parte della Palumbo, confessiamo di non sapere nulla, certo che, se detti lavori, dovevano, davvero, essere realizzati nel Bacino di carenaggio di Messina (ricordiamo che le attrezzature principale di questa società si trovano a Napoli), ad essere danneggiato, oltre alla società stessa, sarebbe proprio l’E.A.P.M..

Si deve rammentare che l’Ente ha sempre rimproverato alla Palumbo l’insufficienza degli investimenti e dell’assunzione di personale.

Per di più, è importante sapere che,ai sensi della convenzione, tra l’Ente e la Palumbo, il corrispettivo della concessione dello stabilimento industriale, spettante all’E.A.P.M., è determinato in base percentuale rispetto al fatturato.

La percentuale su un fatturato di 170 milioni di euro, avrebbe parzialmente tacitato quei denigratori dell’Ente che gli rimproverano i suoi miseri introiti.

Comunque, faremo gli opportuni accertamenti ed in caso positivo, certamente in linea con quella che è sempre stata la nostra azione, non faremo mancare tutto il nostro impegno ad attirare investimenti e conseguente occupazione.

Per quanto riguarda i risvolti elettorali possiamo solo dire che l’E.A.P.M. non ha alcuna responsabilità sullo scioglimento delle Camere, né di quello dell’Assemblea Regionale e neppure dello scioglimento del Consiglio Comunale di Messina-.

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