Accolto il ricorso presentato da Silvestro contro la modifica del regolamento comunale sulle nomine di componenti negli enti collegati
Una settimana fa avevamo scritto che la querelle Ato3-Comune era giunta all’epilogo. Ma avevamo aggiunto un “forse-. Una nuova puntata di questa telenovela infinita, infatti, si è svolta stamani, quando il Tar di Catania ha accolto il ricorso presentato da un “cittadino-, ancora una volta Alessandro Silvestro, contro la modifica della determina n. 34 applicata dal commissario Sinatra, ovvero il regolamento sulle nomine di componenti del Comune negli enti collegati. Di fatti, il Tar sospende tre provvedimenti di Sinatra: l’annullamento del regolamento, le nuove linee di indirizzo e le nomine dei nuovi componenti, i “soliti- Spicuzza e Como. L’inghippo starebbe nel fatto che, se da un lato il commissario annullava il regolamento perché promulgato dal sindaco e non, come legge prevede, dal consiglio comunale, dall’altro le nuove linee di indirizzo Sinatra le avrebbe approvate, a sua volta, non come consiglio comunale, del quale lui fa le veci, ma proprio come sindaco. Un pasticcio “formale-, parrebbe.
Tutto rimesso in discussione, dunque, perché sempre quel “cittadino- ha integrato il suo iniziale ricorso contro le nomine prive di evidenza pubblica effettuate da Sinatra con nuovi “motivi aggiunti-. Il cittadino in questione, è bene dirlo, ha una precisa connotazione politica, essendo figlio di Gioacchino Silvestro che, insieme ad Angela Bottari, è uno dei leader storici dei Ds messinesi, corrente di cui fa parte lo stesso Franco Barresi, attuale presidente ed amministratore delegato dell’Ato3. Così come è giusto ricordare che Spicuzza e Como sono a loro volta facilmente accostabili all’area politica del Mpa.
Una battaglia senza esclusione di colpi, insomma, che non smette di riservare colpi di scena su colpi di scena, dopo la paradossale triplice convocazione dell’assemblea dei soci. La prima delle quali era prevista per oggi, ma a quanto pare è stata sospesa anche quella. A questo punto ci si chiede: quale sarà la prossima mossa?
