Un Authority per lo sviluppo dell'area dello Stretto: insieme Comune, Provincia, Università e Camera di Commercio

Un Authority per lo sviluppo dell’area dello Stretto: insieme Comune, Provincia, Università e Camera di Commercio

Redazione

Un Authority per lo sviluppo dell’area dello Stretto: insieme Comune, Provincia, Università e Camera di Commercio

giovedì 20 Novembre 2008 - 12:23

E’ stata apposta stamattina la firma sul protocollo d’intesa dei quattro rappresentanti degli Enti che si sono uniti per la costituzione di un Authority per la Programmazione Strategica e lo Sviluppo Economico e Territoriale dell’Area dello Stretto.

L’organismo è stato fortemente voluto dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto, che fin dai tempi dell’ultima campagna elettorale aveva fatto dell’unione tra le due sponde, un cavallo di battaglia. Insieme a lui remeranno nella stessa direzione il Comune di Messina, la Camera di Commercio e l’Università degli Studi.

“Si tratta di una struttura agile, snella, ma decisamente competente, che in un’ottica di piena condivisione inter-istituzionale e nel rispetto delle prerogative e dei compiti assegnati a ciascuno degli enti coinvolti, intende definire linee guida condivise di sviluppo in una stagione di sfide cruciali per il futuro dell’intero territorio-. Per il capo dell’amministrazione provinciale il momento è quello giusto. Intanto per ciò che riguarda i collegamenti: si va verso l’inizio dei lavori per la realizzazione del Ponte, si sta procedendo al recupero del pontile per l’Aeroporto di Reggio, è stato affidato il servizio della Metropolitana del Mare che dovrebbe divenire pienamente operativo nel 2009, senza dimenticare i porti della provincia. Ma è una fase rilevante anche dal punto di vista delle risorse finanziarie, in virtù dei fondi per la programmazione 2007/2013. “Da tempo si parla di avviare rapporti e intese per realizzare quest’area integrata – continua Ricevuto – ma forse è la prima volta in cui davvero si mette in moto uno strumento per agire concretamente. Come ha sostenuto il prof. Bob Leopardi, fino ad oggi i fondi stanziati non hanno inciso sul territorio, e proprio per questo l’obiettivo è intervenire sul tessuto produttivo e sociale, immaginando un piano omogeneo di sviluppo-.

Ha apposto la sua firma stamattina anche il Rettore Franco Tomasello, che ha illustrato gli strumenti che l’ateneo metterà a disposizione dell’organismo tecnico. “L’Università di Messina ha da tempo avviato percorsi formativi e di ricerca finalizzati all’integrazione dei territori dell’Area dello Stretto, alla formazione specialistica ed alla utilizzazione delle risorse comunitarie ed è in corso il progetto finanziato dalla Comunità Europea di realizzazione dell’ufficio unico per il trasferimento tecnologico e creazione di impresa (ILO) – ha spiegato il magnifico. Contribuiremo con in nostri centri di ricerca sulla progettazione, ma anche attraverso altre forme di finanziamento-. Il comitato esecutivo si riunirà presso locali appositamente destinati dall’Università degli Studi e le funzioni di segreteria, inclusa la verbalizzazione, verranno invece affidate all’Industrial Liasion Office.

Enzo Musmeci, presidente della Camera di Commercio, ha sottolineato l’importanza della sottoscrizione di questo accordo in un momento di profonda crisi economica, mentre l’assessore alle opere pubbliche del Comune di Messina Gianfranco Scoglio ha spiegato un po’ più nel dettaglio le finalità dell’Authority. “Individueremo una strategia completa di governance, non semplicemente uno strumento per la realizzazione di infrastrutture. La scommessa è individuare un modello condiviso. Messina non è una città produttiva, ci sono una miriade di impiegati e non abbiamo piccole e medie imprese. Al contrario di diversi centri della provincia, che hanno anche rapporti internazionali, ma ai quali manca la piena internazzionalizzazione e la qualità dei servizi. Una crescita dell’intera area, ma noi però siamo siciliani e dobbiamo confrontarci anche con Catania e Palermo, diventando veramente porta delle province della regione-.

Al centro dunque del progetto la condivisione del Know how, del capitale umano e dei programma realizzati. Per il momento tra gli organismi della città, ma con l’obiettivo di coinvolgere anche la sponda calabra, che ha già stata sollecitata in questo senso. I cittadini e soprattutto i pendolari adesso però vogliono fatti, dopo anni di promesse. A partire proprio da un efficiente sistema integrato dei trasporti.

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