Atm: la Uil verso la mobilitazione. «Si dimettano Cga e dirigenza»

Atm: la Uil verso la mobilitazione. «Si dimettano Cga e dirigenza»

Redazione

Atm: la Uil verso la mobilitazione. «Si dimettano Cga e dirigenza»

martedì 20 Novembre 2007 - 11:00

Chiesto un incontro con il commissario Sinatra e il prefetto Alecci. In mancanza di risposte adeguate, sarà sciopero

«I consiglieri e i dirigenti dell’Atm facciano un bel regalo di Natale: si dimettano». Non usa mezzi termini Costantino Amato, segretario provinciale della Uil, nei confronti dell’azienda presieduta dall’ex sindaco Franco Providenti. L’occasione è fornita da una conferenza stampa organizzata dalla Uil trasporti alla presenza del segretario provinciale del settore, Giuseppe Lotronto, e del responsabile autoferrotranvieri Rocco Nostro, in cui si fa il punto della situazione sullo stato in cui versa l’azienda, sulle difficoltà ormai croniche sia nel pagare gli stipendi sia nell’assicurare servizi adeguati alle esigenze della città, e sulle azioni di protesta che, se non arriveranno le risposte adeguate da Palazzo Zanca e dalla prefettura, verranno attuate.

«Stiamo lanciando un grido d’allarme in tempo utile – afferma Amato – perché la cittadinanza sia pronta ad eventuali lotte e scioperi, inevitabili se le cose non cambieranno. Una mobilitazione che è figlia di una situazione esasperata. Non ci riferiamo solo agli stipendi, qui ci vuole una svolta che riguardi l’intera gestione dell’azienda, e che mandi a casa l’intero Cda e l’attuale dirigenza. Se si dimettessero tutti, farebbero un bellissimo regalo di Natale alla città».

Il sindacato si aspetta delle risposte. «Abbiamo chiesto un incontro con il commissario straordinario ed il prefetto, il quale ha dimostrato di essere persona di grande capacità. Auspichiamo l’apertura di questo tavolo istituzionale, anche la politica locale ha già fatto vedere di non essere capace di far fronte alle problematiche della città».

I sindacati già a giugno avevano suonato il campanello d’allarme, chiedendo interventi all’amministrazione Genovese. La decadenza di quest’ultimo e l’arrivo di un commissario hanno complicato le cose. «La iattura del commissariamento l’abbiamo ormai subita, la scelta del Cga, più politica che di merito, ha sospeso la democrazia a Messina. Questo purtroppo ha creato un giudizio sospeso sia sulla scorsa amministrazione che sull’Atm stessa». Amato chiede una svolta all’azienda, che si basa su alcuni punti fondamentali: «Ci vuole un piano industriale, l’Atm ha un’officina sulla quale si devono fare investimenti, si possono dare ulteriori risposte ai precari, magari formandoli per farli diventare autisti, bisogna intervenire sui carroattrezzi e sulla questione multe. Non è possibile che un’azienda con 700 dipendenti – conclude Amato – non riesca a programmare gli stipendi per un anno».

(nella foto Costantino Amato e Rocco Nostro, segretari provinciali rispettivamente della Uil e della Uil settore autoferrotranvieri)

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